Bibbia Comparata
![]() | Riferimento: At 27,34 | ![]() |
RIFERIMENTI | | NUOVA CEI | | NUOVA RIVEDUTA | | NUOVA DIODATI | |||
1 Quando fu deciso che ci imbarcassimo per l’Italia, consegnarono Paolo, insieme ad alcuni altri prigionieri, a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta. | 1 Quando fu deciso che noi salpassimo per l’Italia, Paolo con altri prigionieri furono consegnati a un centurione, di nome Giulio, della coorte Augusta. | 1 Quando fu deciso che noi salpassimo per l’Italia, Paolo e alcuni altri prigionieri furono consegnati a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta. | ||||
At 19,29 | 2 Salimmo su una nave della città di Adramitto, che stava per partire verso i porti della provincia d’Asia, e salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macèdone di Tessalònica. | 2 Saliti sopra una nave di Adramitto, che doveva toccare i porti della costa d’Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, un macedone di Tessalonica. | 2 Saliti su una nave di Adramitto, che doveva toccare i porti sulle coste dell’Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, un macedone di Tessalonica. | |||
3 Il giorno dopo facemmo scalo a Sidone, e Giulio, trattando Paolo con benevolenza, gli permise di recarsi dagli amici e di riceverne le cure. | 3 Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando benevolenza verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per ricevere le loro cure. | 3 Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando umanità verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per riceverne le cure. | ||||
4 Salpati di là, navigammo al riparo di Cipro a motivo dei venti contrari | 4 Poi, partiti di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari. | 4 Essendo poi partiti di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari. | ||||
5 e, attraversato il mare della Cilìcia e della Panfìlia, giungemmo a Mira di Licia. | 5 E, attraversato il mare di Cilicia e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. | 5 Attraversato il mare a ridosso della Cilicia e della Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. | ||||
6 Qui il centurione trovò una nave di Alessandria diretta in Italia e ci fece salire a bordo. | 6 Il centurione, trovata qui una nave alessandrina che faceva vela per l’Italia, ci fece salire su quella. | 6 Il centurione trovò qui una nave di Alessandria, che faceva vela per l’Italia e ci fece salire. | ||||
7 Navigammo lentamente parecchi giorni, giungendo a fatica all’altezza di Cnido. Poi, siccome il vento non ci permetteva di approdare, prendemmo a navigare al riparo di Creta, dalle parti di Salmone; | 7 Navigando per molti giorni lentamente, giungemmo a fatica, per l’impedimento del vento, di fronte a Cnido. Poi veleggiammo sotto Creta, al largo di Salmone; | 7 Navigando lentamente per molti giorni, giungemmo a stento di fronte a Cnido per l’impedimento del vento; poi prendemmo a navigare al riparo di Creta, al largo di Salmone. | ||||
8 la costeggiammo a fatica e giungemmo in una località chiamata Buoni Porti, vicino alla quale si trova la città di Lasèa. | 8 e, costeggiandola con difficoltà, giungemmo a un luogo detto Beiporti, vicino al quale era la città di Lasea. | 8 E, costeggiandola con grande difficoltà, giungemmo in un certo luogo chiamato Beiporti, vicino al quale era la città di Lasea. | ||||
Gn 1,4-16 Mt 8,23-27 | 9 Era trascorso molto tempo e la navigazione era ormai pericolosa, perché era già passata anche la festa dell’Espiazione; Paolo perciò raccomandava | 9 Intanto era trascorso molto tempo, e la navigazione si era fatta pericolosa, poiché anche il giorno del digiuno era passato. Paolo allora li ammonì dicendo: | 9 Ora, essendo già trascorso molto tempo ed essendo la navigazione divenuta pericolosa, poiché il digiuno era già passato, Paolo ammonì quelli della nave, | |||
10 loro: «Uomini, vedo che la navigazione sta per diventare pericolosa e molto dannosa, non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre vite». | 10 «Uomini, vedo che la navigazione si farà pericolosa con grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone». | 10 dicendo: «Uomini, io vedo che la navigazione si farà con pericolo e grave danno non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre persone». | ||||
