RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 In quel giorno si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l’Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio, |
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1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè, e vi si trovò scritto che l’Ammonita e il Moabita non debbono mai entrare nell’assemblea di Dio, |
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1 In quel giorno si lesse alla presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l’Ammonita e i Moabita non dovrebbero mai entrare nell’assemblea di DIO, |
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2 perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l’acqua e perché, contro di loro, avevano pagato Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione. |
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2 perché non erano venuti incontro ai figli d’Israele con pane e acqua, e perché avevano comprato a loro danno Balaam, perché li maledicesse; ma il nostro Dio convertì la maledizione in benedizione. |
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2 perché non erano venuti incontro ai figli d’Israele con pane e acqua e perché avevano assoldato contro di loro Balaam, per maledirli; ma il nostro DIO cambiò la maledizione in benedizione. |
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3 Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutti gli stranieri. |
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3 Quando il popolo udì la legge, separò da Israele tutti gli stranieri. |
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3 Come ebbero udito la legge, essi separarono da Israele tutta le gente straniera che si era mescolata a loro. |
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4 Prima di questo il sacerdote Eliasìb, assegnato alle stanze del tempio del nostro Dio, parente di Tobia, |
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4 Prima di questo, il sacerdote Eliasib, responsabile delle camere del tempio del nostro Dio e parente di Tobia, |
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4 Prima di questo, il sacerdote Eliascib, che era preposto alle camere della casa del nostro DIO ed era imparentato con Tobiah, |
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5 aveva preparato per lui una camera grande dove, prima di allora, si riponevano le offerte, l’incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell’olio, spettanza di legge dei leviti, dei cantori, dei portieri, e il tributo per i sacerdoti. |
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5 aveva messo a disposizione di quest’ultimo una camera grande là dove, prima di allora si riponevano le offerte, l’incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell’olio, tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la |
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5 aveva preparato per costui una grande camera, dove prima riponevano le offerte, l’incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell’olio, tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, come pure le offerte raccolte per i s |
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6 Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell’anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero andato dal re; ma dopo qualche tempo, chiesi di congedarmi dal re, |
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6 Ma quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme; perché l’anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero tornato presso il re; e dopo qualche tempo, avendo ottenuto un congedo dal re, |
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6 Ma durante tutto questo tempo io non ero a Gerusalemme, perché nell’anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero tornato presso il re. Un po’ di tempo dopo ottenni un congedo dal re |
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7 venni a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasìb aveva fatto in favore di Tobia, preparando per lui una stanza nei cortili del tempio di Dio. |
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7 tornai a Gerusalemme, e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio. |
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7 e tornai a Gerusalemme; così mi resi conto del male che Eliascib aveva fatto per favorire Tobiah, preparando per lui una camera nei cortili della casa di DIO. |
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8 La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutti gli oggetti della casa di Tobia; |
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8 La cosa mi dispiacque molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia. |
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8 La cosa mi dispiacque grandemente, e così feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie di casa appartenenti a Tobiah; |
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9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci tornare gli utensili del tempio di Dio, le offerte e l’incenso. |
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9 Poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l’incenso. |
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9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli utensili della casa di DIO, le offerte e l’incenso. |
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10 Seppi anche che le porzioni fissate per i leviti non erano state consegnate e che i leviti e i cantori, che prestavano il servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese. |
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10 Seppi pure che le porzioni dovute ai Leviti non erano state date, e che i Leviti e i cantori, incaricati del servizio, se ne erano fuggiti, ciascuno alla sua terra. |
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10 Venni anche a sapere che le porzioni dovute ai Leviti non erano state loro date e che i Leviti e i cantori, che prestavano servizio, erano fuggiti ciascuno alla sua terra. |
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11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: «Perché il tempio di Dio è stato abbandonato?». Poi li radunai e li ristabilii nei loro uffici. |
