Bibbia Comparata
![]() | Riferimento: Gen 42,5 | ![]() |
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At 7,12 | 1 Giacobbe venne a sapere che in Egitto c’era grano; perciò disse ai figli: «Perché state a guardarvi l’un l’altro?». | 1 Giacobbe seppe che c’era grano in Egitto; allora disse ai suoi figli: «Perché state a guardarvi l’un l’altro?» | 1 Or Giacobbe, venendo a sapere che vi era del grano in Egitto, disse ai suoi figli: «Perché vi state a guardare l’un l’altro?». | |||
2 E continuò: «Ecco, ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù a comprarne per noi, perché viviamo e non moriamo». | 2 Poi disse: «Ecco, ho sentito dire che c’è grano in Egitto; scendete là a comprarne, così vivremo e non moriremo». | 2 Poi disse: «Ecco, ho sentito dire che vi è del grano in Egitto; andate laggiù a comprare del grano per noi, affinché possiamo vivere e non abbiamo a morire». | ||||
3 Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento dall’Egitto. | 3 Così dieci dei fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi il grano. | 3 Così i dieci fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi del grano. | ||||
4 Quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo lasciò partire con i fratelli, perché diceva: «Che non gli debba succedere qualche disgrazia!». | 4 Ma Giacobbe non mandò con loro Beniamino, il fratello di Giuseppe, perché diceva: «Che non gli succeda qualche disgrazia!» | 4 Ma Giacobbe non mandò Beniamino, fratello di Giuseppe, con i suoi fratelli, perché diceva: «Che non gli succeda qualche disgrazia». | ||||
5 Arrivarono dunque i figli d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c’era la carestia. | 5 I figli d’Israele giunsero per comprare grano in mezzo agli altri che erano venuti; perché nel paese di Canaan c’era la carestia. | 5 I figli di Israele giunsero dunque per comprare del grano, in mezzo agli altri arrivati, perché nel paese di Canaan vi era la carestia. | ||||
6 Giuseppe aveva autorità su quella terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. | 6 Or Giuseppe era colui che comandava nel paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; i fratelli di Giuseppe vennero e si inchinarono davanti a lui con la faccia a terra. | 6 Or Giuseppe era il governatore del paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; e i fratelli di Giuseppe vennero e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. | ||||
7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: «Da dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprare viveri». | 7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comportò come un estraneo davanti a loro e parlò loro aspramente dicendo: «Da dove venite?» Essi risposero: «Dal paese di Canaan per comprare dei viveri». | 7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comportò come un forestiero con loro e usò parole dure con loro, e disse loro: «Da dove venite?». Essi risposero: «Dal paese di Canaan per comperare viveri». | ||||
8 Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero. | 8 Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. | 8 Così Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. | ||||
Gen 37,5-11 | 9 Allora Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: «Voi siete spie! Voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!». | 9 Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto riguardo a loro e disse: «Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!» | 9 Giuseppe allora si ricordò dei sogni che aveva fatto intorno a loro e disse: «Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!». | |||
10 Gli risposero: «No, mio signore; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri. | 10 Ed essi a lui: «No, mio signore, i tuoi servi sono venuti a comprare dei viveri. | 10 Essi gli risposero: «No, signor mio; i tuoi servi son venuti a comperare dei viveri. | ||||
11 Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!». | 11 Siamo tutti figli di uno stesso uomo. Siamo gente sincera. I tuoi servi non sono delle spie». | 11 Siamo tutti figli di uno stesso uomo; siamo gente onesta; i tuoi servi non sono delle spie». | ||||
12 Ma egli insistette: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!». | 12 Ma egli disse: «No, siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!» | 12 Ma egli disse loro: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!». | ||||
13 Allora essi dissero: «Dodici sono i tuoi servi; siamo fratelli, figli di un solo uomo, che abita nella terra di Canaan; ora il più giovane è presso nostro padre e uno non c’è più». | 13 Quelli risposero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più». | 13 Allora essi dissero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo nel paese di Canaan. Ed ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più». | ||||
14 Giuseppe disse loro: «Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie! | 14 E Giuseppe disse loro: «La cosa è come v’ho detto; siete delle spie! | 14 Ma Giuseppe disse loro: «La cosa è come vi ho detto; siete delle spie! | ||||