11 Il centurione dava però ascolto al pilota e al capitano della nave più che alle parole di Paolo. | 11 Il centurione però aveva più fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo. | 11 Ma il centurione aveva maggior fiducia nel pilota e nel capitano della nave che nelle cose dette da Paolo. | ||||
12 Dato che quel porto non era adatto a trascorrervi l’inverno, i più presero la decisione di salpare di là, per giungere se possibile a svernare a Fenice, un porto di Creta esposto a libeccio e a maestrale. | 12 E, siccome quel porto non era adatto a svernare, la maggioranza fu del parere di partire di là per cercare di arrivare a Fenice, un porto di Creta esposto a sud-ovest e a nord-ovest, e di passarvi l’inverno. | 12 E poiché quel porto non era adatto per svernare, i più furono del parere di salpare di là per cercare di arrivare in qualche modo a Fenice, un porto di Creta, esposto al libeccio e al maestrale, e passarvi l’inverno. | ||||
13 Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, ritenendo di poter realizzare il progetto, levarono le ancore e si misero a costeggiare Creta da vicino. | 13 Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le àncore e si misero a costeggiare l’isola di Creta più da vicino. | 13 Quando si levò un leggero scirocco, pensando di poter attuare il loro intento, levarono le ancore e si misero a costeggiare Creta. | ||||
14 Ma non molto tempo dopo si scatenò dall’isola un vento di uragano, detto Euroaquilone. | 14 Ma poco dopo, si scatenò giù dall’isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone; | 14 Ma poco dopo, si scatenò sull’isola un vento impetuoso, chiamato euroclidone. | ||||
15 La nave fu travolta e non riusciva a resistere al vento: abbandonati in sua balìa, andavamo alla deriva. | 15 la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. | 15 Siccome la nave era portata via, non potendo reggere al vento, la lasciammo in sua balìa, e così eravamo portati alla deriva. | ||||
16 Mentre passavamo sotto un isolotto chiamato Cauda, a fatica mantenemmo il controllo della scialuppa. | 16 Passati rapidamente sotto un’isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo impadronirci della scialuppa. | 16 Passati velocemente sotto un’isoletta, chiamata Clauda, riuscimmo a stento a controllare la scialuppa. | ||||
17 La tirarono a bordo e adoperarono gli attrezzi per tenere insieme con funi lo scafo della nave. Quindi, nel timore di finire incagliati nella Sirte, calarono la zavorra e andavano così alla deriva. | 17 Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti, calarono l’àncora galleggiante, e si andava così alla deriva. | 17 E, dopo averla tirata a bordo, i marinai usarono tutti i mezzi per fasciare di sotto la nave con gomene e, temendo di finire incagliati nella Sirte, calarono le vele, lasciandosi così portare alla deriva. | ||||
18 Eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta e il giorno seguente cominciarono a gettare a mare il carico; | 18 Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. | 18 Ma, essendo violentemente sbattuti dalla tempesta, il giorno seguente incominciarono a gettare il carico. | ||||
19 il terzo giorno con le proprie mani buttarono via l’attrezzatura della nave. | 19 Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare l’attrezzatura della nave. | 19 Il terzo giorno, con le loro mani gettarono in mare l’attrezzatura della nave. | ||||
20 Da vari giorni non comparivano più né sole né stelle e continuava una tempesta violenta; ogni speranza di salvarci era ormai perduta. | 20 Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa. | 20 Poiché non apparivano né sole né stelle già da molti giorni, e infuriava su di noi una gran tempesta, si era ormai persa ogni speranza di salvezza. | ||||
At 27,33 | 21 Da molto tempo non si mangiava; Paolo allora, alzatosi in mezzo a loro, disse: «Uomini, avreste dovuto dar retta a me e non salpare da Creta; avremmo evitato questo pericolo e questo danno. | 21 Dopo che furono rimasti per lungo tempo senza mangiare, Paolo si alzò in mezzo a loro, e disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto e non partire da Creta, per evitare questo pericolo e questa perdita. | 21 E poiché erano rimasti senza cibo per molto tempo. Paolo si alzò in mezzo a loro e disse: «Uomini, se mi aveste dato ascolto e non foste partiti da Creta, avreste evitato questo pericolo e questa perdita. | |||
