RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Giobbe prese a dire: |
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1 Allora Giobbe rispose: |
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1 Allora Giobbe rispose e disse: |
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2 «Se ben si pesasse la mia angoscia e sulla stessa bilancia si ponesse la mia sventura, |
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2 «Ah, se il mio travaglio si pesasse, se le mie calamità si mettessero tutte insieme sulla bilancia! |
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2 «Ah, se il mio dolore fosse interamente pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia, |
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3 certo sarebbe più pesante della sabbia del mare! Per questo le mie parole sono così avventate, |
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3 Sarebbero trovati più pesanti della sabbia del mare. Ecco perché le mie parole sono temerarie. |
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3 sarebbe certamente più pesante della sabbia del mare! Per questo le mie parole sono state sconsiderate. |
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4 perché le saette dell’Onnipotente mi stanno infitte, sicché il mio spirito ne beve il veleno e i terrori di Dio mi si schierano contro! |
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4 Infatti le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne succhia il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro di me. |
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4 Poiché le frecce dell’Onnipotente sono dentro di me, il mio spirito ne beve il veleno; i terrori di Dio sono schierati contro di me. |
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5 Raglia forse l’asino selvatico con l’erba davanti o muggisce il bue sopra il suo foraggio? |
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5 L’asino selvatico raglia forse quando ha l’erba davanti? Muggisce forse il bue davanti alla pastura? |
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5 L’asino selvatico raglia forse di fronte all’erba, o muggisce il bue davanti al suo foraggio? |
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6 Si mangia forse un cibo insipido, senza sale? O che gusto c’è nel succo di malva? |
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6 Si può forse mangiar ciò che è insipido, senza sale? C’è qualche gusto in un chiaro d’uovo? |
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6 Si mangia forse un cibo insipido senza sale?, o c’è qualche gusto nel chiaro d’uovo? |
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7 Ciò che io ricusavo di toccare ora è il mio cibo nauseante! |
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7 Mi rifiuto di toccare una simile cosa, essa è per me come un cibo ripugnante. |
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7 La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse sono per me come un cibo ripugnante. |
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8 Oh, mi accadesse quello che invoco e Dio mi concedesse quello che spero! |
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8 Oh, mi avvenisse pure quel che chiedo, e mi desse Dio quel che spero! |
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8 Oh, potessi avere ciò che chiedo, e Dio mi concedesse ciò che spero! |
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9 Volesse Dio schiacciarmi, stendere la mano e sopprimermi! |
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9 Volesse pure Dio schiacciarmi, stendere la mano e tagliare il filo dei miei giorni! |
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9 Volesse Dio schiacciarmi, stendere la sua mano e distruggermi! |
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10 Questo sarebbe il mio conforto, e io gioirei, pur nell’angoscia senza pietà, perché non ho rinnegato i decreti del Santo. |
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10 Sarebbe questo un conforto per me, esulterei nei dolori che egli non mi risparmia; poiché non ho rinnegato le parole del Santo. |
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10 Ho tuttavia questa consolazione ed esulto nei dolori che non mi risparmiano, perché non ho nascosto le parole del Santo. |
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11 Qual è la mia forza, perché io possa aspettare, o qual è la mia fine, perché io debba pazientare? |
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11 Che è mai la mia forza perché io speri ancora? Che fine mi aspetta perché io sia paziente? |
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11 Qual è la mia forza, perché possa ancora sperare, e qual è la mia fine perché debba prolungare la mia vita? |
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12 La mia forza è forse quella dei macigni? E la mia carne è forse di bronzo? |
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12 La mia forza è come la forza delle pietre? E la mia carne è forse di bronzo? |
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12 La mia forza è forse quella delle pietre, o la mia carne di bronzo? |
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13 Nulla c’è in me che mi sia di aiuto? Ogni successo mi è precluso? |
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13 Non c’è forza in me, la saggezza è stata allontanata da me. |
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13 Non è il mio aiuto dentro di me, e la sapienza allontanata da me? |
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14 A chi è sfinito dal dolore è dovuto l’affetto degli amici, anche se ha abbandonato il timore di Dio. |
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14 «Pietà deve l’amico a colui che soccombe, se anche abbandonasse il timor dell’Onnipotente. |
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14 A colui che è afflitto, l’amico dovrebbe mostrare clemenza, anche se egli dovesse abbandonare il timore dell’Onnipotente. |
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15 I miei fratelli sono incostanti come un torrente, come l’alveo dei torrenti che scompaiono: |
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15 Ma i fratelli miei si sono mostrati infidi come un torrente, come l’acqua di torrenti che passa. |