15 In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, voi non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane. | 15 Ecco come sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui fin tanto che non sarà arrivato il vostro fratello più giovane. | 15 Ecco come sarete messi alla prova: Com’è vero che il Faraone vive, non uscirete di qui prima che il vostro fratello più giovane sia venuto qui. | ||||
16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Saranno così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!». | 16 Mandate uno di voi a prendere vostro fratello e voi resterete qui in carcere, perché le vostre parole siano messe alla prova e si veda se c’è del vero in voi; se no, per la vita del faraone, siete delle spie!» | 16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perché le vostre parole siano messe alla prova, e si veda se c’è del vero in voi; altrimenti com’è vero che il Faraone vive, siete delle spie!». | ||||
17 E li tenne in carcere per tre giorni. | 17 E li mise assieme in prigione per tre giorni. | 17 Così li mise assieme in prigione per tre giorni. | ||||
18 Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! | 18 Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: «Fate questo e vivrete; io temo Dio! | 18 Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: «Fate questo e vivrete; io temo DIO! | ||||
19 Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. | 19 Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione; e voi andate, portate il grano necessario alle vostre famiglie. | 19 Se siete gente onesta, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella nostra prigione, e voi andate a portare il grano per la vostra famiglia che muore di fame; | ||||
20 Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi annuirono. | 20 Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così le vostre parole saranno verificate e voi non morirete». Ed essi fecero così. | 20 poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così le vostre parole saranno verificate e voi non morrete». Ed essi fecero così. | ||||
Gen 37,18-27 | 21 Si dissero allora l’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia». | 21 Allora si dicevano l’uno all’altro: «Sì, noi fummo colpevoli verso nostro fratello, giacché vedemmo la sua angoscia quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perché ci viene addosso quest’angoscia». | 21 Allora si dicevano l’un l’altro: «Noi siamo veramente colpevoli nei confronti di nostro fratello, perché vedemmo l’angoscia dell’anima sua quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perché ci è venuta addosso questa sventura». | |||
Gen 37,22 | 22 Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco, ora ci viene domandato conto del suo sangue». | 22 Ruben rispose loro: «Non ve lo dicevo io: “Non commettete questo peccato contro il ragazzo?” Ma voi non voleste darmi ascolto. Perciò, ecco, il suo sangue ci è ridomandato». | 22 Ruben rispose loro, dicendo: «Non ve lo dicevo io: “Non commettete questo peccato contro il fanciullo!”? Ma non mi deste ascolto. Perciò ecco, ora ci si chiede conto del suo sangue». | |||
23 Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete. | 23 Ora essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra lui e loro c’era un interprete. | 23 Essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perché fra lui e loro vi era un interprete. | ||||
Gen 43,30 | 24 Allora egli andò in disparte e pianse. Poi tornò e parlò con loro. Scelse tra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi. | 24 Ed egli si allontanò da loro, e pianse. Poi tornò, parlò con quelli e prese tra di loro Simeone, che fece incatenare sotto i loro occhi. | 24 Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi ritornò presso di loro e parlò loro; e prese fra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi. | |||
25 Quindi Giuseppe diede ordine di riempire di frumento i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco e di dare loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto. | 25 Poi Giuseppe ordinò che si riempissero di grano i loro sacchi, che si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo sacco e che si dessero loro delle provviste per il viaggio. E così fu fatto. | 25 Poi Giuseppe ordinò di riempire di grano i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco, e di dare loro provviste per il viaggio. E così fu fatto. | ||||
26 Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là. | 26 Essi caricarono il loro grano sui loro asini e partirono. | 26 Essi caricarono quindi il loro grano sui loro asini e se ne andarono. | ||||
27 Ora, in un luogo dove passavano la notte, uno di loro aprì il sacco per dare il foraggio all’asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco. | 27 Or uno di essi aprì il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, nel luogo dove pernottavano, e vide il suo denaro alla bocca del sacco; | 27 Ora, nel luogo dove pernottavano uno di essi aperse il suo sacco per dare del foraggio al suo asino e vide il proprio denaro; ed ecco che stava alla bocca del suo sacco; | ||||