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11 Io ammonii i magistrati, e dissi loro: «Perché la casa di Dio è stata abbandonata?» Poi radunai i Leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici. |
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11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: «Perché la casa di DIO è stata abbandonata?». Poi li radunai e li ristabilii nel loro ufficio. |
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12 Allora tutto Giuda portò ai magazzini la decima del frumento, del vino e dell’olio; |
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12 Allora tutto Giuda portò nei magazzini le decime del frumento, del vino e dell’olio. |
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12 Tutto Giuda quindi portò nei magazzini le decime a del frumento, del mosto e dell’olio. |
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13 incaricai dei magazzini il sacerdote Selemia, lo scriba Sadoc, Pedaià, uno dei leviti, e al loro fianco Canan, figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Così stava a loro fare le parti per i loro fratelli. |
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13 Affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Sadoc, e a Pedaia, uno dei Leviti; ai quali aggiunsi Anan figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano considerati uomini fedeli. Il loro compito era di fare le ripartizioni fr |
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13 Affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Scelemiah, allo scriba, Tsadok e a Pedaiah, uno dei Leviti; come loro aiutante, scelsi Hanan, figlio di Zakkur, figlio di Mattaniah, perché costoro erano ritenuti uomini fedeli. A loro spettava il compit |
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14 Ricòrdati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare la fedeltà con cui ho agito per il tempio del mio Dio e per il suo servizio! |
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14 Ricòrdati per questo di me, o Dio mio, e non cancellare quello che ho compiuto fedelmente per la casa del mio Dio e per il suo servizio! |
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14 Per questo ricordati di me, o DIO mio, e non cancellare le buone opere che ho fatto per la casa del mio DIO e per la sua custodia. |
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15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini durante il sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a motivo del giorno in cui vendevano le derrate. |
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15 In quei giorni osservai in Giuda alcune persone intente a pigiare l’uva in giorno di sabato, altre a portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li ri |
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15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano l’uva in giorno di sabato e portavano sacchi di grano, caricandoli sugli asini, assieme a vino, uva, fichi e ogni sorta di fardelli che facevano venire a Gerusalemme, in giorno di sabato; e io li rimp |
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16 C’erano anche alcuni di Tiro stabiliti in città che portavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano durante il sabato ai figli di Giuda e a Gerusalemme. |
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16 C’erano anche persone di Tiro, stabilite a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato, e a Gerusalemme. |
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16 Inoltre alcuni uomini di Tiro, che risiedevano a Gerusalemme, importavano pesce e ogni genere di mercanzie e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme. |
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17 Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: «Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno del sabato? |
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17 Allora rimproverai i notabili di Giuda, e dissi loro: «Che significa questa cattiva azione che fate, profanando il giorno del sabato? |
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17 Allora rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: «Che cos’è questo male che fate profanando il giorno di sabato? |
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18 I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l’ira contro Israele, profanando il sabato!». |
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18 I nostri padri non fecero proprio così? Il nostro Dio fece, per questo, piombare su di noi e su questa città tutti questi mali. E voi accrescete l’ira ardente contro Israele, profanando il sabato!» |
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18 Non fecero i nostri padri la stessa cosa? E non fece il nostro DIO cadere su di noi e su questa città tutta questa calamità? Ma voi fate venire maggior ira su Israele, profanando il sabato!». |
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19 Non appena le porte di Gerusalemme comiciavano a essere nell’ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai alcuni miei uomini alle porte: non doveva entrare nessun carico durante il sabato. |
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19 Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell’ombra, prima del sabato, ordinai che queste fossero chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e collocai alcuni dei miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in citt |
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19 Così, appena le porte di Gerusalemme cominciavano ad essere al buio, prima che il sabato cominciasse, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai pure alcuni dei miei servi alle porte, affinché nessun cari |
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20 Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. |
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20 Così i mercanti e i venditori di merci di ogni genere una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. |
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20 Ma i mercanti e i venditori di ogni genere di mercanzie passarono la notte fuori di Gerusalemme una o due volte. |
