RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Nacas l’Ammonita si mosse e pose il campo contro Iabes di Gàlaad. Tutti i cittadini di Iabes di Gàlaad dissero allora a Nacas: «Fa’ un patto con noi e ti saremo sudditi». |
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1 Naas, l’Ammonita, salì e si accampò contro Iabes di Galaad. Tutti quelli di Iabes dissero a Naas: «Fa’ alleanza con noi e noi ti serviremo». |
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1 Poi Nahash l’Ammonita andò ad accamparsi contro Jabesh di Galaad. Allora tutti quelli di Jabesh dissero a Nahash: «Fa’ alleanza con noi e noi ti serviremo». |
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2 Rispose loro Nacas l’Ammonita: «A queste condizioni farò un patto con voi: possa io cavare a tutti voi l’occhio destro e porre tale gesto a oltraggio di tutto Israele». |
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2 Naas, l’Ammonita, rispose loro: «Io farò alleanza con voi a questa condizione: che io vi cavi a tutti l’occhio destro per far disonore a tutto Israele». |
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2 Nahash l’Ammonita rispose loro: «Io farò alleanza con voi a questa condizione: che io cavi a tutti voi l’occhio destro, per gettare così disonore su tutto Israele». |
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3 Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: «Lasciaci sette giorni per inviare messaggeri in tutto il territorio d’Israele. Se nessuno verrà a salvarci, usciremo incontro a te». |
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3 Gli anziani di Iabes gli dissero: «Concedici sette giorni di tregua perché inviamo dei messaggeri per tutto il territorio d’Israele; se nessuno verrà in nostro aiuto, ci arrenderemo a te». |
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3 Gli anziani di Jabesh gli dissero: «Concedici sette giorni perché possiamo mandare messaggeri in tutto il territorio d’Israele; e se non verrà nessuno a salvarci, ci arrenderemo a te». |
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4 I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole davanti al popolo, e tutto il popolo levò la voce e pianse. |
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4 I messaggeri giunsero dunque a Ghibea di Saul, riferirono queste parole in presenza del popolo, e tutto il popolo alzò la voce e pianse. |
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4 Così i messaggeri vennero a Ghibeah di Saul e riferirono queste parole davanti al popolo; allora tutto il popolo alzò la voce e pianse. |
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5 Ma ecco che Saul veniva dalla campagna dietro l’armento. Chiese dunque Saul: «Che ha il popolo da piangere?». Riferirono a lui le parole degli uomini di Iabes. |
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5 Ed ecco, Saul tornava dai campi dietro ai buoi e disse: «Che cos’ha il popolo? Perché piange?» Allora gli riferirono le parole di quelli di Iabes. |
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5 Or ecco Saul tornava dalla campagna dietro i buoi. E Saul disse: «Che cosa ha il popolo, che piange?». Gli riferirono allora le parole degli uomini di Jabesh. |
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6 Lo spirito di Dio irruppe allora su Saul ed egli, appena udite quelle parole, si irritò molto. |
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6 Lo spirito di Dio investì Saul, quando udì queste parole, ed egli s’infiammò d’ira: |
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6 All’udire quelle parole, lo Spirito di DIO investì Saul, e la sua ira si accese grandemente. |
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7 Prese un paio di buoi, li fece a pezzi e li inviò in tutto il territorio d’Israele per mezzo di messaggeri con questo proclama: «A chi non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, così sarà fatto dei suoi buoi». Cadde il terrore del Signore sul popolo e si mossero come un sol uomo. |
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7 prese un paio di buoi, li tagliò a pezzi, li mandò per mano dei messaggeri in tutto il territorio d’Israele, e disse: «Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele». Il terrore del SIGNORE s’impadronì del popolo e partirono come se foss |
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7 Così prese un paio di buoi, li tagliò a pezzi e li mandò in tutto il territorio d’Israele per mezzo di messaggeri, dicendo: «Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele». Il terrore dell’Eterno cadde sul popolo, ed essi uscirono come u |
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8 Saul li passò in rassegna a Bezek e risultarono trecentomila Israeliti e trentamila di Giuda. |
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8 Saul li passò in rassegna a Bezec: i figli d’Israele erano trecentomila e gli uomini di Giuda trentamila. |
