RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Davide fece ispezione tra la sua gente e costituì comandanti di migliaia e comandanti di centinaia su di loro. |
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1 Davide ispezionò la gente che aveva con sé e nominò dei capitani di migliaia e dei capitani di centinaia per comandarla. |
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1 Davide passò in rassegna la gente che era con lui e costituì su di loro capitani di migliaia e capitani di centinaia. |
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2 Davide dispose la gente: un terzo sotto il comando di Ioab, un terzo sotto il comando di Abisài, figlio di Seruià, fratello di Ioab, e un terzo sotto il comando di Ittài di Gat. Poi il re disse al popolo: «Voglio uscire anch’io con voi!». |
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2 Fece marciare un terzo della sua gente sotto il comando di Ioab, un terzo sotto il comando di Abisai, figlio di Seruia, fratello di Ioab, e un terzo sotto il comando di Ittai di Gat. Poi il re disse al popolo: «Voglio andare anch’io con voi!» |
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2 Poi Davide mandò avanti un terzo della sua gente sotto il comando di Joab, un terzo sotto il comando di Abishai, figlio di Tseruiah, fratello di Joab, e un terzo sotto il comando di Ittai di Gath. Poi il re disse al popolo: «Voglio andare anch’io con voi |
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3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi uscire, perché se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi; quand’anche perisse la metà di noi, non se ne farebbe alcun caso, ma tu conti per diecimila di noi. Quindi è meglio che tu sia per noi di aiuto dalla città». |
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3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi venire; perché, se noi fossimo messi in fuga, non avrebbe importanza; anche se perisse la metà di noi, nessuno ci farebbe caso; ma tu conti per diecimila di noi; dunque è meglio che tu ti tenga pronto a darci aiuto dall |
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3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi venire, perché se noi fossimo messi in fuga, non darebbero alcuna importanza a noi; anche se morisse la metà di noi, non darebbero alcuna importanza a noi; ma tu conti come diecimila di noi; è meglio dunque che tu sia p |
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4 Il re rispose loro: «Farò quello che vi sembra bene». Il re si fermò al fianco della porta, mentre tutto l’esercito usciva a schiere di cento e di mille uomini. |
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4 Il re rispose loro: «Farò quello che vi sembra bene». Il re si fermò presso la porta, mentre tutto l’esercito usciva a schiere di cento e di mille uomini. |
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4 Il re rispose loro: «Farò ciò che vi sembra bene». Così il re rimase accanto alla porta, mentre tutto il popolo usciva a schiere di cento e di mille uomini. |
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5 Il re ordinò a Ioab, ad Abisài e a Ittài: «Trattatemi con riguardo il giovane Assalonne!». E tutto il popolo udì quanto il re ordinò a tutti i capi a proposito di Assalonne. |
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5 Il re diede quest’ordine a Ioab, ad Abisai e a Ittai: «Per amor mio, trattate con riguardo il giovane Absalom!» Tutto il popolo udì quando il re diede a tutti i capitani quest’ordine riguardo ad Absalom. |
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5 Il re diede quest’ordine a Joab, a Abishai e a Ittai: «Per amor mio, trattate con riguardo il giovane Absalom!». Tutto il popolo udì quando il re diede a tutti i capitani quest’ordine nei confronti di Absalom. |
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6 L’esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Èfraim. |
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6 L’esercito uscì per la campagna contro Israele. La battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. |
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6 Così l’esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. |
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7 La gente d’Israele fu sconfitta in quel luogo dai servi di Davide; la strage fu grande in quel giorno: ventimila uomini. |
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7 Là il popolo d’Israele fu sconfitto dalla gente di Davide; la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. |
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7 Il popolo d’Israele fu là sconfitto dai servi di Davide; e in quel luogo la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. |
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8 La battaglia si estese per tutta la regione e la foresta divorò in quel giorno molta più gente di quanta non ne avesse divorata la spada. |
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8 La battaglia si estese a tutta la contrada e la foresta divorò in quel giorno assai più gente di quella che non avesse divorato la spada. |
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8 La battaglia si estese su tutta la regione; e la foresta divorò più gente di quanta ne avesse divorato la spada. |
