RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Alef Come sta solitaria la città un tempo ricca di popolo! È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni; la signora tra le province è sottoposta a lavori forzati. Bet |
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1 Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa! È diventata simile a una vedova, lei che era grande fra le nazioni; è stata ridotta tributaria, lei che era principessa fra le provincie! |
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1 Come mai siede solitaria la città che era gremita di popolo? La grande fra le nazioni è divenuta come una vedova: la principessa fra le province è stata sottoposta a tributo. |
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2 Piange amaramente nella notte, le sue lacrime sulle sue guance. Nessuno la consola, fra tutti i suoi amanti. Tutti i suoi amici l’hanno tradita, le sono divenuti nemici. Ghimel |
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2 Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli; tutti i suoi amici l’hanno tradita, le sono diventati nemici. |
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2 Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici l’hanno tradita, le sono diventati nemici. |
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3 Giuda è deportato in miseria e in dura schiavitù. Abita in mezzo alle nazioni, e non trova riposo; tutti i suoi persecutori l’hanno raggiunto fra le angosce. Dalet |
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3 Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù; abita fra le nazioni, ma non trova riposo; tutti i suoi persecutori l’hanno raggiunto mentre si trovava nell’angoscia. |
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3 Giuda, è andato in cattività, gravato da afflizione e dura schiavitù, egli abita in mezzo alle nazioni non trova riposo; tutti i suoi persecutori l’hanno raggiunto tra le avversità. |
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4 Le strade di Sion sono in lutto, nessuno si reca più alle sue feste; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell’amarezza. He |
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4 Le vie di Sion sono in lutto, perché nessuno viene più alle solenni convocazioni; tutte le sue porte sono deserte; i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d’amarezza. |
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4 Le strade di Sion sono in lutto, perché nessuno più viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell’amarezza. |
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5 I suoi avversari sono suoi padroni, i suoi nemici prosperano, perché il Signore l’ha afflitta per i suoi misfatti senza numero; i suoi bambini sono andati in esilio, sospinti dal nemico. Vau |
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5 I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; poiché il SIGNORE l’ha afflitta per i suoi innumerevoli peccati; i suoi bambini sono andati in schiavitù, davanti al nemico. |
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5 I suoi avversari sono divenuti i dominatori, i suoi nemici prosperano, perché l’Eterno l’ha afflitta per la moltitudine delle sue trasgressioni; i suoi bambini sono andati in cattività davanti al nemico. |
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6 Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore. I suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti agli inseguitori. Zain |
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6 Dalla figlia di Sion se n’è andato tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo e se ne vanno spossati davanti a colui che li insegue. |
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6 Dalla figlia di Sion è scomparso tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti a chi li insegue. |
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7 Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo vagare, tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico, quando il suo popolo cadeva per mano del nemico e nessuno le porgeva aiuto. I suoi nemici la guardavano e ridevano della sua rovina. Het |
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7 Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi; ora che il suo popolo è caduto in mano dell’avversario e nessuno la soccorre, i suoi nemici la guardano e ridon |
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7 Nei giorni della sua afflizione e del suo vagare Gerusalemme, ricorda tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi. Quando il suo popolo cadeva in mano del nemico e nessuno le veniva in aiuto, i suoi avversari la vedevano e ridevano per la |
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8 Gerusalemme ha peccato gravemente ed è divenuta un abominio. Quanti la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità. Anch’essa sospira e si volge per nasconderla. Tet |
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8 Gerusalemme ha gravemente peccato; perciò è divenuta come una cosa impura; tutti quelli che la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; lei stessa sospira, e volta la faccia. |
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8 Gerusalemme ha grandemente peccato, perciò è divenuta una cosa immonda; tutti quelli che l’onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; si essa sospira e si volge indietro. |
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9 La sua sozzura è nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; è caduta in modo inatteso e nessuno la consola. «Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico trionfa». Iod |
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9 La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, e nessuno la consola. «O SIGNORE, vedi la mia afflizione, perché il nemico trionfa!» |
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9 La sua lordura era nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. «Guarda, o Eterno, la mia afflizione, perché il nemico si innalza». |
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10 L’avversario ha steso la mano su tutte le sue cose più preziose; ha visto penetrare nel suo santuario i pagani, mentre tu, Signore, avevi loro proibito di entrare nella tua assemblea. Caf |
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10 L’avversario ha steso la mano su quanto lei aveva di più caro; infatti ha visto i pagani entrare nel suo santuario; quei pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea. |
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10 L’avversario ha steso la sua mano su tutti i tuoi tesori, perché ha visto le nazioni entrare nel suo santuario; quelle a cui tu avevi comandato di non entrare nella tua assemblea. |
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11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo, per sostenersi in vita. «Osserva, Signore, e considera come sono disprezzata! Lamed |
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11 Tutto il suo popolo sospira, cerca pane; dà le cose sue più preziose in cambio di cibo, per poter sopravvivere. «Guarda, SIGNORE, vedi in che misero stato sono ridotta!» |
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11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno le loro cose più preziose in cambio di cibo per riprendere vita. «Guarda, o Eterno, e considera come sono diventata spregevole!». |
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12 Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha afflitta nel giorno della sua ira ardente. Mem |
