Bibbia Comparata

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1 Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: «Giacobbe si è preso tutto quello che aveva nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fatto questa grande fortuna». 1 Giacobbe sentì che i figli di Labano dicevano: «Giacobbe ha preso tutto quello che era di nostro padre e, con quello che era di nostro padre, si è fatto tutta questa ricchezza». 1 Or Giacobbe udì le parole dei figli di Labano, che dicevano: «Giacobbe si è preso tutto ciò che era di nostro padre; e con quello che era di nostro padre si è fatto tutta questa ricchezza».
2 Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e si accorse che verso di lui non era più come prima. 2 Giacobbe osservò pure il volto di Labano e vide che non era più, verso di lui, quello di prima. 2 Giacobbe notò pure il volto di Labano; ed ecco, verso di lui non era più quello di prima.
Gen 26,3
Gen 28,15
3 Il Signore disse a Giacobbe: «Torna alla terra dei tuoi padri, nella tua famiglia e io sarò con te». 3 Il SIGNORE disse a Giacobbe: «Torna al paese dei tuoi padri, dai tuoi parenti, e io sarò con te». 3 Poi l’Eterno disse a Giacobbe: «Torna al paese dei tuoi padri e al tuo parentado, e io sarò con te».
4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge, 4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lea perché venissero ai campi, presso il suo gregge, 4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lea, perché venissero nei campi, presso il suo gregge,
5 e disse loro: «Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; ma il Dio di mio padre è stato con me. 5 e disse loro: «Io vedo che il volto di vostro padre non è più, verso di me, quello di prima; ma il Dio di mio padre è stato con me. 5 e disse loro: «Io vedo che il volto di vostro padre verso di me non è più quello di prima; ma il DIO di mio padre è stato con me.
6 Sapete voi stesse che ho servito vostro padre con tutte le mie forze, 6 Voi sapete che io ho servito vostro padre con tutte le mie forze, 6 E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutta la mia forza,
7 mentre vostro padre si è beffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. 7 mentre vostro padre mi ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. 7 mentre vostro padre mi ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma DIO non gli ha permesso di farmi del male.
8 Se egli diceva: “Le bestie punteggiate saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: “Le bestie striate saranno il tuo salario”, allora tutto il gregge figliava bestie striate. 8 Quand’egli diceva: “I macchiati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli macchiati. Quando diceva: “Gli striati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli striati. 8 Se egli diceva: “I capi chiazzati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli chiazzati; e se diceva: “I capi striati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli striati.
9 Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l’ha dato a me. 9 Così Dio ha tolto il bestiame a vostro padre e lo ha dato a me. 9 Così DIO ha tolto il bestiame a vostro padre e lo ha dato a me.
10 Una volta, nel tempo in cui il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati. 10 Una volta, quando le pecore entravano in calore, io alzai gli occhi e vidi in sogno che i maschi, che montavano le femmine, erano striati, macchiati o chiazzati. 10 Una volta, al tempo che le greggi entravano in calore, io alzai gli occhi e vidi in sogno che i capri che montavano le femmine erano striati, chiazzati e screziati.
Gen 16,7
11 L’angelo di Dio mi disse in sogno: “Giacobbe!”. Risposi: “Eccomi”. 11 L’angelo di Dio mi disse nel sogno: “Giacobbe!” Io risposi: “Eccomi!” 11 E l’angelo di DIO mi disse in sogno: “Giacobbe!”. Io risposi: “Eccomi!”.
12 Riprese: “Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto come ti tratta Làbano. 12 L’angelo disse: “Alza ora gli occhi e guarda; tutti i maschi che montano le femmine sono striati, macchiati o chiazzati, perché ho visto tutto quello che Labano ti fa. 12 Egli allora disse: “Alza ora gli occhi e guarda; tutti i montoni che montano le femmine sono striati, chiazzati e screziati, perché ho veduto tutto quello che Labano ti fa.
Gen 28,18-22
13 Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora àlzati, parti da questa terra e torna nella terra della tua famiglia!”». 13 Io sono il Dio di Betel, dove tu versasti dell’olio su una pietra commemorativa e mi facesti un voto. Ora àlzati, parti da questo paese e torna al tuo paese natìo”». 13 Io sono il DIO di Bethel, dove tu ungesti una stele e mi facesti un voto. Ora alzati, lascia questo paese e torna al tuo paese natìo”».
