RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. |
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1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. |
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1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. |
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2 Prese a dire: |
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2 E cominciò a parlare così: |
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2 Così Giobbe prese la parola e disse: |
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3 «Perisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”. |
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3 «Perisca il giorno che io nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!” |
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3 «Perisca il giorno in cui nacqui e la notte che disse: È stato concepito un maschio!”. |
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4 Quel giorno divenga tenebra, non se ne curi Dio dall’alto, né brilli mai su di esso la luce. |
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4 Quel giorno si converta in tenebre, non se ne curi Dio dall’alto, né splenda su di esso la luce! |
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4 Quel giorno sia tenebre, non se ne curi Dio dall’alto, né splenda su di esso la luce! |
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5 Lo rivendichino la tenebra e l’ombra della morte, gli si stenda sopra una nube e lo renda spaventoso l’oscurarsi del giorno! |
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5 Se lo riprendano le tenebre e l’ombra di morte, resti su di esso una fitta nuvola, le eclissi lo riempiano di paura! |
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5 Se lo riprendano le tenebre e l’ombra di morte, si posi su di esso una nube, la tempesta del giorno lo spaventi! |
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6 Quella notte se la prenda il buio, non si aggiunga ai giorni dell’anno, non entri nel conto dei mesi. |
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6 Quella notte diventi preda di un buio cupo, non venga contata tra i giorni dell’anno, non entri nel novero dei mesi! |
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6 Quella notte se la prenda l’oscurità, non sia inclusa nei giorni dell’anno, non entri nel conto dei mesi! |
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7 Ecco, quella notte sia sterile, e non entri giubilo in essa. |
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7 Quella notte sia notte sterile e non vi si oda grido di gioia. |
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7 Sì, quella notte sia notte sterile, non penetri in essa alcun grido di gioia. |
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8 La maledicano quelli che imprecano il giorno, che sono pronti a evocare Leviatàn. |
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8 La maledicano quei che maledicono i giorni e sono esperti nell’evocare il drago. |
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8 La maledicano quelli che maledicono il giorno, quelli esperti nell’evocare Leviathan. |
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9 Si oscurino le stelle della sua alba, aspetti la luce e non venga né veda le palpebre dell’aurora, |
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9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce e la luce non venga, e non contempli le palpebre dell’alba, |
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9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce, ma non ne abbia alcuna e non veda lo spuntar del giorno, |
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10 poiché non mi chiuse il varco del grembo materno, e non nascose l’affanno agli occhi miei! |
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10 poiché non chiuse la porta del grembo che mi portava e non celò l’affanno agli occhi miei. |
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10 perché non chiuse la porta del grembo di mia madre e non celò il dolore ai miei occhi. |
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11 Perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo? |
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11 Perché non morii fin dal seno di mia madre? Perché non spirai appena uscito dal suo grembo? |
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11 Perché non sono morto nel grembo di mia madre? Perché non spirai appena uscito dal suo ventre? |
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12 Perché due ginocchia mi hanno accolto, e due mammelle mi allattarono? |
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12 Perché trovai delle ginocchia per ricevermi e delle mammelle da poppare? |
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12 Perché mai mi hanno accolto le ginocchia, e le mammelle per poppare? |
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13 Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei e troverei riposo |
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13 Ora giacerei tranquillo, dormirei, e avrei così riposo |
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13 Sì, ora giacerei tranquillo, dormirei e avrei riposo, |
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14 con i re e i governanti della terra, che ricostruiscono per sé le rovine, |
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14 con i re e con i consiglieri della terra che si costruirono mausolei, |
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14 insieme ai re e ai consiglieri della terra, che si sono costruiti rovine desolate, |
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15 e con i prìncipi, che posseggono oro e riempiono le case d’argento. |
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15 con i prìncipi che possedevano oro e che riempirono d’argento le loro case; |
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15 o insieme ai principi che possedevano oro o che riempirono d’argento i loro palazzi. |
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16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bambini che non hanno visto la luce. |
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16 oppure, come l’aborto nascosto, non esisterei, sarei come i feti che non videro la luce. |
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16 O perché non sono stato come un aborto nascosto, come bimbi che non hanno mai visto la luce? |
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17 Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo. |
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17 Là cessano gli empi di tormentare gli altri. Là riposano gli stanchi, |
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17 Laggiù i malvagi smettono di tormentare, laggiù riposano gli stanchi. |
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18 Anche i prigionieri hanno pace, non odono più la voce dell’aguzzino. |
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18 là i prigionieri hanno pace tutti insieme, senza udir voce d’aguzzino. |
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18 Laggiù i prigionieri stanno tranquilli insieme, senza più sentire la voce dell’aguzzino. |
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19 Il piccolo e il grande là sono uguali, e lo schiavo è libero dai suoi padroni. |
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19 Piccoli e grandi sono là insieme, lo schiavo è libero dal suo padrone. |
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19 Laggiù ci sono piccoli e grandi, e lo schiavo è libero dal suo padrone. |
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20 Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha amarezza nel cuore, |
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20 Perché dare la luce all’infelice e la vita a chi ha l’anima nell’amarezza? |
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20 Perché dar la luce all’infelice e la vita a chi ha l’anima nell’amarezza, |
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21 a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, |
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21 Essi aspettano la morte che non viene, la ricercano più che i tesori nascosti. |
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21 i quali aspettano la morte che non viene, e la ricercano più dei tesori nascosti; |
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22 che godono fino a esultare e gioiscono quando trovano una tomba, |
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22 Si rallegrerebbero fino a giubilarne, esulterebbero se trovassero una tomba. |
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22 si rallegrano grandemente ed esultano quando trovano la tomba? |
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23 a un uomo, la cui via è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte? |
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23 Perché dar vita a un uomo la cui via è oscura, e che Dio ha stretto in un cerchio? |
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23 Perché dar la luce a un uomo la cui via è nascosta, e che Dio ha rinchiuso da ogni parte? |
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24 Perché al posto del pane viene la mia sofferenza e si riversa come acqua il mio grido, |
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24 Io sospiro anche quando prendo il mio cibo, e i miei gemiti si spargono come acqua. |
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24 Invece che prender cibo io sospiro, e i miei gemiti sgorgano come acqua. |
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25 perché ciò che temevo mi è sopraggiunto, quello che mi spaventava è venuto su di me. |
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25 Non appena temo un male, esso mi colpisce; e quel che mi spaventa, mi piomba addosso. |
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25 Poiché quel che grandemente temo mi piomba addosso, e ciò che mi spaventa mi succede. |
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26 Non ho tranquillità, non ho requie, non ho riposo ed è venuto il tormento!». , |
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26 Non trovo riposo, né tranquillità, né pace, il tormento è continuo!» , |
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26 Non ho tranquillità, non ho quiete non ho riposo, ma mi assale l’agitazione». , |