RIFERIMENTI |
|
| NUOVA CEI |
|
| NUOVA RIVEDUTA |
|
| NUOVA DIODATI |
|
|
|
|
|
|
|
| |
1 Dopo molti giorni la parola del Signore fu rivolta a Elia, nell’anno terzo: «Va’ a presentarti ad Acab e io manderò la pioggia sulla faccia della terra». |
|
1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, in questi termini: «Va’, presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese». |
|
1 Molto tempo dopo, durante il terzo anno, la parola dell’Eterno fu indirizzata ad Elia, dicendo: «Va’ presentati ad Achab e io manderò la pioggia sul paese». |
| |
2 Elia andò a presentarsi ad Acab. A Samaria c’era una grande carestia. |
|
2 Elia andò a presentarsi ad Acab. La carestia era grave in Samaria. |
|
2 Elia andò a presentarsi ad Achab. Ora in Samaria c’era una grande carestia. |
| |
3 Acab convocò Abdia, che era il maggiordomo. Abdia temeva molto il Signore; |
|
3 E Acab mandò a chiamare Abdia, che era il sovrintendente del palazzo. Abdia era molto timorato del SIGNORE; |
|
3 Achab mandò a chiamare Abdia che era il suo maggiordomo. (Abdia temeva grandemente l’Eterno; |
| |
4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti e ne aveva nascosti cinquanta alla volta in una caverna e aveva procurato loro pane e acqua. |
|
4 e quando Izebel sterminava i profeti del SIGNORE, Abdia aveva preso cento profeti, li aveva nascosti cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li aveva nutriti con pane e acqua. |
|
4 così, quando Jezebel sterminava i profeti dell’Eterno, Abdia prese cento profeti e li nascose cinquanta in una caverna e provvide loro pane e acqua). |
| |
5 Acab disse ad Abdia: «Va’ nella regione verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli, e non dovremo uccidere una parte del bestiame». |
|
5 Acab disse ad Abdia: «Va’ per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell’erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avremo bisogno di uccidere parte del bestiame». |
|
5 Achab disse ad Abdia: «Va’ attraverso il paese verso tutte le sorgenti e tutti i corsi d’acqua; forse troveremo erba sufficiente per poter conservare in vita i cavalli e i muli e non dovremo uccidere nessuno dei nostri animali». |
| |
6 Si divisero la zona da percorrere; Acab andò per una strada da solo e Abdia per un’altra da solo. |
|
6 Si spartirono dunque il paese da percorrere; Acab andò da una parte e Abdia dall’altra. |
|
6 Così si divisero il paese da percorrere; Achab se ne andò da solo da una parte e Abdia da solo da un’altra parte. |
| |
7 Mentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quello lo riconobbe e cadde con la faccia a terra dicendo: «Sei proprio tu il mio signore Elia?». |
|
7 Mentre Abdia era in viaggio, gli venne incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostrò con la faccia a terra, e disse: «Sei tu il mio signore Elia?» |
|
7 Mentre Abdia era in viaggio, ecco venirgli incontro Elia; Abdia lo riconobbe e si prostrò con la faccia a terra, dicendo: «Sei tu il mio signore Elia?». |
| |
8 Gli rispose: «Lo sono; va’ a dire al tuo signore: “C’è qui Elia”». |
|
8 Quegli rispose: «Sono io; va’ a dire al tuo signore: Ecco qua Elia». |
|
8 Gli rispose: «Sono io; va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia». |
| |
9 Quello disse: «Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo in mano ad Acab per farmi morire? |
|
9 Ma Abdia replicò: «Che peccato ho mai commesso, ché tu dia il tuo servo nelle mani di Acab perché egli mi uccida? |
|
9 Ma Abdia rispose: «Che peccato ho fatto perché tu consegni il tuo servo nelle mani di Achab per farmi morire? |
| |
10 Per la vita del Signore, tuo Dio, non esiste nazione o regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: “Non c’è!”, egli faceva giurare la nazione o il regno di non averti trovato. |
|
10 Com’è vero che il SIGNORE, il tuo Dio, vive, non c’è nazione né regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: Egli non è qui, faceva giurare il regno e la nazione, che davvero non ti avevano trovato. |
|
10 Com’è vero che l’Eterno, il tuo DIO, vive, non c’è nazione e regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando dicevano: “Non è qui”, facevo giurare il regno e la nazione che non avevano potuto trovarti. |
| |
11 Ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”. |
|
11 E ora tu dici: Va’ a dire al tuo signore: Ecco qua Elia! |
|
11 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”. |
| |
12 Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab, egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza. |
|
12 Succederà che quando io ti avrò lasciato, lo spirito del SIGNORE ti trasporterà non so dove; io andrò a fare l’ambasciata ad Acab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme il SIGNORE fin dalla sua giovinezza! |
|
12 Ma avverrà che, appena mi sarò allontanato da te, lo Spirito dell’Eterno ti trasporterà in un luogo a me sconosciuto; così io andrò a riferirlo ad Achab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme l’Eterno fin dalla sua giovinezza! |
| |
13 Non fu riferito forse al mio signore ciò che ho fatto quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? |
|
13 Non ti hanno riferito quello che io feci quando Izebel uccideva i profeti del SIGNORE? Come io nascosi cento uomini di quei profeti del SIGNORE, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li sostentai con pane e acqua? |
|
13 Non hanno riferito al mio signore ciò che io feci quando Jezebel uccideva i profeti dell’Eterno? Come io nascosi cento di quei profeti dell’Eterno, cinquanta in una caverna e cinquanta in un’altra e provvidi loro pane e acqua? |
| |
14 E ora tu comandi: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia”? Egli mi ucciderà». |
|