At 27,34 | 22 Ma ora vi invito a farvi coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite umane in mezzo a voi, ma solo della nave. | 22 Ora però vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. | 22 Ma ora vi esorto a non perdervi d’animo, perché non vi sarà perdita della vita di alcuno di voi, ma solo della nave. | |||
At 18,9 At 23,11 | 23 Mi si è presentato infatti questa notte un angelo di quel Dio al quale io appartengo e che servo, | 23 Poiché un angelo del Dio, al quale appartengo e che io servo, mi è apparso questa notte, | 23 Poiché mi è apparso questa notte un angelo di Dio, al quale appartengo e che io servo, | |||
At 10,3 Gn 1,9 | 24 e mi ha detto: “Non temere, Paolo; tu devi comparire davanti a Cesare, ed ecco, Dio ha voluto conservarti tutti i tuoi compagni di navigazione”. | 24 dicendo: “Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. | 24 dicendo: “Paolo, non temere, tu devi comparire davanti a Cesare; ed ecco. Dio ti ha dato tutti coloro che navigano con te”. | |||
25 Perciò, uomini, non perdetevi di coraggio; ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato detto. | 25 Perciò, uomini, state di buon animo, perché ho fede in Dio che avverrà come mi è stato detto. | 25 Perciò, o uomini, state di buon cuore, perché io ho fede in Dio che avverrà esattamente come mi è stato detto. | ||||
26 Dovremo però andare a finire su qualche isola». | 26 Dovremo però essere gettati sopra un’isola». | 26 Ma dovremo finire incagliati su un isola». | ||||
27 Come giunse la quattordicesima notte da quando andavamo alla deriva nell’Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l’impressione che una qualche terra si avvicinava. | 27 E la quattordicesima notte da che eravamo portati qua e là per l’Adriatico, verso la mezzanotte, i marinai sospettavano di essere vicini a terra; | 27 Quando era la quattordicesima notte che eravamo portati qua e là nel mare Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l’impressione di essere vicini a qualche terra. | ||||
28 Calato lo scandaglio, misurarono venti braccia; dopo un breve intervallo, scandagliando di nuovo, misurarono quindici braccia. | 28 e, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; poi, passati un po’ oltre e scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia. | 28 E, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia di profondità; poi, un poco più avanti calarono di nuovo lo scandaglio, e trovarono quindici braccia. | ||||
29 Nel timore di finire contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il giorno. | 29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono da poppa quattro àncore, aspettando con ansia che si facesse giorno. | 29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono dalla poppa quattro ancore, aspettando con ansia che si facesse giorno. | ||||
30 Ma, poiché i marinai cercavano di fuggire dalla nave e stavano calando la scialuppa in mare, col pretesto di gettare le ancore da prua, | 30 Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le àncore da prua, | 30 Ora, siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave e stavano calando la scialuppa in mare col pretesto di voler gettare le ancore da prua. | ||||
31 Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potrete mettervi in salvo». | 31 Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare». | 31 Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non restano sulla nave, voi non potete scampare». | ||||
32 Allora i soldati tagliarono le gómene della scialuppa e la lasciarono cadere in mare. | 32 Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa, e la lasciarono cadere. | 32 Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere. | ||||
At 27,21 | 33 Fino allo spuntare del giorno Paolo esortava tutti a prendere cibo dicendo: «Oggi è il quattordicesimo giorno che passate digiuni nell’attesa, senza mangiare nulla. | 33 Finché non si fece giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prendere nulla. | 33 Nell’attesa che si facesse giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando digiuni senza aver preso nulla. | |||