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8 Saul li passò in rassegna a Bezek, ed erano trecentomila figli d’Israele e trentamila uomini di Giuda. |
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9 Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: «Direte ai cittadini di Iabes di Gàlaad: “Domani, quando il sole comincerà a scaldare, sarete salvi”». I messaggeri partirono e riferirono agli uomini di Iabes, che ne ebbero grande gioia. |
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9 E dissero a quei messaggeri che erano venuti: «Dite così agli abitanti di Iabes di Galaad: “Domani, quando il sole sarà in tutto il suo calore, sarete liberati”». I messaggeri andarono a riferire queste parole a quelli di Iabes, i quali si rallegrarono |
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9 Dissero quindi ai messaggeri che erano venuti: «Così direte agli uomini di Jabesh di Galaad: “Domani, quando il sole comincerà a scaldare, avrete liberazione”». I messaggeri andarono a riferire questo agli uomini di Jabesh, che si rallegrarono. |
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10 Allora gli uomini di Iabes dissero a Nacas: «Domani usciremo incontro a voi e ci farete quanto sembrerà bene ai vostri occhi». |
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10 e dissero agli Ammoniti: «Domani verremo da voi e farete di noi tutto quello che vi parrà». |
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10 Allora gli uomini di Jabesh dissero agli Ammoniti: «Domani verremo da voi e ci farete tutto quello che vi piacerà». |
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11 Il giorno dopo Saul divise il popolo in tre schiere e irruppe in mezzo al campo sul far del mattino; batterono gli Ammoniti finché il giorno si fece caldo. Quelli che scamparono furono dispersi: non ne rimasero due insieme. |
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11 Il giorno seguente, Saul divise il popolo in tre squadre, che penetrarono nell’accampamento degli Ammoniti prima dell’alba e li batterono fino alle ore calde del giorno. Quelli che scamparono furono dispersi in maniera che non ne rimasero due insieme. |
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11 Il giorno seguente, Saul divise il popolo in tre schiere, che penetrarono in mezzo all’accampamento nemico durante la vigilia del mattino e fecero strage degli Ammoniti fino al caldo del giorno. Quelli che scamparono furono dispersi e di loro non ne rima |
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12 Il popolo allora disse a Samuele: «Chi ha detto: “Dovrà forse regnare Saul su di noi?”. Consegnaci costoro e li faremo morire». |
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12 Il popolo disse a Samuele: «Chi è che diceva: “Saul regnerà forse su di noi?” Dateci quegli uomini e li faremo morire». |
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12 Il popolo allora disse a Samuele: «Chi è che ha detto: “Dovrà Saul regnare su di noi?”. Dateci quegli uomini e li metteremo a morte». |
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13 Ma Saul disse: «Oggi non si deve far morire nessuno, perché in questo giorno il Signore ha operato la salvezza in Israele». |
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13 Ma Saul rispose: «Nessuno sarà messo a morte in questo giorno, perché oggi il SIGNORE ha liberato Israele». |
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13 Ma Saul rispose: «Nessuno sarà messo a morte in questo giorno, perché oggi l’Eterno ha operato una grande liberazione in Israele». |
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14 Samuele ordinò al popolo: «Su, andiamo a Gàlgala: là inaugureremo il regno». |
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14 Samuele disse al popolo: «Venite, andiamo a Ghilgal; là riconfermiamo l’autorità regale». |
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14 Poi Samuele disse al popolo: «Venite, andiamo a Ghilgal e là rinnoviamo il regno». |
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15 Tutto il popolo andò a Gàlgala, e là davanti al Signore a Gàlgala, riconobbero Saul come re; qui offrirono anche sacrifici di comunione davanti al Signore con grande gioia, Saul e tutti gli Israeliti. |
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15 Tutto il popolo andò a Ghilgal e là, a Ghilgal, fecero Saul re davanti al SIGNORE, e offrirono davanti al SIGNORE sacrifici di riconoscenza. Saul e tutti gli uomini d’Israele fecero gran festa in quel luogo. |
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15 Così tutto il popolo andò a Ghilgal e là davanti all’Eterno in Ghilgal, fecero Saul re. Là offrirono davanti all’Eterno sacrifici di ringraziamento; e là Saul e tutti gli uomini d’Israele si rallegrarono grandemente. |