14 E ora tu dici: Va’ a dire al tuo signore: Ecco qua Elia! Ma egli m’ucciderà!» |
|
14 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”. Ma egli mi ucciderà». |
| |
15 Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi presenterò a lui». |
|
15 Elia rispose: «Com’è vero che vive il SIGNORE degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab». |
|
15 Allora Elia rispose: «Com’è vero che vive l’Eterno degli eserciti alla cui presenza io sto, oggi mi presenterò ad Achab». |
| |
16 Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia. |
|
16 Abdia dunque andò a trovare Acab, e gli fece l’ambasciata; e Acab andò incontro a Elia. |
|
16 Abdia dunque andò a trovare Achab e gli riferì la cosa; e Achab andò incontro ad Elia. |
| |
17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu colui che manda in rovina Israele?». |
|
17 Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in Israele?» |
|
17 Con appena Achab vide Elia, gli disse: «Sei proprio tu che metti sossopra Israele?». |
| |
18 Egli rispose: «Non io mando in rovina Israele, ma piuttosto tu e la tua casa, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito i Baal. |
|
18 Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del SIGNORE, e tu sei andato dietro ai Baali. |
|
18 Elia rispose: «Non sono io che metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti dell’Eterno e tu sei andato dietro ai Baal. |
| |
19 Perciò fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele». |
|
19 Adesso, fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel». |
|
19 Perciò ora manda a chiamare tutto Israele presso di me sul monte Karmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Ascerah che mangiano alla mensa di Jezebel». |
| |
20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. |
|
20 Acab mandò a chiamare tutti i figli d’Israele, e radunò quei profeti sul monte Carmelo. |
|
20 Così Achab mandò a chiamare tutti i figli d’Israele e radunò i profeti sul monte Karmel. |
| |
21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla. |
|
21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo, e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. |
|
21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l’Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola. |
| |
22 Elia disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. |
|
22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del SIGNORE, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. |
|
22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti dell’Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. |
| |
23 Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. |
|
23 Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz’appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l’altro toro, lo metterò sulla legna, e non vi appiccherò il fuoco. |
|
23 Ci siano dunque dati due torelli; essi scelgano un torello per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna senza appiccarvi il fuoco; io preparerò l’altro torello e lo metterò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. |
| |
24 Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!». |
|
24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del SIGNORE; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!» |
|
24 Voi invocherete quindi il nome del vostro dio e io invocherò il nome dell’Eterno; il dio che risponderà mediante il fuoco è DIO». Tutto il popolo rispose e disse: «Ben detto!». |
| |
25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». |
|
25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. |
|
25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi un torello e preparatelo per primi, perché siete i più numerosi; poi invocate il vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». |
| |
26 Quelli presero il giovenco che spettava loro, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non vi fu voce, né chi rispondesse. Quelli continuavano a saltellare da una parte all’altra intorno all’altare che avevano eretto. |
|
26 Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. |
|
26 Così essi presero il torello che fu dato loro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, dicendo: «O Baal, rispondici!». Ma non si udì alcuna voce e nessuno rispose; intanto essi saltavano intorno all’altare che avev |
| |
27 Venuto mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà». |
|
27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà». |
|
27 A mezzogiorno Elia incominciò a beffarsi di loro e a dire: «Gridate più forte perché egli è dio; forse sta meditando o è indaffarato o è in viaggio, o magari si è addormentato e dev’essere svegliato». |
| |
28 Gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. |
|
28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. |
|
28 Così essi si misero a gridare più forte e a farsi incisioni con spade e lance secondo le loro usanze finché grondavano sangue. |
| |
29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione. |
|
29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all’ora in cui si offriva l’offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta. |
|
29 Passato mezzogiorno, essi profetizzarono fino al tempo di offrire l’oblazione; ma non si udì alcuna voce nessuno rispose e nessuno diede loro retta. |
| |
30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Tutto il popolo si avvicinò a lui e riparò l’altare del Signore che era stato demolito. |
|
30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l’altare del SIGNORE che era stato demolito. |
|
30 Allora Ella disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Così tutto il popolo si avvicinò a lui, ed egli restaurò l’altare dell’Eterno che era stato demolito. |
