RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: |
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1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: |
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1 La parola dell’Eterno mi fu rivolta, dicendo: |
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2 «Figlio dell’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella e |
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2 «Figlio d’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: “Quando io farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella, |
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2 «Figlio d’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Quando farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende un uomo dai suoi confini e lo pone come sentinella, |
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3 questi, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona il corno e dà l’allarme al popolo, |
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3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il popolo; |
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3 se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo, |
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4 se colui che sente chiaramente il suono del corno non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. |
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4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; |
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4 chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all’avvertimento, se la spada viene e lo porta via, il suo sangue sarà sul suo capo. |
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5 Aveva udito il suono del corno, ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovina; se vi avesse prestato attenzione, si sarebbe salvato. |
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5 egli ha udito il suono del corno, e non se n’è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. |
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5 Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha fatto caso all’avvertimento, il suo sangue sarà su di lui. Chi invece ha fatto caso all’avvertimento salverà la sua vita. |
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6 Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona il corno e il popolo non è avvertito e la spada giunge e porta via qualcuno, questi sarà portato via per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. |
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6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella”. |
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6 Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella. |
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7 O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. |
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7 Ora, figlio d’uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d’Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia. |
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7 Così, o figlio d’uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d’Israele; perciò ascolta la parola dalla mia bocca e avvertili da parte mia. |
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8 Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. |
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8 Quando avrò detto all’empio: “Empio, per certo tu morirai!” e tu non avrai parlato per avvertire l’empio che si allontani dalla sua via, quell’empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. |
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8 Quando dico all’empio: “Empio, tu morirai sicuramente”, e tu non parli per avvertire l’empio che si allontani dalla sua via, quell’empio morirà per la sua iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla tua mano. |
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9 Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. |
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9 Ma, se tu avverti l’empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. |
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9 Se però tu avverti l’empio che si allontani dalla sua via ed egli non si allontana dalla sua via, egli morirà per la sua iniquità, ma tu salverai la tua anima. |
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10 Tu, figlio dell’uomo, annuncia alla casa d’Israele: Voi dite: “I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?”. |
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10 Tu, figlio d’uomo, di’ alla casa d’Israele: “Voi dite così: ‘Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?'” |
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10 Ora tu, figlio d’uomo, di’ alla casa d’Israele: Voi dite così: “Se le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono sopra di noi e a motivo d’essi languiamo, come potremo vivere?”. |
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11 Di’ loro: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d’Israele? |
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11 Di’ loro: “Com’è vero che io vivo”, dice DIO, il Signore, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d’Israele?” |
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11 Di’ loro: Com’è vero che io vivo», dice il Signore, l’Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa d’Israel |
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12 Figlio dell’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità se si converte dalla sua malvagità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. |
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12 Tu, figlio d’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: “La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; l’empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà allontanato dalla sua empietà; nello stesso modo, il giusto non pot |
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12 Perciò tu, figlio d’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; così pure l’empietà dell’empio non lo farà cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere p |
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13 Se io dico al giusto: “Vivrai”, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette il male, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nel male che egli ha commesso. |
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13 Quando io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, se egli confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morirà per l’iniquità che avrà commessa. |
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13 Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, ma morirà per l’iniquità che ha commesso. |
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14 Se dico al malvagio: “Morirai”, ed egli si converte dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, |
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14 Quando avrò detto all’empio: “Per certo tu morirai”, se egli si allontana dal suo peccato e pratica ciò che è conforme al diritto e alla giustizia, |
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14 Quando invece dico all’empio: “Tu morirai sicuramente”, se si allontana dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, |
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15 rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; |
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15 se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rubato, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l’iniquità, per certo egli vivrà, non morirà; |
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15 se l’empio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l’iniquità, egli certamente vivrà, non morirà. |
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16 nessuno dei peccati commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. |
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16 tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò che è conforme al diritto e alla giustizia; per certo vivrà. |
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16 Nessuno dei peccati da lui commessi sarà più ricordato contro di lui; egli ha compiuto ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. |
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17 Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: “Non è retta la via del Signore”. È la loro via invece che non è retta! |
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17 Però i figli del tuo popolo dicono: “La via del Signore non è ben regolata”; ma è la via loro che non è ben regolata. |
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17 Ma i figli del tuo popolo dicono: “La via del Signore non è giusta”, mentre è la loro via che non è giusta. |
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18 Se il giusto si allontana dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. |
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18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, egli muore a motivo di questo; |