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9 Ora Assalonne s’imbatté nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto il groviglio di una grande quercia e la testa di Assalonne rimase impigliata nella quercia e così egli restò sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo che era sotto di lui passò oltre. |
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9 Absalom s’imbatté nella gente di Davide. Absalom cavalcava il suo mulo; il suo mulo entrò sotto i rami intrecciati di un grande terebinto e la testa di Absalom s’impigliò nel terebinto, in modo che egli rimase sospeso fra il cielo e la terra; mentre il m |
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9 Poi Absalom s’imbattè nella gente di Davide. Absalom cavalcava un mulo; il mulo entrò sotto i fitti rami di una grande quercia e il capo di Absalom rimase impigliato nella quercia, e così rimase sospeso fra cielo e terra; mentre il mulo che era sotto di |
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10 Un uomo lo vide e venne a riferire a Ioab: «Ho visto Assalonne appeso a una quercia». |
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10 Un uomo vide questo e andò a riferirlo a Ioab, dicendo: «Ho visto Absalom appeso a un terebinto». |
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10 Un uomo vide questo e avvertì Joab, dicendo: «Ho visto Absalom appeso a una quercia». |
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11 Ioab rispose all’uomo che gli portava la notizia: «Dunque, l’hai visto? E perché non l’hai steso al suolo tu, sul posto? Io t’avrei dato dieci sicli d’argento e una cintura». |
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11 Ioab rispose all’uomo che gli dava la notizia: «Come! tu lo hai visto? Perché non l’hai, sul posto, steso morto al suolo? Io non avrei rifiutato di darti dieci sicli d’argento e una cintura». |
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11 Allora Joab rispose all’uomo che lo aveva informato: «Ecco, tu l’hai visto? E perché non l’hai tu, sul posto steso morto al suolo? Io ti avrei dato dieci sicli d’argento e una cintura». |
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12 Ma quell’uomo disse a Ioab: «Quand’anche mi fossero messi in mano mille sicli d’argento, io non stenderei la mano sul figlio del re, perché con i nostri orecchi abbiamo udito l’ordine che il re ha dato a te, ad Abisài e a Ittài: “Proteggetemi il giovane Assalonne!”. |
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12 Ma quell’uomo disse a Ioab: «Anche se mi fossero messi in mano mille sicli d’argento, io non metterei le mani addosso al figlio del re; perché noi abbiamo udito l’ordine che il re ha dato a te, ad Abisai e a Ittai dicendo: “Badate che nessuno tocchi il g |
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12 Ma quell’uomo disse a Joab: «Anche se mi fossero messi in mano mille sicli d’argento, io non stenderei la mano contro il figlio del re, poiché noi abbiamo udito l’ordine che il re ha dato a te, ad Abishai e a Ittai, dicendo: “State attenti dal fare alcun |
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13 Ma se io avessi agito con perfidia di mia testa, poiché nulla rimane nascosto al re, tu avresti preso le distanze». |
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13 Se avessi perfidamente attentato alla sua vita, siccome nulla rimane nascosto al re, tu stesso saresti stato contro di me». |
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13 Avrei di fatto agito disonestamente contro la mia stessa vita, poiché nulla rimane nascosto al re; e tu stesso saresti sorto contro di me». |
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14 Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere così il tempo con te». Prese in mano tre dardi e li ficcò nel cuore di Assalonne, che era ancora vivo nel folto della quercia. |
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14 Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere il tempo con te in questo modo». Prese in mano tre giavellotti e li conficcò nel cuore di Absalom, che era ancora vivo in mezzo al terebinto. |
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14 Allora Joab disse: «Non voglio perdere tempo con te in questo modo». Così prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Absalom, che era ancora vivo nel folto della quercia. |
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15 Poi dieci giovani scudieri di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo finirono. |
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15 Poi dieci giovani scudieri di Ioab circondarono Absalom e con i loro colpi lo finirono. |
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15 Poi dieci giovani scudieri di Joab circondarono Absalom, lo colpirono ancora e lo finirono. |
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16 Allora Ioab suonò il corno e il popolo cessò di inseguire Israele, perché Ioab aveva trattenuto il popolo. |
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16 Allora Ioab fece sonare la tromba, e il popolo fece ritorno smettendo d’inseguire Israele, perché Ioab glielo impedì. |
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16 Allora Joab fece suonare la tromba e il popolo smise d’inseguire Israele, perché Joab trattenne il popolo. |
