RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordinò a Salomone, suo figlio: |
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1 Si avvicinava per Davide il giorno della morte, ed egli diede questi ordini a Salomone suo figlio: |
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1 Avvicinandosi per Davide il giorno della sua morte, egli ordinò a suo figlio Salomone, dicendo: |
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2 «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e móstrati uomo. |
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2 «Io m’incammino per la via di tutti gli abitanti della terra; fortìficati e compòrtati da uomo! |
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2 «Io sto per andare dove vanno tutti gli abitanti della terra; perciò sii forte e comportati da uomo! |
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3 Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai, |
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3 Osserva quello che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato d’osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutt |
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3 Osserva gli ordini dell’Eterno, il tuo DIO, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi precetti, come sta scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque t |
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4 perché il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: “Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”. |
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4 e affinché il SIGNORE adempia la parola da lui pronunziata a mio riguardo quando disse: “Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà, con tutto il cuore e con tutta l’anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che si |
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4 e affinché l’Eterno adempia la promessa che mi ha fatto quando disse: “Se i tuoi figli faranno attenzione alla loro condotta per camminare davanti a me in verità con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti mancherà mai qualcuno sul trono d’ |
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5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Seruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell’esercito d’Israele, Abner, figlio di Ner, e Amasà, figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue di guerra, e mettendo sangue di guerra sulla sua cintura che era intorno ai suoi fianchi e sul suo sandalo che era ai suoi piedi. |
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5 Sai anche tu quel che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d’Israele, ad Abner figlio di Ner e ad Amasa figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la c |
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5 Anche tu sai ciò che ha fatto a me Joab, figlio di Tseruiah, e ciò che ha fatto ai due capi degli eserciti d’Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Jether, che egli uccise; in tempo di pace ha versato sangue di guerra e ha macchiato di s |
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6 Agirai con la tua saggezza, e non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. |
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6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno dei morti. |
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6 Agisci dunque secondo la tua sapienza e non permettere che la sua canizie scenda in pace nello Sceol. |
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7 Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, e saranno tra coloro che mangiano alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne, tuo fratello. |
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7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anch’essi mi trattarono così quando vennero da me, mentre fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello. |
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7 Ma usa bontà con i figli di Barzillai il Galaadita e siano tra coloro che mangiano alla tua mensa, perché con uguale bontà essi vennero da me quando io fuggivo di fronte ad Absalom tuo fratello. |
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8 Ed ecco accanto a te Simei, figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile nel giorno in cui andavo a Macanàim. Ma discese incontro a me al Giordano e gli giurai per il Signore: “Non ti farò morire di spada”. |
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8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per il SIGNORE che non lo avrei fatt |
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8 Ecco, presso di te c’è pure Scimei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim. Egli proferì un’orribile maledizione il giorno che andavo a Mahanaim, ma poi scese ad incontrarmi al Giordano e io gli giurai per l’Eterno: “Non ti farò morire di spada”. |
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9 Ora però non lasciarlo impunito. Infatti tu sei un uomo saggio e sai ciò che gli dovrai fare. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta». |
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9 Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue». |
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9 Ora perciò non lasciarlo impunito, perché sei un uomo saggio e sai ciò che devi fare. Fa’ scendere la sua canizie nello Sceol tinta di sangue». |
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10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide. |
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10 Davide si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide. |
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10 Così Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. |
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11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quarant’anni: a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni. |
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11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant’anni: regnò sette anni a Ebron e trentatré anni a Gerusalemme. |
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11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant’anni, regnò sette anni a Hebron e trentatrè anni a Gerusalemme. |
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12 Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno si consolidò molto. |
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12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito. |
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12 Poi Salomone si assise sul trono di Davide suo padre e il suo regno fu saldamente stabilito. |