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18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, per questo egli morirà. |
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19 Se il malvagio si converte dalla sua malvagità e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. |
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19 e quando l’empio si allontana dalla sua empietà e cammina secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo, vive. |
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19 Quando invece l’empio si allontana dalla sua empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo egli vivrà. |
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20 Voi andate dicendo: “Non è retta la via del Signore”. Giudicherò ciascuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele». |
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20 Voi dite: “La via del Signore non è ben regolata!” Io vi giudicherò ciascuno secondo le vostre vie, o casa d’Israele!» |
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20 Tuttavia voi dite: “La via del Signore non è giusta”. Io giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d’Israele». |
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21 Nell’anno dodicesimo della nostra deportazione, nel decimo mese, il cinque del mese, arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: «La città è presa». |
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21 Il dodicesimo anno della nostra deportazione, il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne da me e mi disse: «La città è presa!» |
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21 Nel dodicesimo anno della nostra cattività, il decimo mese, il quinto giorno del mese, avvenne che arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme e mi disse: «La città è presa». |
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22 La sera prima dell’arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto. |
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22 La sera prima della venuta del fuggiasco, la mano del SIGNORE era stata sopra di me ed egli mi aveva aperto la bocca, prima che quello venisse da me la mattina; la bocca mi fu aperta e io non fui più muto. |
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22 La sera prima dell’arrivo del fuggiasco, la mano dell’Eterno si era posata su di me e mi aveva aperto la bocca così, quando quello giunse da me al mattino la mia bocca fu aperta e non fui più muto. |
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23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: |
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23 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: |
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23 La parola dell’Eterno mi fu quindi rivolta, dicendo: |
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24 «Figlio dell’uomo, gli abitanti di quelle rovine, nella terra d’Israele, vanno dicendo: “Abramo era uno solo ed ebbe in possesso la terra e noi siamo molti: a noi dunque è stata data in possesso la terra!”. |
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24 «Figlio d’uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d’Israele, dicono: “Abraamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; e noi siamo molti, il possesso del paese è dato a noi”. |
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24 «Figlio d’uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d’Israele dicono: “Abrahamo, era solo ed ebbe il possesso del paese, ma noi siamo molti e il possesso del paese è dato a noi”. |
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25 Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso la terra? |
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25 Perciò, di’ loro: “Così parla il Signore, DIO: Voi mangiate la carne con il sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, spargete il sangue, e dovreste possedere il paese? |
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25 Perciò di’ loro: Così dice il Signore, l’Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli versate il sangue e vorreste possedere il paese. |
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26 Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso la terra? |
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26 Voi v’appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno di voi contamina la moglie del prossimo, e dovreste possedere il paese?” |
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26 Vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno contamina la moglie del proprio vicino e vorreste possedere il paese. |
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27 Annuncerai loro: Così dice il Signore Dio: Com’è vero ch’io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna, e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste. |
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27 Di’ loro: “Così parla DIO, il Signore: Com’è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine cadranno per la spada; quelli che sono nei campi li darò in pasto alle bestie; e quelli che sono nelle fortezze e nelle caserme moriranno di peste! |
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27 Di’ loro così: Così dice il Signore, l’Eterno: Com’è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine periranno di spada, quelli che sono in aperta campagna li darò in pasto alle bestie e quelli che sono nelle fortezze e nelle caverne moriranno di p |
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28 Ridurrò la terra a una solitudine e a un deserto e cesserà l’orgoglio della sua forza. I monti d’Israele saranno devastati, non vi passerà più nessuno. |
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28 Io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l’orgoglio della sua forza finirà, e i monti d’Israele saranno così desolati, al punto che nessuno vi passerà più. |
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28 Ridurrò il paese a una desolazione e a un deserto, l’orgoglio della sua forza verrà meno e i monti d’Israele saranno così desolati che nessuno più vi passerà. |
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29 Sapranno che io sono il Signore quando farò della loro terra una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commesso. |
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29 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesse”. |
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29 Riconosceranno che io sono l’Eterno, quando avrò ridotto il paese a una desolazione e a un deserto per tutte le abominazioni che hanno commesso. |
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30 Figlio dell’uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l’un l’altro: “Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore”. |
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30 Quanto a te, figlio d’uomo, i figli del tuo popolo discorrono di te presso le mura e sulle porte delle case; parlano l’uno con l’altro e ognuno con il suo fratello, e dicono: “Venite, prego, ad ascoltare la parola che proviene dal SIGNORE!” |
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30 Quanto a te, figlio d’uomo, i figli del tuo popolo parlano di te presso le mura e sulle porte delle case, si parlano l’un l’altro, dicendo ognuno al proprio fratello: “Venite a sentire qual è la parola che viene dall’Eterno”. |
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31 In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. |
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31 Vengono da te come fa la folla; il mio popolo si siede davanti a te e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia. |
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31 Così vengono da te come fa la gente, si siedono davanti a te come il mio popolo e ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; con la loro bocca, infatti mostrano tanto amore, ma il loro cuore va dietro al loro ingiusto guadagno. |
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32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore: bella è la voce e piacevole l’accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. |
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32 Ecco, tu sei per loro come la canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa sonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; |
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32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene uno strumento; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. |
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33 Ma quando ciò avverrà, ed ecco avviene, sapranno che c’è un profeta in mezzo a loro». |
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33 ma quando la cosa avverrà, ed ecco che sta per avvenire, essi sapranno che in mezzo a loro c’è stato un profeta». |
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33 Ma quando la cosa avverrà (ed ecco sta per avvenire) riconosceranno che in mezzo a loro c’è stato un profeta». |