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15 Ma i miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, come l’acqua dei torrenti che svaniscono. |
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16 sono torbidi per il disgelo, si gonfiano allo sciogliersi della neve, |
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16 Il ghiaccio li rende torbidi, e la neve vi si scioglie; |
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16 S’intorbidiscono a motivo del ghiaccio, e in essi la neve si nasconde, |
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17 ma al tempo della siccità svaniscono e all’arsura scompaiono dai loro letti. |
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17 ma passato il tempo delle piene, svaniscono; quando sentono il caldo, scompaiono dal loro luogo. |
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17 ma nella stagione calda svaniscono con il calore estivo scompaiono dal loro posto. |
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18 Le carovane deviano dalle loro piste, avanzano nel deserto e vi si perdono; |
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18 Le carovane che si dirigono là, mutano strada, s’inoltrano nel deserto, e vi periscono. |
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18 Il percorso del loro cammino devia si inoltrano nel deserto e si dissolvono. |
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19 le carovane di Tema li cercano con lo sguardo, i viandanti di Saba sperano in essi: |
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19 Le carovane di Tema li cercavano con lo sguardo, i viandanti di Seba vi contavano su, |
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19 Le carovane di Tema li cercano attentamente, i viandanti di Sceba sperano in essi, |
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20 ma rimangono delusi d’aver sperato, giunti fin là, ne restano confusi. |
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20 ma furono delusi nella loro fiducia; giunti sul luogo, rimasero confusi. |
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20 ma rimangono delusi nonostante la loro aspettativa; quando vi giungono rimangono confusi. |
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21 Così ora voi non valete niente: vedete una cosa che fa paura e vi spaventate. |
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21 Tali siete divenuti voi per me; vedete uno che fa orrore, e vi prende la paura. |
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21 Ora per me voi siete lo stesso, vedete il mio sgomento e avete paura. |
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22 Vi ho detto forse: “Datemi qualcosa”, o “Con i vostri beni pagate il mio riscatto”, |
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22 Vi ho forse detto: “Datemi qualcosa”; oppure: “Con i vostri beni fate un dono a mio favore”; |
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22 Vi ho forse detto: “Datemi qualcosa”, o “fatemi un regalo preso dai vostri beni”, |
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23 o “Liberatemi dalle mani di un nemico”, o “Salvatemi dalle mani dei violenti”? |
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23 oppure: “Liberatemi dalla stretta del nemico”; oppure: “Scampatemi dalla mano dei prepotenti”? |
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23 o “liberatemi dalle mani del nemico”, o “riscattatemi dalle mani dei violenti”? |
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24 Istruitemi e allora io tacerò, fatemi capire in che cosa ho sbagliato. |
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24 Ammaestratemi, e starò in silenzio; fatemi capire in che cosa ho errato. |
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24 Istruitemi, starò in silenzio; fatemi capire in che cosa ho sbagliato. |
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25 Che hanno di offensivo le mie sincere parole e che cosa dimostrano le vostre accuse? |
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25 Quanto sono efficaci le parole rette! Ma la vostra riprensione che vale? |
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25 Quanto sono efficaci le parole rette! Ma che cosa provano i vostri argomenti? |
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26 Voi pretendete di confutare le mie ragioni, e buttate al vento i detti di un disperato. |
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26 Volete dunque biasimare delle parole? Ma le parole di un disperato se le porta il vento! |
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26 Intendete forse censurare le mie parole e i discorsi di un disperato, che sono come il vento? |
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27 Persino su un orfano gettereste la sorte e fareste affari a spese di un vostro amico. |
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27 Voi sareste capaci di tirare a sorte l’orfano, e di vendere il vostro amico! |
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27 Voi gettereste la sorte anche su un orfano e scavereste una fossa per il vostro amico. |
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28 Ma ora degnatevi di volgervi verso di me: davanti a voi non mentirò. |
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28 Ebbene, guardatemi pure e vedete se io vi mento spudoratamente. |
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28 Ma ora degnatevi di guardarmi, perché non mentirò davanti a voi. |
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29 Su, ricredetevi: non siate ingiusti! Ricredetevi: io sono nel giusto! |
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29 Ripensateci, non commettete errori! Ripensateci, la mia giustizia è ancora presente. |
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29 Ricredetevi, vi prego, non si faccia ingiustizia! Sì ricredetevi, perché c’è di mezzo la mia giustizia. |
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30 C’è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non sa distinguere il male? , |
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30 C’è qualche errore sulla mia lingua? Il mio palato non distingue più quel che è male? , |
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30 C’è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non distingue più le sventure?». , |