14 Rachele e Lia gli risposero: «Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre? 14 Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre? 14 Rachele e Lea risposero e gli dissero: «Abbiamo noi forse ancora una parte e un’eredità in casa di nostro padre?
15 Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dal momento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro denaro? 15 Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro? 15 Non ci ha egli trattate come straniere, per il fatto che egli ci ha vendute e ha inoltre mangiato il nostro denaro?
16 Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa’ pure quello che Dio ti ha detto». 16 Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figli. Fa’ dunque tutto quello che Dio ti ha detto». 16 Tutte le ricchezze che DIO ha tolto a nostro padre sono nostre e dei nostri figli or dunque fa’ tutto ciò che DIO ti ha detto».
17 Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli 17 Allora Giacobbe si alzò, mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli 17 Allora Giacobbe si alzò e mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli,
18 e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che si era acquistato, il bestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suo padre, nella terra di Canaan. 18 e portò via tutto il suo bestiame – tutti i beni che si era procurato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram – per andarsene da suo padre Isacco nel paese di Canaan. 18 e condusse via tutto il suo bestiame, prendendo con sé tutte le sostanze che aveva acquistato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram, per andare da Isacco suo padre, nel paese di Canaan.
Gdc 17,5
19 Làbano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre. 19 Or mentre Labano se ne era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubò gli idoli di suo padre. 19 Mentre Labano era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubò gl’idoli di suo padre.
1 Sam 19,13
2 Re 23,24
Os 3,4
20 Giacobbe eluse l’attenzione di Làbano, l’Arameo, non lasciando trapelare che stava per fuggire; 20 Giacobbe ingannò Labano l’Arameo, perché non gli disse che stava per fuggire. 20 E Giacobbe si allontanò furtivamente da Labano, l’Arameo, senza dirgli che intendeva fuggire.
21 così poté andarsene con tutti i suoi averi. Si mosse dunque, passò il Fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad. 21 Così se ne fuggì, con tutto quello che aveva; si levò, passò il fiume e si diresse verso il monte di Galaad. 21 Così egli fuggì con tutto ciò che aveva; si levò, passò il fiume e si diresse verso il monte di Galaad.
22 Il terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito. 22 Il terzo giorno avvertirono Labano che Giacobbe era fuggito. 22 Al terzo giorno fu riferito a Labano che Giacobbe era fuggito.
23 Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulle montagne di Gàlaad. 23 Allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo inseguì per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad. 23 Allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo insegui per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad.
24 Ma Dio venne da Làbano, l’Arameo, in un sogno notturno e gli disse: «Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!». 24 Ma Dio venne da Labano l’Arameo, di notte, in un sogno, e gli disse: «Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male». 24 Ma DIO venne da Labano, L’Arameo, in un sogno della notte, e gli disse: «Guardati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male».
25 Làbano andò dunque a raggiungere Giacobbe. Ora Giacobbe aveva piantato la tenda sulle montagne e Làbano si era accampato con i parenti sulle montagne di Gàlaad. 25 Labano dunque raggiunse Giacobbe. Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad. 25 Labano raggiunse dunque Giacobbe. Ora Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; e anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad.
26 Disse allora Làbano a Giacobbe: «Che cosa hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra! 26 Allora Labano disse a Giacobbe: «Che hai fatto? Mi hai ingannato e portato via le mie figlie come prigioniere di guerra. 26 Allora Labano disse a Giacobbe: «Che cosa hai fatto ingannandomi in questo modo e conducendo via le mie figlie come prigioniere di guerra?
27 Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con festa e con canti, a suon di tamburelli e di cetre! 27 Perché sei fuggito di nascosto e mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con gioia e canti, al suono di timpano e di cetra. 27 Perché sei fuggito di nascosto e ti sei allontanato da me furtivamente, senza neppure avvertirmi? Io ti avrei accomiatato con gioia e con canti, a suon di tamburello e di cetra.
28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo, hai agito in modo insensato. 28 E non mi hai neppure permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito da stolto. 28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito stoltamente.
29 Sarebbe in mio potere farti del male, ma il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: “Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!”. 29 Ora è in mio potere di farvi del male, ma il Dio di vostro padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: “Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male”. 29 Ora è in mio potere di farvi del male; ma il DIO di tuo padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: “Guardati dal parlare a Giacobbe né in bene né in male”.
