RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Nell’anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Seleuco, partì da Roma e sbarcò con pochi uomini in una città della costa, dove si proclamò re. |
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2 Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l’esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. |
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3 Informato della cosa, disse: «Non mostratemi la loro faccia». |
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4 Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno. |
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5 Allora andarono da lui tutti gli uomini iniqui e rinnegati d’Israele, guidati da Àlcimo, che aspirava al sommo sacerdozio. |
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6 Essi accusarono il popolo davanti al re, dicendo: «Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci ha strappato dal nostro paese. |
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7 Ora manda un uomo fidato che venga e prenda visione della rovina generale procurata da lui a noi e ai domìni del re e provveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori». |
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8 Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell’Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, |
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9 e lo inviò con il rinnegato Àlcimo; attribuì a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di fare vendetta contro gli Israeliti. |
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10 Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, per portare con inganno parole di pace. |
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11 Ma essi non credettero alle loro parole: avevano infatti saputo che erano giunti con un forte esercito. |
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12 Un gruppo di scribi si radunò tuttavia presso Àlcimo e Bàcchide, per chiedere il riconoscimento dei diritti. |
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13 Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chiedere loro la pace. |
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14 Dicevano infatti: «Un sacerdote della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo del male». |
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15 Egli usò con loro parole di pace e giurò loro: «Non faremo alcun male né a voi né ai vostri amici». |
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16 E quelli gli credettero. Ma egli prese sessanta di loro e li uccise in un solo giorno, proprio secondo la parola che sta scritta: |
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17 «Le carni dei tuoi fedeli e il loro sangue hanno versato intorno a Gerusalemme e nessuno li seppelliva». |
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18 Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perché dicevano: «Non c’è in loro verità né giustizia, perché hanno trasgredito il patto e il giuramento prestato». |
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19 Bàcchide poi levò il campo da Gerusalemme e si accampò a Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo, e li fece uccidere e gettare in un grande pozzo. |
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20 Affidò il paese ad Àlcimo e gli lasciò soldati che lo sostenessero; quindi Bàcchide fece ritorno dal re. |
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21 Àlcimo lottava per il sommo sacerdozio; |
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22 i perturbatori del popolo si unirono tutti a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. |
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23 Giuda vide tutti i mali che Àlcimo e i suoi fautori facevano agli Israeliti, peggio dei pagani; |
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24 uscì allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degli uomini che avevano disertato e impedì loro di fare scorrerie nella regione. |
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25 Quando Àlcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbe potuto resistere loro, ritornò presso il re e li accusò di cose malvagie. |
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26 Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che nutriva odio e inimicizia per Israele, e gli ordinò di sterminare il popolo. |
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27 Nicànore venne a Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, a far queste proposte ingannevoli di pace: |
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28 «Non ci sia battaglia tra me e voi. Verrò con pochi uomini, per incontrarmi con voi pacificamente». |
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29 Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda. |
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30 Quando Giuda fu informato che quello era venuto da lui con inganno, ebbe timore di lui e non volle più vedere la sua faccia. |
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31 Nicànore allora, come vide che il suo piano era stato scoperto, uscì all’attacco contro Giuda verso Cafarsalamà, |
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32 e caddero dalla parte di Nicànore circa cinquecento uomini. Poi ripararono nella Città di Davide. |
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33 Dopo questi fatti Nicànore salì al monte Sion e gli vennero incontro dal santuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo, per salutarlo con espressioni di pace e mostrargli l’olocausto offerto per il re. |
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34 Ma egli li schernì, li derise, anzi li oltraggiò e parlò con arroganza; |
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35 giurò incollerito: «Se non sarà consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio». E se ne andò tutto furioso. |
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36 I sacerdoti rientrarono e stando davanti all’altare e al tempio dissero piangendo: |
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37 «Tu hai scelto questo tempio, perché su di esso fosse invocato il tuo nome e fosse casa di orazione e di supplica per il tuo popolo. |
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38 Fa’ vendetta di quest’uomo e delle sue schiere; siano trafitti di spada. Ricòrdati delle loro bestemmie: non lasciarli sopravvivere». |
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39 Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Oron e l’esercito della Siria gli andò incontro. |
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40 Giuda pose il campo in Adasà con tremila uomini e pregò: |
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41 «Quando gli ufficiali del re assiro lanciarono bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbatté centoottantacinquemila: |
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42 abbatti allo stesso modo questo esercito davanti a noi oggi; sappiano gli altri che egli ha parlato empiamente contro il tuo santuario e giudicalo secondo la sua malvagità». |
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43 Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l’esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo. |
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44 Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi e fuggirono. |
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45 Li inseguirono per una giornata di cammino, da Adasà fino a Ghezer, suonando le trombe dietro a loro per dare l’allarme. |
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46 Uscirono allora uomini da tutti i villaggi circostanti della Giudea e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne scampò neppure uno. |
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47 I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la sua destra, che aveva steso con arroganza, e le portarono nei pressi di Gerusalemme, dove le esposero. |
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48 Il popolo fece gran festa e trascorse quel giorno come un solenne giorno di gioia. |
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49 Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno il tredici di Adar. |
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50 Così la Giudea rimase tranquilla per un po’ di tempo. , |
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