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21 Allora io protestai contro di loro e dissi: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un’altra volta, stenderò la mano contro di voi». Da quel momento non vennero più durante il sabato. |
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21 Allora li rimproverai, e dissi loro: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo rifate, vi farò arrestare». Da quel momento non vennero più di sabato. |
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21 Allora io li rimproverai e dissi loro: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo fate un’altra volta, metterò le mani su di voi». Da quel momento non vennero più in giorno di sabato. |
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22 Ordinai ai leviti di purificarsi e di venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricòrdati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo il tuo grande amore! |
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22 Ordinai anche ai Leviti di purificarsi e venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricòrdati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia! |
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22 Ordinai pure ai Leviti, che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, o mio DIO, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia! |
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23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab; |
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23 In quei giorni vidi pure dei Giudei che avevano sposato donne di Asdod, di Ammon e di Moab. |
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23 In quei giorni vidi pure alcuni Giudei che avevano sposato donne di Ashdod, di Ammon e di Moab; |
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24 la metà dei loro figli parlava l’asdodeo, nessuno di loro sapeva parlare giudaico, ma solo la lingua di un popolo o dell’altro. |
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24 La metà dei loro figli parlava l’asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua dei Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo o quest’altro popolo. |
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24 la metà dei loro figli parlava la lingua di Ashdod e non sapeva parlare la lingua giudaica, ma parlava soltanto la lingua di questo o di quel popolo. |
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25 Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio: «Non darete le vostre figlie ai loro figli e non prenderete le loro figlie per i vostri figli o per voi stessi. |
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25 Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per sé stessi. |
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25 Allora io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, li feci quindi giurare nel nome di DIO che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se ste |
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26 Salomone, re d’Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo, fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui: era amato dal suo Dio e Dio l’aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui. |
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26 E dissi: «Salomone, re d’Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. |
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26 E dissi: «Non peccò forse Salomone, re d’Israele, per queste cose? Eppure fra tante nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo DIO, e DIO l’aveva stabilito re su tutto Israele; ma le donne straniere fecero peccare anche lui. |
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27 Dovremmo dunque ascoltare voi e fare tutto questo grande male e prevaricare contro il nostro Dio sposando donne straniere?». |
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27 Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?» |
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27 Dovremmo dunque udire di voi che commettete questo grande male, che peccate contro il nostro DIO, prendendo mogli straniere?». |
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28 Uno dei figli di Ioiadà, figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt, il Coronita; io lo cacciai via da me. |
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28 Uno dei figli di Ioiada, figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, il Coronita; e io lo cacciai via da me. |
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28 Uno dei figli di Joiada, figlio di Eliscib, il sommo sacerdote, era genero di Sanballat, lo Horonita; io lo cacciai via da me. |
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29 Ricòrdati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l’alleanza dei sacerdoti e dei leviti. |
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29 Ricòrdati di loro, o mio Dio, poiché hanno contaminato il sacerdozio e il patto dei sacerdoti e dei Leviti! |
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29 Ricordati di loro, o mio DIO, perché hanno contaminato il sacerdozio e il patto del sacerdozio e dei Leviti! |
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30 Così li purificai da ogni elemento straniero e ristabilii gli incarichi dei sacerdoti e dei leviti, ognuno al suo compito, |
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30 Così purificai il popolo da ogni elemento straniero, e ristabilii i vari servizi dei sacerdoti e dei Leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro. |
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30 Così io li purificai da ogni persona straniera e assegnai le mansioni ai sacerdoti e ai Leviti, ciascuno al suo compito. |
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31 quelli dell’offerta della legna ai tempi stabiliti, e delle primizie. Ricòrdati di me in bene, mio Dio! |
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31 Diedi anche disposizioni circa l’offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie. Ricòrdati di me, mio Dio, per farmi del bene! |
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31 Diedi pure disposizioni circa l’offerta della legna ai tempi stabiliti e circa le primizie. Ricordati di me, o DIO mio, per farmi del bene! |