| |
31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome». |
|
31 Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il SIGNORE aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». |
|
31 Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe al quale l’Eterno aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». |
| |
32 Con le pietre eresse un altare nel nome del Signore; scavò intorno all’altare un canaletto, della capacità di circa due sea di seme. |
|
32 Con quelle pietre costruì un altare al nome del SIGNORE, e fece intorno all’altare un fosso, della capacità di due misure di grano. |
|
32 Con le pietre edificò un altare al nome dell’Eterno e fece intorno all’altare un fosso della capacità di due misure di grano. |
| |
33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. |
|
33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. |
|
33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il torello e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro brocche d’acqua e versatela sull’olocausto e sulla legna». |
| |
34 Quindi disse: «Riempite quattro anfore d’acqua e versatele sull’olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Fatelo per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. |
|
34 E disse: «Riempite quattro vasi d’acqua, e versatela sull’olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. |
|
34 Di nuovo disse: «Fatelo una seconda volta». Ed essi lo fecero una seconda volta. Egli disse ancora: «Fatelo per la terza volta». Ed essi lo fecero per la terza volta. |
| |
35 L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua. |
|
35 L’acqua correva attorno all’altare, ed egli riempì d’acqua anche il fosso. |
|
35 L’acqua scorreva attorno all’altare ed egli riempì d’acqua anche il fosso. |
| |
36 Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola. |
|
36 All’ora in cui si offriva l’offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «SIGNORE, Dio d’Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. |
|
36 All’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: «O Eterno DIO di Abrahamo d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si sappia che tu sei DIO in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. |
| |
37 Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!». |
|
37 Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!» |
|
37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei DIO, e che hai fatto ritornare i loro cuori a te». |
| |
38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. |
|
38 Allora cadde il fuoco del SIGNORE, e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. |
|
38 Allora cadde il fuoco dell’Eterno e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. |
| |
39 A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!». |
|
39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!» |
|
39 A tale vista, tutto il popolo si gettò con la faccia a terra e disse: «L’Eterno è DIO! L’Eterno è DIO!». |
| |
40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi neppure uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere al torrente Kison, ove li ammazzò. |
|
40 Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò. |
|
40 Quindi Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; non lasciatene scappare neppure uno!». Così essi li presero ed Elia li fece scendere al torrente Kishon, dove li scannò. |
| |
41 Elia disse ad Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale». |
|
41 Poi Elia disse ad Acab: «Risali, mangia e bevi, poiché già si ode un rumore di grande pioggia». |
|
41 Poi Elia disse ad Achab: «Risali, mangia e bevi, perché si ode già il rumore di grande pioggia». |
| |
42 Acab andò a mangiare e a bere. Elia salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. |
|
42 Acab risalì per mangiare e bere; ma Elia salì in vetta al Carmelo; e, gettatosi a terra, si mise la faccia tra le ginocchia, |
|
42 Così Achab risalì per mangiare e bere; ma Elia salì in vetta al Karmel si piegò fino a terra e si mise la faccia tra le ginocchia, |
| |
43 Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte». |
|
43 e disse al suo servo: «Ora va’ su, e guarda dalla parte del mare!» Quegli andò su, guardò, e disse: «Non c’è nulla». Elia gli disse: «Ritornaci sette volte!» |
|
43 e disse al suo servo: «Ora sali e guarda dalla parte del mare!». Egli salì, guardò e disse: «Non c’è niente». Elia gli disse: «Ritorna a vedere, per sette volte». |
| |
44 La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”». |
|
44 E la settima volta, il servo disse: «Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare». Allora Elia ordinò: «Sali e di’ ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi, perché la pioggia non ti fermi». |
|
44 La settima volta, il servo disse: «C’è una nuvoletta grossa come la palma di una mano, che sale dal mare». Allora Elia disse: «Sali e di’ ad Achab: “Attacca i cavalli al carro e scendi prima che la pioggia ti sorprenda”». |
| |
45 D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. |
|
45 In un momento il cielo si oscurò di nuvole, il vento si scatenò, e cadde una gran pioggia. Acab montò sul suo carro, e se ne andò a Izreel. |
|
45 In breve tempo il cielo si oscurò a motivo delle nuvole e del vento e cadde una grande pioggia. Così Achab salì sul carro e andò a Jezreel. |
| |
46 La mano del Signore fu sopra Elia, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl. |
|
46 La mano del SIGNORE fu sopra Elia, il quale si cinse i fianchi, e corse davanti ad Acab fino all’ingresso di Izreel. |
|
46 La mano dell’Eterno fu sopra Elia, che si cinse i lombi e corse davanti ad Achab fino all’ingresso di Jezreel. |