RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Allora non c’era un re in Israele e in quel tempo la tribù dei Daniti cercava un territorio per stabilirvisi, perché fino a quei giorni non le era toccata nessuna eredità fra le tribù d’Israele. |
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1 In quel tempo, non vi era re in Israele; e in quel medesimo tempo, la tribù dei Daniti cercava un suo territorio per stabilirvisi, perché, fino a quei giorni, non le era toccata alcuna eredità fra le tribù d’Israele. |
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1 In quel tempo non c’era re in Israele; in quello stesso tempo la tribù dei Daniti cercava per sé un territorio per stabilirsi, perché fino a quei giorni non le era stata assegnata alcuna eredità fra le tribù d’Israele. |
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2 I figli di Dan mandarono dunque da Sorea e da Estaòl cinque uomini della loro tribù, uomini di valore, per visitare ed esplorare il territorio; dissero loro: «Andate ad esplorare il territorio!». Quelli giunsero sulle montagne di Èfraim fino alla casa di Mica e passarono la notte in quel luogo. |
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2 I figli di Dan mandarono dunque da Sorea e da Estaol cinque uomini della loro tribù, scelti fra loro tutti, uomini valorosi, per esplorare ed esaminare il paese; e dissero loro: «Andate a esaminare il paese!» Quelli giunsero nella regione montuosa di Efr |
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2 I figli di Dan mandarono dunque da Tsorah e da Eshtaol cinque uomini valorosi, che rappresentavano l’intera loro tribù per perlustrare il paese ed esplorarlo; e dissero loro: «Andate ad esplorare il paese!». Così essi giunsero nella regione montuosa di E |
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3 Mentre erano presso la casa di Mica, riconobbero la voce del giovane levita; avvicinatisi, gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che cosa fai in questo luogo? Che hai tu qui?». |
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3 Quando furono in prossimità della casa di Mica, riconobbero la voce del giovane levita; e, avvicinatisi, gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che fai in questo luogo? Perché sei qui?» |
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3 Mentre erano presso la casa di Mikah, riconobbero la voce del giovane Levita; essi allora entrarono in casa e gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che fai in questo luogo? Che hai tu qui?». |
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4 Rispose loro: «Mica mi ha fatto così e così, mi dà un salario e io sono divenuto suo sacerdote». |
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4 Egli disse loro quello che Mica aveva fatto per lui e aggiunse: «Mi stipendia e io gli servo da sacerdote». |
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4 Egli rispose loro: «Mikah mi ha fatto questo e questo; mi ha assunto a servizio e io gli faccio da sacerdote». |
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5 Gli dissero: «Consulta Dio, perché possiamo sapere se il viaggio che abbiamo intrapreso avrà buon esito». |
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5 Quelli gli dissero: «Consulta Dio, affinché sappiamo se il viaggio che abbiamo intrapreso avrà successo». |
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5 Allora essi gli dissero: «Deh, consulta DIO, affinché sappiamo se il viaggio che abbiamo intrapreso sarà prospero». |
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6 Il sacerdote rispose loro: «Andate in pace, il viaggio che fate è sotto lo sguardo del Signore». |
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6 Il sacerdote rispose loro: «Andate in pace; il viaggio che fate è sotto lo sguardo del SIGNORE». |
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6 Il sacerdote rispose loro: «Andate in pace; il viaggio che fate è sotto lo sguardo dell’Eterno». |
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7 I cinque uomini continuarono il viaggio e arrivarono a Lais e videro che il popolo, che vi abitava, viveva in sicurezza, secondo i costumi di quelli di Sidone, tranquillo e fiducioso; non c’era nella regione chi, usurpando il potere, facesse qualcosa di offensivo; erano lontani da quelli di Sidone e non avevano relazione con nessuno. |
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7 I cinque uomini dunque partirono, giunsero a Lais e videro che il popolo, che vi abitava, viveva al sicuro, come gli abitanti di Sidone, tranquillo e fiducioso, poiché nel paese non c’era nessuno in autorità che potesse fare loro il minimo torto; inoltre |
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7 Così i cinque uomini partirono e giunsero a Laish, e videro che il popolo che vi abitava viveva al sicuro, secondo le usanze di quei di Sidone, tranquillo e sicuro, perché non c’era nessuno nel paese che imponesse alcuna restrizione e che li potesse ripr |