30 Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché hai rubato i miei dèi?». 30 Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?» 30 Certamente te ne sei andato, perché desideravi ardentemente di ritornare alla casa di tuo padre; ma perché hai rubato i miei dèi?».
31 Giacobbe rispose a Làbano e disse: «Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. 31 Giacobbe rispose a Labano: «Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. 31 Allora Giacobbe rispose a Labano: «Io avevo paura, perché pensavo che tu mi avresti potuto togliere con la forza le tue figlie.
32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dèi, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti verifica quanto vi può essere di tuo presso di me e riprendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. 32 Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!» Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli idoli. 32 Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire in presenza dei nostri fratelli; ricerca tu stesso ciò che ti appartiene presso di me e prenditelo!». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele.
33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele. 33 Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. 33 Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscì poi dalla tenda di Lea ed entrò nella tenda di Rachele.
Gen 31,19
Lv 15,19-20
34 Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò. 34 Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla. 34 Or Rachele aveva preso gl’idoli e li aveva messi nel basto del cammello, poi vi si era seduta sopra. Labano frugò tutta la tenda, ma non trovò nulla.
35 Ella parlò al padre: «Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne». Làbano cercò, ma non trovò gli idoli. 35 Lei disse a suo padre: «Il mio signore non si adiri se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne». Egli cercò, ma non trovò gli idoli. 35 Ed ella disse a suo padre: «Non si adiri il mio signore, se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho i soliti ricorsi delle donne». Così egli cercò ma non trovò gl’idoli.
36 Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: «Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti accanisca contro di me? 36 Allora Giacobbe si adirò e si mise a litigare con Labano, dicendo: «Qual è il mio delitto, e quale il mio peccato, perché tu mi abbia inseguito con tanto ardore? 36 Allora Giacobbe si adirò e contese con Labano; e Giacobbe rispose e disse a Labano: «Qual è la mia colpa, qual è il mio peccato, perché tu mi abbia inseguito con tanta rabbia?
37 Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che cosa hai trovato di tutte le cose di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti, e siano essi giudici tra noi due. 37 Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutta la roba di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi fratelli e giudichino loro tra noi due! 37 Tu hai frugato in tutte le mie cose. Che cosa hai trovato di tutto ciò che appartiene alla tua casa? Mettilo qui davanti ai miei fratelli e ai tuoi fratelli e siano essi a decidere fra noi due!
38 Vent’anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e non ho mai mangiato i montoni del tuo gregge. 38 Ecco, sono stato con te venti anni, le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e io non ho mangiato i montoni del tuo gregge. 38 Sono stato con te vent’anni; le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e io non ho mangiato i montoni del tuo gregge.
Es 22,12
39 Nessuna bestia sbranata ti ho portato a mio discarico: io stesso ne compensavo il danno e tu reclamavi da me il risarcimento sia di quanto veniva rubato di giorno sia di quanto veniva rubato di notte. 39 Io non ti ho mai portato una bestia sbranata; ne ho subìto il danno io; tu mi chiedevi conto di quello che era stato rubato di giorno o rubato di notte. 39 Io non ti ho mai portato gli animali lacerati dalle fiere; ne ho subita la perdita io stesso; tu reclamavi da me ciò che era stato rubato di giorno o rubato di notte.
40 Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo, e il sonno fuggiva dai miei occhi. 40 Di giorno, mi consumava il caldo; di notte, il gelo; il sonno fuggiva dagli occhi miei. 40 Questa era la mia sorte: di giorno mi consumava il caldo e il freddo intenso di notte, e il sonno fuggiva dai miei occhi.
Gen 31,24.29
41 Vent’anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte. 41 Ecco vent’anni che sono in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per le tue pecore, e tu hai modificato il mio salario dieci volte. 41 Sono stato vent’anni in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge, tu hai mutato il mio salario dieci volte.
