RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Io sono un narciso della pianura di Saron, un giglio delle valli. |
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1 Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli. |
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1 Io sono la rosa di Sharon, il giglio, delle valli. |
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2 Come un giglio fra i rovi, così l’amica mia tra le ragazze. |
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2 Quale un giglio tra le spine, tale è l’amica mia tra le fanciulle. |
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2 Come un giglio tra le spine, così è l’amica mia tra le fanciulle. |
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3 Come un melo tra gli alberi del bosco, così l’amato mio tra i giovani. Alla sua ombra desiderata mi siedo, è dolce il suo frutto al mio palato. |
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3 Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato. |
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3 Come un melo fra gli alberi del bosco, così è il mio diletto fra i giovani. Ho grandemente desiderato di stare alla sua ombra e là mi sono seduta, e il suo frutto era dolce al mio palato. |
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4 Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. |
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4 Egli mi ha condotta nella casa del convito, l’insegna che stende su di me è amore. |
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4 Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore. |
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5 Sostenetemi con focacce d’uva passa, rinfrancatemi con mele, perché io sono malata d’amore. |
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5 Fortificatemi con schiacciate d’uva passa, sostentatemi con mele, perché sono malata d’amore. |
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5 Sostenetemi con focacce d’uva, ristoratemi con pomi, perché io sono malata d’amore. |
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6 La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. |
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6 La sua sinistra sia sotto il mio capo, la sua destra mi abbracci! |
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6 La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. |
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7 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l’amore, finché non lo desideri. |
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7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l’amore mio, finché lei non lo desideri! |
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7 Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l’amore mio, finché così le piace. |
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8 Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. |
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8 Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli. |
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8 Ecco la voce del mio diletto! Ecco, egli viene saltando sui monti, balzando sui colli. |
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9 L’amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. |
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9 L’amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro e guarda per la finestra, lancia occhiate attraverso le persiane. |
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9 Il mio diletto è simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, guarda dalle finestre, lancia occhiate attraverso l’inferriata. |
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10 Ora l’amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! |
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10 Il mio amico parla e mi dice: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, |
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10 Il mio diletto mi ha parlato e mi ha detto: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! |
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11 Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; |
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11 poiché, ecco, l’inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n’è andato; |
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11 Poiché, ecco, l’inverno è passato, la pioggia è cessata, se n’è andata. |
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12 i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. |
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12 i fiori spuntano sulla terra, il tempo del canto è giunto, e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna. |
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12 I fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e nel nostro paese si ode la voce della tortora. |
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13 Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! |
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13 Il fico ha messo i suoi frutti, le viti fiorite esalano il loro profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni». |
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13 Il fico mette fuori i suoi fichi acerbi, e le viti in fiore diffondono una soave fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni. |
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14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole». |
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14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello. |
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14 O mia colomba, che stai nelle fenditure delle rocce, nei nascondigli dei dirupi, fammi vedere il tuo viso, fammi udire la tua voce, perché la tua voce è piacevole, e il tuo viso è leggiadro». |
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15 Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che devastano le vigne: le nostre vigne sono in fiore. |
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15 Prendeteci le volpi, le volpicine che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore! |
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15 Prendete le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore. |
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16 Il mio amato è mio e io sono sua; egli pascola fra i gigli. |
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16 Il mio amico è mio, e io sono sua: di lui, che pastura il gregge fra i gigli. |
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16 Il mio diletto è mio, e io sono sua; egli pascola il gregge fra i gigli. |
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17 Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, amato mio, simile a gazzella o a cerbiatto, sopra i monti degli aromi. , |
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17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano, torna, amico mio, come la gazzella o il cerbiatto sui monti che ci separano! , |
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17 Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, ritorna, o mio diletto, e sii come una gazzella o un cerbiatto sui monti che ci separano. , |