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8 Poi tornarono dai loro fratelli a Sorea e a Estaòl, e i fratelli chiesero loro: «Che notizie portate?». |
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8 Poi tornarono dai loro fratelli a Sorea e a Estaol; i fratelli chiesero loro: «Che dite?» |
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8 Poi tornarono ai loro fratelli a Tsorah e a Eshtaol; e i fratelli chiesero loro: «Che dite?». |
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9 Quelli risposero: «Alziamoci e andiamo contro quella gente, poiché abbiamo visto il territorio ed è ottimo. E voi rimanete inattivi? Non indugiate a partire per andare a prendere in possesso il territorio. |
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9 Quelli risposero: «Su, saliamo contro quella gente; poiché abbiamo visto il paese, ed ecco, è eccellente. E voi ve ne state là senza dir nulla? Non siate pigri a muovervi per andare a prendere possesso del paese! |
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9 Essi risposero: «Leviamoci e saliamo contro quella gente, perché abbiamo visto il paese, ed è veramente eccellente. Perché ve ne rimanete inattivi? Non indugiate a muovervi per andare ad occupare il paese! |
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10 Quando arriverete là, troverete un popolo che non sospetta di nulla. La terra è vasta e Dio ve l’ha consegnata nelle mani; è un luogo dove non manca nulla di ciò che è sulla terra». |
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10 Quando arriverete là, troverete un popolo che se ne sta sicuro. Il paese è vasto e Dio ve lo ha messo in mano: è un luogo dove non manca nulla di ciò che è sulla terra». |
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10 Quando arriverete troverete un popolo sicuro e un paese vasto, perché DIO ve lo ha dato nelle mani: è un luogo dove non manca nulla di ciò che è sulla terra». |
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11 Allora seicento uomini della tribù dei Daniti partirono da Sorea e da Estaòl, ben armati. |
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11 Così seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Sorea e da Estaol, armati per la guerra. |
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11 Allora seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Tsorah e da Eshtaol, ben armati per la guerra. |
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12 Andarono e si accamparono a Kiriat-Iearìm, in Giuda; perciò il luogo, che è a occidente di Kiriat-Iearìm, fu chiamato e si chiama fino ad oggi Accampamento di Dan. |
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12 Salirono e si accamparono a Chiriat-Iearim, in Giuda; perciò quel luogo, che è a ovest di Chiriat-Iearim, fu chiamato e si chiama anche oggi Macanè-Dan. |
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12 Salirono e si accamparono a Kirjath-Jearim, in Giuda; (perciò quel luogo che è dietro a Kirjath-Jearim, è chiamato fino al giorno d’oggi il campo di Dan). |
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13 Di là passarono sulle montagne di Èfraim e giunsero alla casa di Mica. |
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13 Di là passarono nella regione montuosa di Efraim e giunsero alla casa di Mica. |
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13 Di là passarono nella regione montuosa di Efraim e giunsero alla casa di Mikah. |
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14 I cinque uomini che erano andati a esplorare la terra di Lais dissero ai loro fratelli: «Sapete che in queste case ci sono un efod, i terafìm e una statua di metallo fuso? Sappiate ora quello che dovete fare». |
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14 Allora i cinque uomini che erano andati a esplorare il paese di Lais dissero ai loro fratelli: «Sapete voi che in questa casa c’è un efod, ci sono degli idoli domestici, un’immagine scolpita, di metallo fuso? Considerate ora quello che dovete fare». |
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14 Allora i cinque uomini che erano andati ad esplorare il paese di Laish, presero a dire ai loro fratelli: «Sapete voi che in queste case c’è un efod, una casa di idoli, un’immagine scolpita e un’immagine di metallo fuso? Perciò ora considerate ciò che dov |
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15 Quelli si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane levita, cioè alla casa di Mica, e lo salutarono. |
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15 Essi si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane levita, alla casa di Mica, e gli chiesero come stava. |
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15 Così essi si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane Levita, alla casa di Mikah, e lo salutarono. |
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16 Mentre i seicento uomini, muniti delle loro armi, stavano davanti alla porta, |