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13 Adonia, figlio di Agghìt, si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: «Vieni con intenzioni pacifiche?». «Pacifiche», rispose quello, |
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13 Adonia, figlio di Agghit, andò da Bat-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?» Egli rispose: «Sì, pacifiche». |
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13 Or Adonijah, figlio di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?». Egli rispose: «Sì, pacifiche». |
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14 e soggiunse: «Ho da dirti una cosa». E quella: «Parla!». |
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14 Poi aggiunse: «Devo parlarti». Quella rispose: «Di’ pure». |
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14 Poi aggiunse: «Ho qualcosa da dirti». Quella rispose: «Di’ pure». |
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15 Egli disse: «Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore. |
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15 Ed egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato il SIGNORE. |
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15 Così egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele si aspettava che io regnassi. Ma il regno mi è stato tolto ed è passato a mio fratello, perché a lui lo ha dato l’Eterno. |
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16 Ora ti rivolgo una sola domanda: non respingermi». Ed essa: «Parla!». |
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16 Ti domando dunque una cosa; non negarmela». Lei rispose: «Di’ pure». |
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16 Ora ho una richiesta da farti; non rifiutarmela». Ella rispose: «Di’ pure». |
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17 Adonia disse: «Di’ al re Salomone, il quale nulla ti può negare, che mi conceda in moglie Abisàg, la Sunammita». |
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17 Egli disse: «Ti prego, di’ al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abisag la Sunamita per moglie». |
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17 Allora egli disse: «Ti prego, di’ al re Salomone, il quale non ti rifiuterà nulla, che mi dia in moglie Abishag, la Shunamita». |
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18 Betsabea rispose: «Bene! Parlerò io stessa al re in tuo favore». |
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18 Bat-Sceba rispose: «Sta bene, parlerò al re in tuo favore». |
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18 Bath-Sceba rispose: «Bene! Parlerò al re in tuo favore». |
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19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra |
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19 Bat-Sceba dunque andò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, le si inchinò, poi si risedette sul trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si sedette alla sua destra. |
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19 Bath-Sceba si recò dunque dal re Salomone per parlargli in favore di Adonijah. Il re si alzò per andarle incontro, si inchinò davanti a lei, poi si pose a sedere sul suo trono e fece mettere un trono per la madre del re, ed ella si sedette alla sua destr |
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20 e disse: «Ti rivolgo una sola piccola domanda: non respingermi». Il re le rispose: «Chiedi, madre mia, certo non ti respingerò». |
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20 Lei gli disse: «Ho una piccola cosa da chiederti; non negarmela». Il re rispose: «Chiedimela pure, madre mia; io non te la negherò». |
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20 Ella disse: «Ho una piccola richiesta da farti; non negarmela». Il re le rispose: «Fa’ pure la richiesta, madre mia; io non te la negherò». |
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21 E quella: «Si conceda Abisàg, la Sunammita, in moglie ad Adonia, tuo fratello». |
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21 Lei disse: «Abisag la Sunamita sia data in moglie a tuo fratello Adonia». |
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21 Allora ella disse: «Si dia Abishag la Shunamita in moglie a tuo fratello Adonijah». |
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22 Il re Salomone rispose a sua madre: «Perché tu mi chiedi Abisàg, la Sunammita, per Adonia? Chiedi pure il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Seruià». |
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22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: «E perché chiedi Abisag la Sunamita per Adonia? Chiedi piuttosto il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiatar e per Ioab, figlio di Seruia!» |
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22 Il re Salomone rispose a sua madre e disse: «Perché chiedi Abishag la Shunamita per Adonijah? Chiedi per lui anche il regno, perché è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figlio di Tseruiah!». |
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23 Il re Salomone giurò per il Signore: «Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha avanzato questa proposta a danno della sua vita. |
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23 Allora il re Salomone giurò per il SIGNORE, dicendo: «Dio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonia non ha pronunciato questa parola a costo della sua vita! |
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23 Allora il re Salomone giurò per l’Eterno, dicendo: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se Adonijah non ha proferito questa parola a costo della sua vita! |
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24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide, mio padre, e mi ha fatto una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso». |
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24 E ora, com’è vero che vive il SIGNORE, il quale mi ha stabilito, mi ha concesso il trono di Davide mio padre, e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonia sarà messo a morte!» |
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24 Ora perciò, com’è vero che vive l’Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonijah sarà messo a morte!». |
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25 Il re Salomone ordinò l’esecuzione a Benaià, figlio di Ioiadà, il quale lo colpì e quegli morì. |
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25 Il re Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, il quale colpì Adonia e quello morì. |