42 Se il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco non fosse stato con me, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro». 42 Se il Dio di mio padre, il Dio d’Abraamo e il Terrore d’Isacco non fosse stato con me, ora tu mi avresti certo rimandato a mani vuote. Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenza». 42 Se il DIO di mio padre, il DIO di Abrahamo e il Terrore di Isacco non fosse stato a mio favore, tu mi avresti certamente rimandato via a mani vuote DIO ha veduto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenz
43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: «Queste figlie sono le mie figlie e questi figli sono i miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che cosa potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che hanno messo al mondo? 43 Labano rispose a Giacobbe dicendo: «Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste pecore sono pecore mie e tutto quel che vedi è mio. E che posso fare io oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno partorito? 43 Allora Labano rispose e disse: «Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste greggi sono mie greggi, e tutto quel che vedi è mio. Ma che posso io fare oggi a queste mie figlie o ai loro figli che esse hanno partorito?
44 Ebbene, vieni, concludiamo un’alleanza, io e te, e ci sia un testimone tra me e te». 44 Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te ed esso serva di testimonianza fra me e te». 44 Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te, e serva esso di testimonianza fra me e te».
45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come stele. 45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come pietra commemorativa. 45 Allora Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele.
46 Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre», e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio; e su quel mucchio mangiarono. 46 Giacobbe disse ai suoi fratelli: «Raccogliete delle pietre». Essi presero delle pietre, ne fecero un mucchio e presso il mucchio mangiarono. 46 Poi Giacobbe disse ai suoi fratelli: «Raccogliete delle pietre». Ed essi presero delle pietre e ne fecero un mucchio, e presso il mucchio mangiarono.
47 Làbano lo chiamò Iegar-Saadutà, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed. 47 Labano chiamò quel mucchio Iegar-Saaduta e Giacobbe lo chiamò Galed. 47 Labano chiamò quel mucchio Jegar-Sahadutha, mentre Giacobbe lo chiamò Galed.
48 Làbano disse: «Questo mucchio è oggi un testimone tra me e te»; per questo lo chiamò Gal-Ed 48 Labano disse: «Questo mucchio è oggi testimone fra me e te». Perciò fu chiamato Galed 48 E Labano disse: «Oggi questo mucchio è una testimonianza fra me e te». Perciò fu chiamato Galed,
49 e anche Mispa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l’un l’altro. 49 e anche Mispa, perché Labano disse: «Il SIGNORE tenga l’occhio su di me e su di te quando non ci vedremo l’un l’altro. 49 e anche Mitspah, perché Labano disse: «L’Eterno tenga l’occhio su me e su te quando saremo nell’impossibilità di vederci l’un l’altro.
50 Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, sappi che non un uomo è con noi, ma Dio è testimone tra me e te». 50 Se tu maltratti le mie figlie e se prendi altre mogli oltre alle mie figlie, non un uomo sarà con noi; ma, bada, Dio sarà testimone fra me e te». 50 Se tu maltratti le mie figlie o se prendi altre mogli oltre le mie figlie, anche se non c’è alcun uomo con noi, ricordati che DIO è testimone fra me e te».
51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: «Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretto tra me e te. 51 Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio e la pietra commemorativa che ho eretta fra me e te. 51 Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio di pietre, ed ecco la stele che io ho eretto fra me e te.
52 Questo mucchio è testimone e questa stele è testimone che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte, per fare il male. 52 Sia questo mucchio testimone e sia questa pietra commemorativa testimone che io non passerò oltre questo mucchio per andare da te e che tu non passerai oltre questo mucchio e questa pietra commemorativa per fare del male. 52 Sia questo mucchio un testimone e sia questa stele un testimone che io non oltrepasserò questo mucchio per venire a far del male a te, e che tu non oltrepasserai questo mucchio e questa stele per far del male a me.
53 Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi». Giacobbe giurò per il Terrore di Isacco suo padre. 53 Il Dio d’Abraamo e il Dio di Naor, il Dio del padre loro, sia giudice tra di noi!» Giacobbe giurò per il Terrore d’Isacco suo padre. 53 Il DIO di Abrahamo e il DIO di Nahor, il DIO del loro padre, sia giudice fra noi!». E Giacobbe giurò per il Terrore di Isacco suo padre.
54 Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne. 54 Poi Giacobbe offrì un sacrificio sul monte e invitò i suoi fratelli a mangiare del pane. Essi dunque mangiarono del pane e passarono la notte sul monte. 54 Poi Giacobbe offrì un sacrificio sul monte e invitò i suoi fratelli a mangiare del pane. Ed essi mangiarono del pane e passarono la notte sul monte.