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16 I seicento uomini dei figli di Dan, armati per la guerra, si misero davanti alla porta. |
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16 Mentre i seicento uomini dei figli di Dan, ben armati per la guerra, rimanevano davanti alla porta, |
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17 i cinque uomini che erano andati a esplorare il territorio, vennero, entrarono in casa, presero la statua di metallo fuso, l’efod e i terafìm. Intanto il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini armati. |
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17 Ma i cinque uomini che erano andati a esplorare il paese salirono, entrarono in casa, presero l’immagine scolpita, l’efod, gl’idoli domestici e l’immagine di metallo fuso, mentre il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini armati. |
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17 i cinque uomini che erano andati ad esplorare il paese salirono, entrarono in casa, presero l’immagine scolpita, l’efod, la casa di idoli e l’immagine di metallo fuso. Or il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini ben armati per la guerr |
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18 Quando, entrati in casa di Mica, ebbero preso la statua di metallo fuso, l’efod e i terafìm, il sacerdote disse loro: «Che cosa fate?». |
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18 Quando furono entrati in casa di Mica ed ebbero preso l’immagine scolpita, l’efod, gli idoli domestici e l’immagine di metallo fuso, il sacerdote disse loro: «Che fate?» |
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18 Quando questi entrarono in casa di Mikah e presero l’immagine scolpita, l’efod, la casa di idoli e l’immagine di metallo fuso, il sacerdote disse loro: «Che fate?». |
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19 Quelli gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi e sarai per noi padre e sacerdote. Che cosa è meglio per te: essere sacerdote della casa di un uomo solo oppure essere sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?». |
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19 Essi gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi e ci farai da padre e da sacerdote. Che è meglio per te, essere sacerdote in casa di un uomo solo, oppure essere sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?» |
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19 Quelli gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi, e sarai per noi un padre e un sacerdote. Che cosa è meglio per te, essere sacerdote della casa di un uomo solo o essere sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?». |
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20 Il sacerdote gioì in cuor suo; prese l’efod, i terafìm e la statua e si unì a quella gente. |
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20 Il sacerdote si rallegrò nel suo cuore; prese l’efod, gl’idoli domestici e l’immagine scolpita e si unì a quella gente. |
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20 Così il sacerdote si rallegrò in cuor suo; prese l’efod, la casa di idoli e l’immagine scolpita e si unì a quella gente. |
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21 Allora si rimisero in cammino, mettendo innanzi a loro i bambini, il bestiame e le masserizie. |
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21 Così si rimisero in cammino, mettendo davanti a loro i bambini, il bestiame e i bagagli. |
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21 Allora si rimisero in cammino, mettendo davanti a loro i bambini, il bestiame e le masserizie. |
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22 Essi erano già lontani dalla casa di Mica, quando i suoi vicini si misero in armi e raggiunsero i Daniti. |
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22 Quando erano già lontani dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica si radunò e inseguì i figli di Dan. |
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22 Quando erano già lontani dalla casa di Mikah, gli uomini che abitavano nelle case vicine a quella di Mikah si radunarono e inseguirono i figli di Dan. |
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23 Allora gridarono ai Daniti. Questi si voltarono e dissero a Mica: «Perché ti sei messo in armi?». |
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23 Siccome gridava dietro ai figli di Dan, questi, voltatisi indietro, dissero a Mica: «Che cos’hai? Perché hai radunato questa gente?» |
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23 Gridarono quindi ai figli di Dan. Questi si voltarono e dissero a Mikah: «Che cosa hai, che hai radunata codesta gente?». |
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24 Egli rispose: «Avete portato via gli dèi che mi ero fatto e il sacerdote, e ve ne siete andati. Ora che cosa mi resta? Come potete dunque dirmi: “Che cos’hai?”». |