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25 Così il re Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, che piombò addosso a Adonijah, e questi morì. |
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26 Il re disse al sacerdote Ebiatàr: «Vattene ad Anatòt, nella tua campagna. Certo, tu sei degno di morte, ma oggi non ti faccio morire, perché tu hai portato l’arca del Signore Dio davanti a Davide, mio padre, e perché ti sei occupato di tutto quello di cui mio padre si occupava». |
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26 Poi il re disse al sacerdote Abiatar: «Vattene ad Anatot, nelle tue terre, perché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l’arca del Signore, nostro DIO, e partecipasti a tutte le sofferenze di mio pa |
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26 Poi il re disse al sacerdote Abiathar: «Vattene ad Anathoth nei tuoi campi, perché tu meriti la morte, ma non ti farò morire oggi, perché hai portato l’arca del Signore, l’Eterno, davanti a mio padre Davide, e perché hai partecipato a tutte le sofferenze |
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27 Così Salomone espulse Ebiatàr, perché non fosse sacerdote del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunciato a Silo riguardo alla casa di Eli. |
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27 Così Salomone destituì Abiatar dalle funzioni di sacerdote del SIGNORE, adempiendo in tal modo la parola che il SIGNORE aveva pronunziata contro la casa di Eli a Silo. |
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27 Così Salomone allontanò Abiathar dall’ufficio di sacerdote dell’Eterno, perché si adempisse la parola che l’Eterno aveva pronunziato riguardo alla casa di Eli a Sciloh. |
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28 La notizia arrivò a Ioab – Ioab si era schierato per Adonia, mentre non si era schierato per Assalonne – e allora Ioab fuggì nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell’altare. |
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28 Questa notizia giunse a Ioab, il quale aveva seguito il partito di Adonia, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo del SIGNORE e si aggrappò ai corni dell’altare. |
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28 Intanto la notizia giunse a Joab, perché Joab aveva seguito Adonijah, ma non aveva seguito Absalom. Perciò egli si rifugiò nel tabernacolo dell’Eterno e si afferrò ai corni dell’altare. |
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29 Fu riferito al re Salomone che Ioab era fuggito nella tenda del Signore e che stava al fianco dell’altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con quest’ordine: «Va’, colpiscilo!». |
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29 Fu riferito al re Salomone: «Ioab si è rifugiato nel tabernacolo del SIGNORE, e sta accanto all’altare». Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: «Va’, colpiscilo!» |
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29 Fu quindi riferito al re Salomone: «Joab si è rifugiato nel tabernacolo dell’Eterno ed è vicino all’altare». Allora Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, dicendogli: «Va’, colpiscilo!». |
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30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: «Così dice il re: “Esci!”». Quegli rispose: «No! Qui voglio morire!». Benaià riferì al re: «Ioab ha parlato così e così mi ha risposto». |
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30 Benaia entrò nel tabernacolo del SIGNORE e disse a Ioab: «Così dice il re: “Vieni fuori!”» Quegli rispose: «No! voglio morire qui!» E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: «Così ha parlato Ioab e così mi ha risposto». |
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30 Così Benaiah entrò nel tabernacolo dell’Eterno e disse a Joab: «Così dice il re: “Vieni fuori!”». Quegli rispose: «No, voglio morire qui!». Benaiah riferì la cosa al re, dicendo: «Così ha parlato Joab e così mi ha risposto». |
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31 Il re gli disse: «Fa’ come egli ha detto: colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo. |
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31 Il re gli disse: «Fa’ com’egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così toglierai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab sparse senza motivo. |
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31 Allora il re gli disse: «Fa’ com’egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Joab versò senza motivo. |
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32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada, senza che Davide mio padre lo sapesse: Abner, figlio di Ner, capo dell’esercito d’Israele, e Amasà, figlio di Ieter, capo dell’esercito di Giuda. |
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32 Il SIGNORE farà ricadere sul suo capo il suo sangue, perché colpì due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise con la spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figlio di Ner, capitano dell’esercito d’Israele, e Amasa, figlio di I |
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32 Così l’Eterno farà ricadere sul suo capo il sangue che ha versato, quando colpì due uomini più giusti e migliori di lui e li uccise con la spada, senza che mio padre Davide neppure lo sapesse: Abner, figlio di Ner, capitano dell’esercito d’Israele, e Ama |
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33 Il loro sangue ricadrà sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre per Davide e la sua discendenza, la sua casa e il suo trono vi sarà pace per sempre da parte del Signore». |
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33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Ioab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte del SIGNORE per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». |
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33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Joab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte dell’Eterno per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». |
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34 Benaià, figlio di Ioiadà, salì, lo colpì e lo uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto. |
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34 Allora Benaia, figlio di Ieoiada, salì, lo colpì e lo uccise; e Ioab fu sepolto in casa sua nel deserto. |
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34 Allora Benaiah, figlio di Jehoiada, salì, lo colpì e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua, nel deserto. |
