RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Intona ora un lamento sui prìncipi d’Israele |
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1 «Pronunzia un lamento sui prìncipi d’Israele, e di’: |
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1 Tu innalza una lamentazione sui principi d’Israele e di’: |
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2 dicendo: Che cos’era tua madre? Una leonessa fra leoni. Accovacciata in mezzo ai leoni nutriva i suoi cuccioli. |
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2 “Che cos’era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli. |
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2 «Che cos’era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli. |
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3 Essa allevò uno dei cuccioli che divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. |
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3 Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello, imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. |
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3 Fece crescere uno dei suoi piccoli che divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda e divorò uomini. |
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4 Ma contro di lui le genti fecero lega, restò preso nella loro fossa e in catene fu condotto in Egitto. |
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4 Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d’Egitto. |
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4 Anche le nazioni sentirono parlare di lui; egli fu preso nella loro fossa e lo condussero incatenato nel paese d’Egitto. |
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5 Quando essa vide che era lunga l’attesa e delusa la sua speranza, prese un altro cucciolo e ne fece un leoncello. |
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5 Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. |
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5 Quando essa vide che l’attesa si protraeva e la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. |
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6 Divenuto leoncello, se ne andava e veniva fra i leoni, e imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. |
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6 Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. |
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6 Esso andava e veniva fra i leoni; divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda e divorò uomini. |
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7 Penetrò nei loro palazzi, devastò le loro città. Il paese e i suoi abitanti sbigottivano al rumore del suo ruggito. |
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7 Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti. |
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7 Venne a conoscere i loro luoghi desolati e devastò le loro città; il paese con tutto quello che conteneva fu desolato al rumore del suo ruggito. |
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8 Lo assalirono le genti, le contrade all’intorno; tesero un laccio contro di lui e restò preso nella loro fossa. |
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8 Ma da tutte le provincie circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa. |
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8 Ma contro di lui vennero le nazioni da tutte le regioni circostanti, tesero su di lui la loro rete e fu preso nella loro fossa. |
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9 Lo chiusero in una gabbia, lo condussero in catene al re di Babilonia e lo misero in una prigione, perché non se ne sentisse la voce sui monti d’Israele. |
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9 Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele. |
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9 Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele. |
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10 Tua madre era come una vite piantata vicino alle acque. Era rigogliosa e frondosa per l’abbondanza dell’acqua. |
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10 Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso le acque; era feconda, ricca di tralci, per l’abbondanza delle acque. |
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10 Tua madre era simile a una vite piantata vicino alle acque; era rigogliosa e aveva molti rami per l’acqua abbondante. |
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11 Ebbe rami robusti, buoni per scettri regali; il suo fusto si elevò in mezzo agli arbusti, mirabile per la sua altezza e per l’abbondanza dei suoi rami. |
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11 Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori; si elevava sublime tra il folto dei tralci; era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami. |
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11 Aveva rami robusti idonei per scettri reali, nella sua altezza sovrastava sul folto dei rami ed appariva nella sua elevatezza per la moltitudine dei suoi rami. |
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12 Ma essa fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento d’oriente seccò i suoi frutti e li fece cadere; il suo ramo robusto inaridì e il fuoco lo divorò. |
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12 Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati. |
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12 Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dell’est ne seccò il frutto; i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divorò. |
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13 Ora è trapiantata nel deserto, in una terra secca e riarsa; |
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13 Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato; |
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13 Ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato; |
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14 un fuoco uscì da un suo ramo, divorò tralci e frutti ed essa non ha più alcun ramo robusto, uno scettro per regnare». Questo è un lamento e come lamento viene usato. |
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14 un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato fronda e frutto, al punto che in essa non c’è più né ramo forte né scettro per governare”. Questo il lamento che rimarrà un lamento». |
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14 un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non c’è più alcun ramo robusto idoneo per scettri reali». Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione. |