Bibbia Comparata
![]() | Riferimento: Lc 16,15 | ![]() |
RIFERIMENTI | | NUOVA CEI | | NUOVA RIVEDUTA | | NUOVA DIODATI | |||
1 Diceva anche ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. | 1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un fattore, il quale fu accusato davanti a lui di sperperare i suoi beni. | 1 Or egli disse ancora ai suoi discepoli: «Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. | ||||
2 Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. | 2 Egli lo chiamò e gli disse: “Che cos’è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore”. | 2 Allora egli lo chiamò e gli disse: “Che cosa è questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore”. | ||||
3 L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. | 3 Il fattore disse fra sé: “Che farò, ora che il padrone mi toglie l’amministrazione? Di zappare non sono capace; di mendicare mi vergogno. | 3 E il fattore disse fra se stesso: “Che farò ora, dato che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno. | ||||
4 So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. | 4 So quello che farò, perché qualcuno mi riceva in casa sua quando dovrò lasciare l’amministrazione”. | 4 Io so cosa fare affinché, quando io sarò rimosso dall’amministrazione, mi accolgano nelle loro case”. | ||||
5 Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. | 5 Fece venire uno per uno i debitori del suo padrone, e disse al primo: | 5 Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: “Quanto devi al mio padrone?”. | ||||
6 Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. | 6 “Quanto devi al mio padrone?” Quello rispose: “Cento bati d’olio”. Egli disse: “Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: cinquanta”. | 6 Quello rispose: “Cento bati di olio”. Allora egli gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta”. | ||||
7 Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. | 7 Poi disse a un altro: “E tu, quanto devi?” Quello rispose: “Cento cori di grano”. Egli disse: “Prendi la tua scritta, e scrivi: ottanta”. | 7 Poi disse ad un altro: “E tu quanto devi?”. Ed egli disse: “Cento cori di grano”. Allora egli gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. | ||||
Gv 8,12 | 8 Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. | 8 E il padrone lodò il fattore disonesto perché aveva agito con avvedutezza; poiché i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce. | 8 Il padrone lodò il fattore disonesto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce. | |||
Lc 12,33 Lc 6,24 Tb 4,9-10 | 9 Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. | 9 E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. | 9 Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne. | |||
Mt 25,21 Lc 19,17 | 10 Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. | 10 Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. | 10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. | |||
11 Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? | 11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? | 11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? | ||||
12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? | 12 E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri? | 12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? | ||||
Mt 6,24 | 13 Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». | 13 Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona». | 13 Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona». | |||
14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. | 14 I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. | 14 Or i farisei, che erano amanti del denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. | ||||
Mt 6,1 Mt 23,28 Lc 18,9 Ger 11,20 | 15 Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole. | 15 Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio. | 15 Ed egli disse loro: «Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio. | |||
Mt 11,12-13 | 16 La Legge e i Profeti fino a Giovanni: da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza di entrarvi. | 16 La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunziata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. | 16 La legge e i profeti arrivano fino a Giovanni; da allora in poi il regno di Dio è annunziato e ognuno si sforza di entrarvi. | |||
Mt 5,18 | 17 È più facile che passino il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge. | 17 È più facile che passino cielo e terra, anziché cada un solo apice della legge. | 17 Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge. | |||
Mt 5,32 Mt 19,9 | 18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio. | 18 «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio. | 18 Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio». | |||
19 C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. | 19 «C’era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; | 19 «Or vi era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e bisso, e ogni giorno se la godeva splendidamente. | ||||
20 Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, | 20 e c’era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, | 20 Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose, | ||||
21 bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. | 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. | 21 e desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla tavola del ricco, e perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. | ||||
22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. | 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. | 22 Or avvenne che il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; morì anche il ricco e fu sepolto. | ||||
23 Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. | 23 E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; | 23 E, essendo tra i tormenti nell’inferno, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. | ||||
24 Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. | 24 ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”. | 24 Allora, gridando, disse: “Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. | ||||
Lc 6,24-25 | 25 Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. | 25 Ma Abraamo disse: “Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. | 25 Ma Abrahamo disse: “Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. | |||
26 Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. | 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi”. | 26 Oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; così pure nessuno può passare di là a noi”. | ||||
27 E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, | 27 Ed egli disse: “Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, | 27 Ma quello disse: “Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, | ||||
28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. | 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento”. | 28 perché io ho cinque fratelli, affinché li avverta severamente, e così non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. | ||||
29 Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. | 29 Abraamo disse: “Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli”. | 29 Abrahamo rispose: “Hanno Mosè e i profeti, ascoltino quelli”. | ||||
Lc 24,44 | 30 E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. | 30 Ed egli: “No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno”. | 30 Quello disse: “No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno”. | |||
Gv 5,46-47 | 31 Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”». | 31 Abraamo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita”». | 31 Allora egli gli disse: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti”». |