RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti? Lascerei il mio popolo e mi allontanerei, perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori. |
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1 Oh, fosse la mia testa piena d’acqua, e i miei occhi una fonte di lacrime! Io piangerei giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! |
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1 Oh, fosse la mia testa una sorgente d’acqua e i miei occhi una fonte di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! |
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2 «Tendono la loro lingua come il loro arco; non la verità ma la menzogna domina nella terra. Passano da un delitto all’altro e non conoscono me. Oracolo del Signore. |
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2 Oh, se avessi nel deserto un rifugio da viandanti! Io abbandonerei il mio popolo e me n’andrei lontano da costoro, perché sono tutti adulteri, un’adunata di traditori. |
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2 Oh, avessi nel deserto un rifugio per viandanti! Abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da loro, perché sono tutti adulteri, un assembramento di traditori. |
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3 Ognuno si guardi dal suo prossimo, non fidatevi neppure del fratello, poiché ogni fratello inganna come Giacobbe e ogni amico va spargendo calunnie. |
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3 «Tendono la lingua, che è il loro arco, per scoccare menzogne; sono diventati potenti nel paese, ma non per agire con fedeltà; poiché passano di malvagità in malvagità e non conoscono me, dice il SIGNORE. |
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3 «Tendono le loro lingue come fosse il loro arco per scoccare menzogne; nel paese sono potenti ma non per la verità, perché procedono di malvagità in malvagità e non conoscono me», dice l’Eterno. |
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4 Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verità. Hanno addestrato la lingua a dire menzogne, operano l’iniquità, incapaci di convertirsi. |
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4 Si guardi ciascuno dal suo amico, nessuno si fidi del suo fratello; poiché ogni fratello non fa che ingannare, ogni amico va spargendo calunnie. |
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4 «Si guardi ciascuno dal suo vicino e non fidatevi di ogni fratello, perché ogni fratello non fa che ingannare ed ogni vicino va spargendo calunnie. |
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5 Angheria su angheria, inganno su inganno; rifiutano di conoscermi». Oracolo del Signore. |
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5 L’uno inganna l’altro, non dice la verità, esercitano la loro lingua a mentire, si affannano a fare il male. |
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5 Ognuno inganna il suo vicino e non dicono la verità; esercitano la loro lingua a mentire e si affaticano a fare il male. |
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6 Perciò dice il Signore degli eserciti: «Ecco, li raffinerò al crogiolo e li saggerò; come dovrei comportarmi con la figlia del mio popolo? |
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6 La tua abitazione è in mezzo alla malafede; per malafede costoro rifiutano di conoscermi», dice il SIGNORE. |
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6 La tua dimora è in mezzo all’inganno e per inganno rifiutano di conoscermi», dice l’Eterno. |
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7 Saetta micidiale è la loro lingua, inganno le parole della loro bocca. Ognuno parla di pace con il prossimo, ma nell’intimo gli ordisce un tranello. |
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7 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti: «Ecco, io li fonderò nel crogiuolo per saggiarli; poiché che altro dovrei fare per la figlia del mio popolo? |
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7 Perciò così dice l’Eterno degli eserciti: «Ecco, io li raffinerò e li saggerò. Cos’altro infatti posso fare per la figlia del mio popolo? |
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8 Non dovrei forse punirli? Oracolo del Signore. Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi?». |
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8 La loro lingua è una freccia micidiale; essa non parla che in malafede; con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie. |
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8 La loro lingua è una freccia micidiale; essa non dice che menzogne. Con la bocca ognuno parla di pace al suo vicino, ma nel suo cuore sta in agguato. |
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9 Sui monti alzerò gemiti e lamenti, un canto di lutto sui pascoli della steppa, perché sono desolati, nessuno più vi passa, né più si ode il grido del bestiame. Gli uccelli dell’aria e le bestie del cielo sono tutti fuggiti, scomparsi. |
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9 Non dovrei forse punirli per queste cose», dice il SIGNORE, «non dovrei forse vendicarmi di una simile nazione?» |
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9 Non dovrei forse punirli per queste cose?», dice l’Eterno. «Non dovrei vendicarmi di una nazione come questa?». |
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10 «Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine, a un rifugio di sciacalli; ridurrò alla desolazione le città di Giuda, senza più abitanti». |
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10 Io voglio prorompere in pianto e in gemito, per i monti; voglio spandere un lamento per i pascoli del deserto, perché sono bruciati, al punto che nessuno più vi passa, non vi si ode più muggito di mandrie; gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggite, |
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10 Per i monti eleverò pianto e gemito e per i pascoli del deserto un lamento, perché sono bruciati e non vi passa più alcuno, né più si ode il belare delle greggi. Gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggiti, sono scomparsi. |
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11 Chi è così saggio da capirlo? A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci? Perché la terra è devastata, desolata come un deserto senza passanti? |
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11 «Io ridurrò Gerusalemme in un mucchio di macerie, in un covo di sciacalli; e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti». |
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11 «Io ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine e un rifugio di sciacalli, farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti». |
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12 Ha detto il Signore: «È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l’hanno seguita, |
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12 Chi è il saggio che capisca queste cose? A chi ha parlato la bocca del SIGNORE perché egli ne dia notizia? Perché il paese è distrutto, desolato come un deserto al punto che non vi passa più nessuno? |
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12 Qual è l’uomo saggio che può comprendere queste cose e colui al quale la bocca dell’Eterno ha parlato perché lo annunzi? Perché mai il paese è distrutto e desolato come un deserto e non vi passa più nessuno? |