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24 Egli rispose: «Avete portato via gli dèi che mi ero fatti e il mio sacerdote e ve ne siete andati. Che cosa mi rimane? Come potete dunque dirmi: “Che hai?”» |
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24 Egli rispose: «Avete portato via gli dèi che mi ero fatto e il sacerdote, e ve ne siete andati. Or che mi resta? Come potete dunque dirmi: “Che cosa hai?”». |
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25 I Daniti gli dissero: «Non si senta la tua voce dietro a noi, perché uomini irritati potrebbero scagliarsi su di voi e tu ci perderesti la vita e la vita di quelli della tua casa!». |
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25 I figli di Dan gli dissero: «Non alzare la voce verso di noi, perché alcuni potrebbero irritarsi e scagliarsi su di voi e tu ci perderesti la vita tua e quella della tua famiglia!» |
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25 I figli di Dan gli dissero: «Fa’ che la tua voce non si senta più dietro a noi, perché degli uomini irritati potrebbero scagliarsi su di voi, e tu perderesti la tua vita e quella della tua famiglia!». |
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26 I Daniti continuarono il viaggio; Mica, vedendo che erano più forti di lui, si voltò indietro e tornò a casa. |
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26 I figli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mica, vedendo che essi erano più forti di lui, se ne tornò a casa sua. |
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26 I figli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mikah, vedendo che essi erano più forti di lui, si voltò e fece ritorno a casa sua. |
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27 Quelli dunque, presi con sé gli oggetti che Mica aveva fatto e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, a un popolo che se ne stava tranquillo e fiducioso; lo passarono a fil di spada e diedero la città alle fiamme. |
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27 Essi, dopo aver preso le cose che Mica aveva fatte e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, da un popolo che se ne stava tranquillo e senza timori; lo passarono a fil di spada e diedero la città alle fiamme. |
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27 Così essi, dopo aver preso le cose che Mikah aveva fatto e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Laish, a un popolo che se ne stava tranquillo e al sicuro; lo passarono a fil di spada e diedero la città alle fiamme. |
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28 Nessuno le prestò aiuto, perché era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Bet-Recob. Poi i Daniti ricostruirono la città e l’abitarono. |
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28 Non ci fu nessuno che la liberasse, perché era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Bet-Reob. |
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28 Non ci fu alcuno che la liberasse, perché era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Beth-Rehob. Poi i Daniti ricostruirono la città e l’abitarono, |
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29 La chiamarono Dan dal nome di Dan, loro padre, che era nato da Israele; ma prima la città si chiamava Lais. |
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29 Poi i Daniti ricostruirono la città, e l’abitarono. Le posero nome Dan, dal nome di Dan, loro padre, che era stato uno dei figli d’Israele; ma prima, il nome della città era Lais. |
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29 e la chiamarono Dan, dal nome di Dan loro padre, che fu figlio d’Israele; ma prima la città si chiamava Laish. |
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30 E i Daniti eressero per loro uso la statua; Giònata, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei Daniti, finché gli abitanti della regione furono deportati. |
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30 Poi i figli di Dan rizzarono per sé l’immagine scolpita; e Gionatan, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei Daniti fino al giorno in cui gli abitanti del paese furono deportati. |
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30 Poi i figli di Dan eressero per sé l’immagine scolpita; e Gionathan, figlio di Ghershom, figlio di Manasse, e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei Daniti fino al giorno della cattività degli abitanti del paese. |
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31 Essi misero in onore per proprio uso la statua, che Mica aveva fatto, finché la casa di Dio rimase a Silo. |
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31 Così collocarono per sé l’immagine scolpita, che Mica aveva fatta, per tutto il tempo che la casa di Dio rimase a Silo. |
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31 Così eressero per sé l’immagine scolpita che Mikah aveva fatto, durante tutto il tempo che la casa di DIO rimase a Sciloh. |