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17 Quindi presero Assalonne, lo gettarono in una grande buca nella foresta ed elevarono sopra di lui un grande mucchio di pietre. Tutto Israele era fuggito, ciascuno nella sua tenda. |
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17 Poi presero Absalom, lo gettarono in una grande fossa nella foresta e innalzarono sopra di lui un mucchio grandissimo di pietre; e tutto Israele fuggì, ciascuno nella sua tenda. |
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17 Poi presero Absalom, lo gettarono in una grande fossa nella foresta ed ammassarono sopra di lui un enorme mucchio di pietre; quindi tutto Israele fuggì, ciascuno alla sua tenda. |
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18 Ora Assalonne, mentre era in vita, si era eretta la stele che è nella valle del Re, perché diceva: «Io non ho un figlio per conservare il ricordo del mio nome». Chiamò quella stele con il suo nome e la si chiamò monumento di Assalonne fino ad oggi. |
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18 Absalom, mentre era in vita, si era eretto il monumento che è nella valle del re; perché diceva: «Io non ho un figlio che conservi il ricordo del mio nome»; perciò diede il suo nome a quel monumento, che anche oggi si chiama monumento di Absalom. |
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18 Or Absalom, mentre era in vita, si era eretto il monumento che è nella Valle del Re; perché diceva: «Io non ho un figlio che conservi il ricordo del mio nome». Così diede il suo nome a quel monumento, che anche oggi si chiama “monumento di Absalom”. |
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19 Achimàas, figlio di Sadoc, disse a Ioab: «Correrò a portare al re la bella notizia che il Signore lo ha liberato dai suoi nemici». |
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19 Aimaas, figlio di Sadoc, disse a Ioab: «Lasciami correre a portare al re la notizia che il SIGNORE gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici». |
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19 Ahimaats, figlio di Tsadok disse a Joab: «Lasciami andare di corsa a portare al re la notizia che l’Eterno gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici». |
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20 Ioab gli disse: «Tu non sarai oggi l’uomo della bella notizia, la darai un altro giorno; non darai oggi la bella notizia, perché il figlio del re è morto». |
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20 Ioab gli rispose: «Tu non porterai oggi buone notizie; le porterai un altro giorno; oggi non devi portare buone notizie, perché il figlio del re è morto». |
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20 Joab gli rispose: «Tu non porterai la notizia oggi; la porterai un altro giorno; non porterai la notizia oggi, perché il figlio del re è morto». |
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21 Poi Ioab disse all’Etiope: «Va’ e riferisci al re quello che hai visto». L’Etiope si prostrò a Ioab e corse via. |
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21 Poi Ioab disse all’Etiope: «Va’, e riferisci al re quello che hai visto». L’Etiope s’inchinò a Ioab e corse via. |
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21 Poi Joab disse all’Etiope: «Va’ e riferisci al re ciò che hai visto». L’Etiope s’inchinò a Joab e partì di corsa. |
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22 Achimàas, figlio di Sadoc, disse di nuovo a Ioab: «Comunque sia, voglio correre anch’io dietro all’Etiope». Ioab gli disse: «Ma perché correre, figlio mio? La bella notizia non ti porterà nulla di buono». |
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22 Aimaas, figlio di Sadoc, disse di nuovo a Ioab: «Qualunque cosa avvenga, ti prego, lasciami correre dietro all’Etiope!» Ioab gli disse: «Ma perché vuoi andargli dietro, figlio mio? La notizia non ti porterà nulla di buono». |
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22 Ahimaats, figlio di Tsadok, disse di nuovo a Joab: «Qualunque cosa accada ti prego, lasciami correre dietro all’Etiope!». Joab gli disse: «Ma perché vorresti correre, figlio mio? Tanto non avrai alcuna ricompensa per la notizia che porti». |
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23 E l’altro: «Comunque sia, voglio correre». Ioab gli disse: «Corri!». Allora Achimàas prese la corsa per la strada della valle e oltrepassò l’Etiope. |
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23 E l’altro: «Qualunque cosa avvenga, voglio andare». Allora Ioab gli disse: «Corri!» Allora Aimaas andò di corsa per la via della pianura e oltrepassò l’Etiope. |
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23 E l’altro: «Qualunque cosa avvenga, voglio correre». Joab gli disse: «Corri!». Allora Ahimaats prese a correre per la via della pianura e sorpassò l’Etiope. |
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24 Davide stava seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta sopra le mura, alzò gli occhi, guardò, ed ecco vide un uomo correre tutto solo. |
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24 Davide stava seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta dal lato del muro, alzò gli occhi, guardò e vide un uomo che correva tutto solo. |