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12 «Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui! Osservate, guardate, se c’è dolore simile al dolore che mi tormenta, e con il quale il SIGNORE mi ha colpita nel giorno della sua ardente ira. |
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12 «Nulla di simile vi avvenga, o voi che passate vicino. Mirate e guardate, se c’è dolore simile al mio dolore, quello che mi tormenta e che l’Eterno mi ha inflitto nel giorno della sua ira ardente. |
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13 Dall’alto egli ha scagliato un fuoco, nelle mie ossa lo ha fatto penetrare. Ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro. Mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. Nun |
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13 Egli dall’alto ha scagliato un fuoco, l’ha fatto discendere nelle mie ossa; ha teso una rete ai miei piedi, mi ha rovesciata a terra; mi ha gettata nella desolazione, in un languore senza fine. |
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13 Dall’alto ha mandato un fuoco nelle mie ossa, si è impadronito di esse, ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro, mi ha reso desolata, nel languore tutti i giorni. |
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14 S’è aggravato il giogo delle mie colpe, dalla sua mano sono annodate. Sono cresciute fin sul mio collo e hanno fiaccato la mia forza. Il Signore mi ha messo nelle loro mani, non posso alzarmi. Samec |
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14 La sua mano ha legato il giogo dei miei peccati, che s’intrecciano, gravano sul mio collo; egli ha stroncato la mia forza; il Signore mi ha dato in mani, alle quali non posso resistere. |
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14 Dalla sua mano è stato legato il giogo delle mie trasgressioni, che s’intrecciano insieme e gravano sul mio collo; ha fatto venir meno la mia forza; il Signore mi ha dato nelle mani di coloro ai quali non posso resistere. |
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15 Il Signore in mezzo a me ha ripudiato tutti i miei prodi, ha chiamato a raccolta contro di me per fiaccare i miei giovani; il Signore ha pigiato nel torchio la vergine figlia di Giuda. Ain |
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15 Il Signore ha abbattuto dentro le mura tutti i miei prodi; ha raccolto contro di me una grande moltitudine, per schiacciare i miei giovani; il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figlia di Giuda. |
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15 Il Signore ha atterrato nel mio mezzo tutti i miei prodi; ha convocato contro di me un’assemblea, per schiacciare i miei giovani; il Signore ha pigiato come in un tino la vergine figlia di Giuda. |
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16 Per questo piango, e dal mio occhio scorrono lacrime, perché lontano da me è chi consola, chi potrebbe ridarmi la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico ha prevalso». Pe |
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16 Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si sciolgono in lacrime, perché da me è lontano il consolatore, che può ravvivare la mia vita. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato». |
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16 Per questo io piango, i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perché il consolatore che potrebbe ridarmi la vita è lontano da me. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato». |
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17 Sion protende le mani, nessuno la consola. Contro Giacobbe il Signore ha mandato da tutte le parti i suoi nemici. Gerusalemme è divenuta per loro un abominio. Sade |
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17 Sion stende le mani… non c’è nessuno che la consoli; il SIGNORE ha comandato ai nemici di Giacobbe di circondarlo da tutte le parti. Gerusalemme è, in mezzo a loro, come una cosa impura. |
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17 Sion tende le sue mani, ma non c’è alcuno che la consoli. Riguardo a Giacobbe, l’Eterno ha comandato che quelli attorno a lui divenissero suoi nemici. Gerusalemme è diventata in mezzo a loro come una cosa impura. |
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18 «Giusto è il Signore, poiché mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, vi prego, popoli tutti, e osservate il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in schiavitù. Kof |
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18 «Il SIGNORE è giusto, poiché io mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono stati portati in schiavitù. |
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18 L’Eterno è giusto, perché mi sono ribellata alla sua parola. Deh, ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in cattività. |
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19 Ho chiamato i miei amanti, ma mi hanno tradita; i miei sacerdoti e i miei anziani sono spirati in città, mentre cercavano cibo per sostenersi in vita. Res |
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19 Io ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; i miei sacerdoti e i miei anziani nella città hanno esalato l’ultimo respiro, mentre cercavano cibo per poter sopravvivere. |
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19 Ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; i miei sacerdoti e i miei anziani, hanno esalato l’ultimo respiro nella città, mentre cercavano cibo per salvare la loro vita. |
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20 Guarda, Signore, quanto sono in angoscia; le mie viscere si agitano, dentro di me è sconvolto il mio cuore, poiché sono stata veramente ribelle. Di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c’è la morte. Sin |
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20 Guarda, SIGNORE, come sono angosciata! Le mie viscere si commuovono, il cuore mi si sconvolge in seno, perché la mia ribellione è stata grave. Fuori, la spada mi priva dei figli; dentro, è la morte. |
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20 Vedi, o Eterno, che io sono in angoscia. Le mie viscere fremono, il mio cuore è sconvolto dentro di me, perché sono stata grandemente ribelle. Fuori mi priva di figli la spada, in casa è come morte. |
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21 Senti come gemo, e nessuno mi consola. Tutti i miei nemici hanno saputo della mia sventura, hanno gioito, perché tu l’hai fatto. Manda il giorno che hai decretato ed essi siano simili a me! Tau |
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21 Mi sentono sospirare… non c’è chi mi consoli. Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura, e si rallegrano di ciò che tu hai fatto; fa’ venire il giorno che hai annunziato, e allora saranno come me. |
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21 Mi odono sospirare, nessuno mi consola. Tutti i miei nemici hanno saputo della mia sciagura e sono contenti che tu hai fatto questo. Tu farai venire il giorno che hai annunciato, e allora saranno come me. |
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22 Giunga davanti a te tutta la loro malvagità, trattali come hai trattato me per tutti i miei peccati. Sono molti i miei gemiti e il mio cuore si consuma». , |
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22 Tieni presente tutta la loro malvagità, e trattali come hai trattato me a causa di tutti i miei peccati. I miei sospiri infatti sono numerosi, e il mio cuore è languente». , |
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22 Venga davanti a te tutta la loro malvagità, e trattali come hai trattato me a motivo di tutte le mie trasgressioni. Poiché molti sono i miei sospiri e il mio cuore languisce. , |