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35 Il re lo sostituì, nominando capo dell’esercito Benaià, figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Sadoc al posto di Ebiatàr. |
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35 Al suo posto il re fece capo dell’esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiatar. |
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35 Al suo posto il re fece capo dell’esercito Benaiah, figlio di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al posto di Abiathar. |
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36 Il re mandò a chiamare Simei per dirgli: «Costruisciti una casa a Gerusalemme; ivi sarà la tua dimora e non ne uscirai per andartene qua e là. |
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36 Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarvi, e non ne uscire per andare qua o là; |
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36 Poi il re mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme e là abiterai, e non ne uscirai più per andare qua o là. |
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37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron, sappi bene che morirai certamente: il tuo sangue ricadrà sulla tua testa». |
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37 perché il giorno che ne uscirai e oltrepasserai il torrente Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». |
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37 Il giorno infatti che uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». |
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38 Simei disse al re: «Va bene! Come ha detto il re, mio signore, così farà il tuo servo». Simei dimorò in Gerusalemme per molto tempo. |
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38 Simei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re, mio signore, ha detto». E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo. |
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38 Scimei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto». Così Scimei dimorò in Gerusalemme per molto tempo. |
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39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maacà, re di Gat. Fu riferito a Simei: «I tuoi schiavi sono in Gat». |
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39 Tre anni dopo, due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei, e gli fu detto: «Ecco, i tuoi servi sono a Gat». |
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39 Ma, dopo tre anni, avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akish, figlio di Maakah, re di Gath. Perciò riferirono la cosa a Scimei e gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono a Gath». |
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40 Simei si alzò, sellò il suo asino e partì per Gat, andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat. |
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40 Simei si alzò, sellò il suo asino e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò, e condusse via da Gat i suoi servi. |
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40 Allora Scimei si levò, sellò il suo asino e andò a Gath da Akish in cerca dei suoi servi; Scimei andò e ricondusse i suoi servi da Gath. |
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41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato. |
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41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. |
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41 A Salomone fu riferito che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath ed era tornato. |
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42 Il re fece chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo forse fatto giurare per il Signore e non ti avevo ammonito dicendo: “Nel giorno in cui uscirai per andartene qua e là, sappi bene che certamente dovrai morire”? Tu mi avevi risposto: “Va bene, ho capito”. |
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42 Il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per il SIGNORE, e non t’avevo solennemente avvertito, dicendoti: “Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là, morirai”? E tu non mi rispondesti: “Ho udito la tua par |
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42 Il re allora mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per l’Eterno e non ti avevo solennemente avvertito dicendoti: “Sappi per certo che il giorno in cui uscirai per andare qua o là, morirai”? E tu mi avevi risposto: “La parola ch |
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43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?». |
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43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto al SIGNORE e non hai osservato l’ordine che ti avevo dato?» |
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43 Perché dunque non hai osservato il giuramento dell’Eterno e il comando che ti avevo impartito?». |
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44 Il re aggiunse a Simei: «Tu conosci, poiché il tuo cuore ne è consapevole, tutto il male che hai fatto a Davide, mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa. |
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44 Il re disse inoltre a Simei: «Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora il SIGNORE fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; |
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44 Il re disse inoltre a Scimei: «Tu conosci tutto il male che facesti a Davide mio padre e il tuo cuore ne è consapevole; perciò l’Eterno farà ricadere sul tuo capo la tua malvagità, |
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45 Invece sarà benedetto il re Salomone e il trono di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore». |
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45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti al SIGNORE». |
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45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile davanti all’Eterno per sempre». |
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46 Il re diede ordine a Benaià, figlio di Ioiadà, il quale, uscito, lo colpì e quegli morì. Il regno si consolidò nelle mani di Salomone. , |
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46 E il re ordinò a Benaia, figlio di Ieoiada, di andare a ucciderlo. E quello morì. Così il regno rimase saldo nelle mani di Salomone. , |
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46 Quindi il re diede ordine a Benaiah, figlio di Jehoiada, che uscì e colpì Scimei; e questi morì. Così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone. , |