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13 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal che i loro padri avevano fatto loro conoscere». |
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13 Il SIGNORE risponde: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che io avevo loro messa davanti, e non hanno dato ascolto alla mia voce, né l’hanno seguita nella loro condotta, |
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13 L’Eterno dice: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che avevo posto davanti a loro, non hanno ascoltato la mia voce e non hanno camminato in conformità ad essa, |
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14 Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate; |
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14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e sono andati dietro ai Baal, come i loro padri insegnarono loro». |
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14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere». |
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15 li disperderò in mezzo a nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati». |
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15 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, io farò mangiare assenzio a questo popolo, e gli farò bere acqua avvelenata. |
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15 Perciò così dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’Israele: «Ecco, io nutrirò questo popolo di assenzio e gli farò bere acqua avvelenata. |
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16 Così dice il Signore degli eserciti: «Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano! Fate venire le più brave!». |
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16 Io li disperderò fra le nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto; manderò dietro a loro la spada, finché io li abbia consumati». |
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16 Li disperderò fra le nazioni, che né loro né i loro padri hanno conosciuto, e manderò dietro a loro la spada, finché li avrò interamente distrutti». |
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17 Facciano presto, per intonare su di noi un lamento. Sgorghino lacrime dai nostri occhi, le nostre palpebre stillino acqua, |
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17 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Pensate a chiamare delle piagnone, e che esse vengano! Invitate le più accorte, e che esse vengano |
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17 Così dice l’Eterno degli eserciti: «Pensate a chiamare le lamentatrici: che vengano! Mandate a chiamare le più brave: che vengano! |
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18 perché una voce di lamento si ode da Sion: «Quanto siamo rovinati! Che vergogna abbandonare il paese, e vedere abbattute le nostre abitazioni!». |
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18 e si affrettino a fare un lamento su di noi, sì che i nostri occhi si sciolgano in lacrime, e l’acqua fluisca dalle nostre palpebre. |
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18 Si affrettino a elevare su di noi un lamento affinché i nostri occhi si sciolgano in lacrime e le nostre palpebre versino acqua». |
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19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore, i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie il lamento, l’una all’altra un canto di lutto. |
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19 Infatti una voce di lamento si fa udire da Sion: “Come siamo devastati! Siamo coperti di vergogna, perché dobbiamo abbandonare il paese, ora che hanno abbattuto le nostre case”». |
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19 Poiché una voce di lamento si ode da Sion: «Come siamo devastati! Siamo grandemente confusi, perché dobbiamo lasciare il paese, perché hanno abbattuto le nostre dimore». |
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20 Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre, si è introdotta nei nostri palazzi, ha abbattuto i fanciulli nella via e i giovani nelle piazze. |
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20 Donne, ascoltate la parola del SIGNORE, e le vostre orecchie ricevano la parola dalla sua bocca! Insegnate alle vostre figlie dei lamenti, ognuna insegni alla sua compagna dei canti funebri! |
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20 Perciò ascoltate la parola dell’Eterno, o donne, e il vostro orecchio riceva la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie un lamento e ognuna insegni alla sua vicina un canto funebre. |
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21 Parla! Oracolo del Signore: «I cadaveri degli uomini giacciono come letame nel campo, come covoni dietro il mietitore, e nessuno li raccoglie». |
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21 Poiché la morte è salita alle nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalle strade e i giovani dalle piazze. |
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21 Poiché la morte è salita per le nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalla strada e i giovani dalle piazze. |
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22 Così dice il Signore: «Non si vanti il sapiente della sua sapienza, non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco della sua ricchezza. |
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22 Di’: «Così parla il SIGNORE: “I cadaveri degli uomini cadranno come letame sull’aperta campagna, come un mannello che il mietitore si lascia indietro, e che nessuno raccoglie”». |
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22 «Parla: Così dice l’Eterno: “I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull’aperta campagna, come un covone lasciato indietro dal mietitore e che nessuno raccoglie”». |
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23 Ma chi vuol vantarsi, si vanti di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra, e di queste cose mi compiaccio. Oracolo del Signore. |
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23 Così parla il SIGNORE: «Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza: |
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23 Così dice l’Eterno: «Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. |
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24 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: |
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24 ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me, che sono il SIGNORE. Io pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra, perché di queste cose mi compiaccio», dice il SIGNORE. |
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24 Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l’Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose», dice l’Eterno. |
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25 l’Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d’Israele sono incirconcisi nel cuore». |
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25 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui punirò tutti i circoncisi, come gli incirconcisi: |
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25 «Ecco, vengono i giorni», dice l’Eterno, «in cui punirò tutti i circoncisi che sono incirconcisi: |