28 Disse ai fratelli: «Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremanti, si dissero l’un l’altro: «Che è mai questo che Dio ci ha fatto?». | 28 egli disse ai suoi fratelli: «Il mio denaro mi è stato restituito, eccolo qui nel mio sacco». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremando, dicevano l’uno all’altro: «Che cos’è mai questo che Dio ci ha fatto?» | 28 così disse ai suoi fratelli: «Il mio denaro mi è stato restituito; eccolo qui nel mio sacco». Allora il cuore venne loro meno e, tutti spaventati, dicevano l’un l’altro: «Che è mai questo che DIO ci ha fatto?». | ||||
29 Arrivati da Giacobbe loro padre, nella terra di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate: | 29 E giunsero da Giacobbe, loro padre, nel paese di Canaan e gli raccontarono tutto quello che era loro accaduto, dicendo: | 29 Così giunsero da Giacobbe, loro padre nel paese di Canaan e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto, dicendo: | ||||
30 «Quell’uomo, che è il signore di quella terra, ci ha parlato duramente e ci ha trattato come spie del territorio. | 30 «L’uomo che è il signore del paese ci ha parlato aspramente e ci ha trattati come spie del paese. | 30 «L’uomo, che è il signore del paese, ci ha parlato aspramente e ci ha trattato come spie del paese. | ||||
31 Gli abbiamo detto: “Noi siamo sinceri; non siamo spie! | 31 Noi gli abbiamo detto: “Siamo gente sincera; non siamo delle spie; | 31 E noi abbiamo detto: “Siamo gente onesta; non siamo delle spie; | ||||
32 Noi siamo dodici fratelli, figli dello stesso padre: uno non c’è più e il più giovane è ora presso nostro padre nella terra di Canaan”. | 32 siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non è più, e il più giovane è oggi con nostro padre nel paese di Canaan”. | 32 siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non è più, e il più giovane è oggi con nostro padre nel paese di Canaan”. | ||||
33 Ma l’uomo, signore di quella terra, ci ha risposto: “Mi accerterò se voi siete sinceri in questo modo: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate. | 33 Quell’uomo, signore del paese, ci ha detto: “Da questo saprò se siete gente sincera: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete quello che vi occorre per le vostre famiglie, partite e portatemi il vostro fratello più giovane. | 33 Ma quell’uomo, signore del paese, ci ha detto: “Da questo conoscerò se siete gente onesta: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete dei viveri per la vostra famiglia che muore di fame e andate; | ||||
34 Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così mi renderò conto che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete circolare nel territorio”». | 34 Allora conoscerò che non siete delle spie, ma gente sincera: io vi renderò vostro fratello e voi potrete trafficare nel paese”». | 34 poi portatemi il vostro fratello più giovane. Così conoscerò che non siete delle spie ma gente onesta; io vi renderò il vostro fratello, e voi potrete commerciare nel paese”». | ||||
35 Mentre svuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi da timore. | 35 Mentre essi vuotavano i loro sacchi, ecco che in ciascun sacco c’era il sacchetto con il denaro; essi e il padre loro videro i sacchetti con il loro denaro e furono presi da paura. | 35 Or come essi vuotavano i loro sacchi, ecco che l’involto del denaro di ciascuno era nel suo sacco; così essi e il loro padre videro gli involti del loro denaro e furono presi da paura. | ||||
36 E il loro padre Giacobbe disse: «Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c’è più, Simeone non c’è più e Beniamino me lo volete prendere. Tutto ricade su di me!». | 36 Giacobbe, loro padre, disse: «Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non è più, Simeone non è più, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutte queste cose pesano su di me!» | 36 Allora Giacobbe loro padre disse: «Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non è più, Simeone non è più, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo ricade su di me!». | ||||
37 Allora Ruben disse al padre: «Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo alle mie mani e io te lo restituirò». | 37 Ruben disse a suo padre: «Se non te lo riconduco, fa’ morire i miei due figli! Affidalo a me, io te lo ricondurrò». | 37 Ruben disse a suo padre: «Se non te lo riporto, fa’ morire i miei due figli. Affidalo a me, io te lo ricondurrò». | ||||
Gen 42,4 Gen 37,35 Nm 16,33 | 38 Ma egli rispose: «Il mio figlio non andrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che voi volete fare, fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi». | 38 Giacobbe rispose: «Mio figlio non scenderà con voi; perché suo fratello è morto, e questo solo è rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il vostro viaggio, fareste scendere con tristezza i miei capelli bianchi nel soggiorno dei morti». | 38 Ma Giacobbe rispose: «Il mio figlio non scenderà con voi, perché il suo fratello è morto e questi solo è rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il viaggio fareste scendere nel dolore la mia canizie alla tomba». |