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24 Or Davide era seduto fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta vicino alle mura; alzò gli occhi e guardò, ed ecco un uomo che correva tutto solo. |
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25 La sentinella gridò e l’annunciò al re. Il re disse: «Se è solo, ha in bocca una bella notizia». Quegli andava avvicinandosi sempre più. |
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25 La sentinella gridò e avvertì il re. Il re disse: «Se è solo, porta notizie». Quello si avvicinava sempre di più. |
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25 La sentinella gridò e avvertì il re. Il re disse: «Se è solo, porta notizie». E quello andava avvicinandosi sempre più. |
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26 La sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: «Ecco un altro uomo correre tutto solo!». E il re: «Anche questo ha una bella notizia». |
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26 Poi la sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: «C’è un altro uomo che corre tutto solo!» E il re: «Anche questo porta notizie». |
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26 Poi la sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano della porta: «Ecco un altro uomo che corre tutto solo!». Il re disse: «Anche questo porta notizie». |
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27 La sentinella disse: «Il modo di correre del primo mi pare quello di Achimàas, figlio di Sadoc». E il re disse: «È un uomo buono: viene certo per una lieta notizia!». |
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27 La sentinella disse: «Il modo di correre del primo mi pare quello di Aimaas, figlio di Sadoc!» Il re disse: «È un uomo onesto e viene a portare buone notizie». |
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27 La sentinella soggiunse: «Il modo di correre del primo mi sembra quello di Ahimaats, figlio di Tsadok!». Il re disse: «È un uomo dabbene e viene con buone notizie». |
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28 Achimàas gridò al re: «Pace!». Poi si prostrò al re con la faccia a terra e disse: «Benedetto sia il Signore, tuo Dio, che ha fermato gli uomini che avevano alzato le mani contro il re, mio signore!». |
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28 Aimaas gridò al re: «Pace!» Prostratosi davanti al re con la faccia a terra, disse: «Benedetto sia il SIGNORE, il tuo Dio che ha dato in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re, mio signore!» |
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28 Ahimaats gridò al re e disse: «Pace!». Poi si prostrò davanti al re con la faccia a terra e disse: «Benedetto sia l’Eterno, il tuo DIO, che ha dato in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re, mio signore!». |
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29 Il re disse: «Il giovane Assalonne sta bene?». Achimaàs rispose: «Quando Ioab mandava il servo del re e me tuo servo, io vidi un gran tumulto, ma non so che cosa fosse». |
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29 Il re disse: «Il giovane Absalom sta bene?» Aimaas rispose: «Quando Ioab mandava il servo del re e me, tuo servo, vidi una gran mischia, ma non so di che si trattasse». |
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29 Il re disse: «Sta bene il giovane Absalom?». Ahimaats rispose: «Quando Joab ha mandato il servo del re e me tuo servo ho visto un gran tumulto, ma non so di che si trattasse». |
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30 Il re gli disse: «Mettiti là, da parte». Quegli si mise da parte e aspettò. |
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30 Il re gli disse: «Mettiti là da parte». Egli si mise da parte e aspettò. |
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30 Il re gli disse: «Spostati e rimani qui». Ed egli si spostò e rimase là. |
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31 Ed ecco arrivare l’Etiope che disse: «Si rallegri per la notizia il re, mio signore! Il Signore ti ha liberato oggi da quanti erano insorti contro di te». |
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31 Poco dopo giunse l’Etiope, che disse: «Buone notizie per il re mio signore! Il SIGNORE ti ha reso oggi giustizia, liberandoti dalle mani di tutti quelli che erano insorti contro di te». |
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31 Proprio allora giunse l’Etiope, e l’Etiope disse: «Buone notizie, o re mio signore. L’Eterno oggi ti ha fatto giustizia, liberandoti dalle mani di tutti quelli che erano insorti contro di te». |
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32 Il re disse all’Etiope: «Il giovane Assalonne sta bene?». L’Etiope rispose: «Diventino come quel giovane i nemici del re, mio signore, e quanti insorgono contro di te per farti del male!». |
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32 Il re disse all’Etiope: «Il giovane Absalom sta bene?» L’Etiope rispose: «Possano i nemici del re mio signore, e tutti quelli che insorgono contro di te per farti del male, subire la sorte di quel giovane!» |
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32 Il re disse all’Etiope: «Sta bene il giovane Absalom?». L’Etiope rispose: «Possano i nemici del re mio signore e tutti quelli che insorgono contro di te per farti del male, essere come quel giovane!». |