At 27,22.24 | 34 Vi invito perciò a prendere cibo: è necessario per la vostra salvezza. Neanche un capello del vostro capo andrà perduto». | 34 Perciò, vi esorto a prendere cibo, perché questo contribuirà alla vostra salvezza; e neppure un capello del vostro capo perirà». | 34 Vi esorto perciò a prendere cibo, poiché questo contribuirà alla vostra salvezza; poiché neppure un capello del nostro capo perirà». | |||
35 Detto questo, prese un pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare. | 35 Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare. | 35 Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti, poi lo ruppe e cominciò a mangiare. | ||||
36 Tutti si fecero coraggio e anch’essi presero cibo. | 36 E tutti, incoraggiati, presero anch’essi del cibo. | 36 Tutti allora, fattosi animo, presero anch’essi del cibo. | ||||
37 Sulla nave eravamo complessivamente duecentosettantasei persone. | 37 Sulla nave eravamo duecentosettantasei persone in tutto. | 37 Or sulla nave noi eravamo duecentosettantasei persone in tutto. | ||||
38 Quando si furono rifocillati, alleggerirono la nave gettando il frumento in mare. | 38 E, dopo essersi saziati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare. | 38 Dopo aver mangiato a sazietà, alleggerirono la nave gettando il frumento in mare. | ||||
39 Quando si fece giorno, non riuscivano a riconoscere la terra; notarono però un’insenatura con una spiaggia e decisero, se possibile, di spingervi la nave. | 39 Quando fu giorno, non riuscivamo a riconoscere il paese; ma scorsero un’insenatura con spiaggia, e decisero, se possibile, di spingervi la nave. | 39 Fattosi giorno, non riuscivano a riconoscere la terra, ma notarono una insenatura con la spiaggia e decisero di spingervi la nave, se potevano. | ||||
40 Levarono le ancore e le lasciarono andare in mare. Al tempo stesso allentarono le corde dei timoni, spiegarono la vela maestra e, spinti dal vento, si mossero verso la spiaggia. | 40 Staccate le àncore, le lasciarono andare in mare; sciolsero al tempo stesso i legami dei timoni e, alzata la vela maestra al vento, si diressero verso la spiaggia. | 40 Staccate le ancore, le lasciarono andare in mare, sciogliendo nello stesso tempo i legami dei timoni; poi, spiegata la vela maestra al vento, si diressero verso il lido. | ||||
41 Ma incapparono in una secca e la nave si incagliò: mentre la prua, arenata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava sotto la violenza delle onde. | 41 Ma essendo incappati in un luogo che aveva il mare dai due lati, vi fecero arenare la nave; e mentre la prua, incagliata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava per la violenza [delle onde]. | 41 Ma, essendo incappati in una secca che aveva il mare da ambo i lati, vi arenarono la nave che rimase con la prua incagliata e immobile, mentre la poppa si sfasciava per la violenza delle onde. | ||||
At 12,19 | 42 I soldati presero la decisione di uccidere i prigionieri, per evitare che qualcuno fuggisse a nuoto; | 42 Il parere dei soldati era di uccidere i prigionieri, perché nessuno fuggisse a nuoto. | 42 Or i soldati erano del parere di uccidere i prigionieri, perché nessuno fuggisse a nuoto. | |||
43 ma il centurione, volendo salvare Paolo, impedì loro di attuare questo proposito. Diede ordine che si gettassero per primi quelli che sapevano nuotare e raggiungessero terra; | 43 Ma il centurione, volendo salvar Paolo, li distolse da quel proposito, e ordinò che per primi si gettassero in mare quelli che sapevano nuotare, per giungere a terra, | 43 Ma il centurione, volendo salvare Paolo, li distolse da quel proposito e comandò a coloro che sapevano nuotare di gettarsi per primi in mare e di raggiungere la terra; | ||||
44 poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi in salvo a terra. | 44 e gli altri, chi sopra tavole, e chi su rottami della nave. E così avvenne che tutti giunsero salvi a terra. | 44 poi gli altri, chi su tavole, chi su rottami della nave; e così avvenne che tutti poterono mettersi in salvo a terra. |