Bibbia Comparata

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1 Io sono un narciso della pianura di Saron, un giglio delle valli. 1 Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli. 1 Io sono la rosa di Sharon, il giglio, delle valli.
2 Come un giglio fra i rovi, così l’amica mia tra le ragazze. 2 Quale un giglio tra le spine, tale è l’amica mia tra le fanciulle. 2 Come un giglio tra le spine, così è l’amica mia tra le fanciulle.
3 Come un melo tra gli alberi del bosco, così l’amato mio tra i giovani. Alla sua ombra desiderata mi siedo, è dolce il suo frutto al mio palato. 3 Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato. 3 Come un melo fra gli alberi del bosco, così è il mio diletto fra i giovani. Ho grandemente desiderato di stare alla sua ombra e là mi sono seduta, e il suo frutto era dolce al mio palato.
4 Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. 4 Egli mi ha condotta nella casa del convito, l’insegna che stende su di me è amore. 4 Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore.
5 Sostenetemi con focacce d’uva passa, rinfrancatemi con mele, perché io sono malata d’amore. 5 Fortificatemi con schiacciate d’uva passa, sostentatemi con mele, perché sono malata d’amore. 5 Sostenetemi con focacce d’uva, ristoratemi con pomi, perché io sono malata d’amore.
6 La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. 6 La sua sinistra sia sotto il mio capo, la sua destra mi abbracci! 6 La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia.
7 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l’amore, finché non lo desideri. 7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l’amore mio, finché lei non lo desideri! 7 Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l’amore mio, finché così le piace.
8 Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. 8 Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli. 8 Ecco la voce del mio diletto! Ecco, egli viene saltando sui monti, balzando sui colli.
9 L’amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. 9 L’amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro e guarda per la finestra, lancia occhiate attraverso le persiane. 9 Il mio diletto è simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, guarda dalle finestre, lancia occhiate attraverso l’inferriata.
10 Ora l’amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! 10 Il mio amico parla e mi dice: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, 10 Il mio diletto mi ha parlato e mi ha detto: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!
11 Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; 11 poiché, ecco, l’inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n’è andato; 11 Poiché, ecco, l’inverno è passato, la pioggia è cessata, se n’è andata.
12 i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. 12 i fiori spuntano sulla terra, il tempo del canto è giunto, e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna. 12 I fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e nel nostro paese si ode la voce della tortora.
13 Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! 13 Il fico ha messo i suoi frutti, le viti fiorite esalano il loro profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni». 13 Il fico mette fuori i suoi fichi acerbi, e le viti in fiore diffondono una soave fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni.
14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole». 14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello. 14 O mia colomba, che stai nelle fenditure delle rocce, nei nascondigli dei dirupi, fammi vedere il tuo viso, fammi udire la tua voce, perché la tua voce è piacevole, e il tuo viso è leggiadro».
15 Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che devastano le vigne: le nostre vigne sono in fiore. 15 Prendeteci le volpi, le volpicine che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore! 15 Prendete le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore.
16 Il mio amato è mio e io sono sua; egli pascola fra i gigli. 16 Il mio amico è mio, e io sono sua: di lui, che pastura il gregge fra i gigli. 16 Il mio diletto è mio, e io sono sua; egli pascola il gregge fra i gigli.
17 Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, amato mio, simile a gazzella o a cerbiatto, sopra i monti degli aromi. , 17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano, torna, amico mio, come la gazzella o il cerbiatto sui monti che ci separano! , 17 Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, ritorna, o mio diletto, e sii come una gazzella o un cerbiatto sui monti che ci separano. ,