RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole. |
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1 Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d’acqua; egli lo dirige dovunque gli piace. |
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1 Il cuore del re in mano all’Eterno è come i corsi d’acqua; lo dirige dovunque egli vuole. |
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2 Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta, ma chi scruta i cuori è il Signore. |
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2 Tutte le vie dell’uomo gli sembrano rette, ma il SIGNORE pesa i cuori. |
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2 Ogni via dell’uomo è diritta ai suoi occhi, ma l’Eterno pesa i cuori. |
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3 Praticare la giustizia e l’equità per il Signore vale più di un sacrificio. |
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3 Praticare la giustizia e l’equità è cosa che il SIGNORE preferisce ai sacrifici. |
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3 Praticare la giustizia e l’equità è cosa più gradita all’Eterno che il sacrificio. |
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4 Occhi alteri e cuore superbo, lucerna dei malvagi è il peccato. |
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4 Gli occhi alteri e il cuor superbo, lucerna degli empi, sono peccato. |
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4 Gli occhi alteri e un cuore superbo, che sono la lampada degli empi, sono peccato. |
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5 I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto, ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza. |
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5 I disegni dell’uomo diligente conducono sicuramente all’abbondanza, ma chi troppo si affretta non fa che cadere nella miseria. |
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5 I disegni dell’uomo solerte conducono certamente all’abbondanza, ma chi è frettoloso cadrà certamente nell’indigenza. |
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6 Accumulare tesori a forza di menzogne è futilità effimera di chi cerca la morte. |
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6 I tesori acquistati con lingua bugiarda sono un soffio fugace di gente che cerca la morte. |
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6 Ottenere tesori con lingua bugiarda è un vapore fugace di chi cerca la morte. |
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7 La violenza dei malvagi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia. |
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7 La violenza degli empi li porta via, perché rifiutano di praticare l’equità. |
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7 La violenza degli empi li porta via, perché rifiutano di praticare la giustizia. |
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8 La via di un uomo colpevole è tortuosa, ma l’innocente è retto nel suo agire. |
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8 La via del colpevole è tortuosa, ma l’innocente opera con rettitudine. |
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8 La via dell’uomo colpevole è tortuosa, ma il puro agisce rettamente. |
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9 È meglio abitare su un angolo del tetto che avere casa in comune con una moglie litigiosa. |
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9 Meglio abitare sul canto di un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa. |
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9 È meglio abitare sull’angolo di un tetto, che in una casa condivisa con una donna litigiosa. |
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10 L’anima del malvagio desidera fare il male, ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. |
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10 L’empio desidera fare il male; il suo amico stesso non trova pietà ai suoi occhi. |
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10 L’anima dell’empio desidera il male; neppure il suo amico trova pietà ai suoi occhi. |
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11 Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio; egli acquista scienza quando il saggio viene istruito. |
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11 Quando il beffardo è punito, l’ingenuo diventa saggio; e quando s’istruisce il saggio, egli acquista scienza. |
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11 Quando lo schernitore è punito, il semplice diventa saggio; ma quando viene istruito il saggio, egli acquista conoscenza. |
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12 Il giusto osserva la casa del malvagio e precipita i malvagi nella sventura. |
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12 Il giusto tien d’occhio la casa dell’empio, e precipita gli empi nelle sciagure. |
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12 Il giusto osserva attentamente la casa dell’empio e rovescia gli empi per la loro malvagità. |
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13 Chi chiude l’orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta. |
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13 Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, e non gli sarà risposto. |
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13 Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, ma non avrà risposta. |
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14 Un dono fatto in segreto calma la collera, un regalo di nascosto placa il furore violento. |
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14 Un dono fatto in segreto placa la collera, e un regalo dato in privato, l’ira violenta. |
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14 Un dono fatto in segreto placa la collera e un regalo sottomano calma l’ira violenta. |
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15 È una gioia per il giusto quando è fatta giustizia, mentre è un terrore per i malfattori. |
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15 Far ciò che è retto è una gioia per il giusto, ma è una rovina per i malfattori. |
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15 Fare ciò che è retto è una gioia per il giusto, ma è una rovina per gli operatori d’iniquità. |
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16 L’uomo che si scosta dalla via della saggezza, riposerà nell’assemblea delle ombre dei morti. |
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16 L’uomo che smarrisce la via del buon senso, riposerà nell’assemblea dei defunti. |
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16 L’uomo che si allontana dalla via della prudenza, abiterà nell’assemblea dei morti. |
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17 Diventerà indigente chi ama i piaceri, chi ama vino e profumi non si arricchirà. |
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17 Chi ama godere sarà bisognoso, chi ama il vino e l’olio non arricchirà. |
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17 Chi ama il piacere sarà nell’indigenza, chi ama il vino e l’olio non arricchirà. |
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18 Il malvagio serve da riscatto per il giusto e il perfido per gli uomini retti. |
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18 L’empio serve di riscatto al giusto; e il perfido, agli uomini retti. |
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18 L’empio servirà di riscatto al giusto; e il perfido al posto degli uomini retti. |
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19 Meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritabile. |
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19 Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa. |
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19 È meglio abitare in un deserto, che con una donna litigiosa e irritante. |
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20 Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio, ma l’uomo stolto dilapida tutto. |
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20 In casa del saggio ci sono tesori preziosi e olio, ma l’uomo stolto dà fondo a tutto. |
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20 Nella casa del saggio c’è un tesoro prezioso e olio, ma l’uomo stolto sperpera tutto questo. |
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21 Chi ricerca la giustizia e l’amore troverà vita e gloria. |
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21 Chi ricerca la giustizia e la bontà troverà vita, giustizia e gloria. |
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21 Chi persegue giustizia e misericordia troverà vita, giustizia e gloria. |
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22 Il saggio assale una città di guerrieri e abbatte la fortezza in cui essa confidava. |
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22 Il saggio dà la scalata alla città dei forti, e abbatte il baluardo in cui essa confidava. |
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22 Il saggio dà la scalata alla città dei forti e abbatte la forza in cui confidava. |
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23 Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dalle afflizioni. |
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23 Chi sorveglia la sua bocca e la sua lingua preserva sé stesso dall’angoscia. |
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23 Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva la sua vita dalle avversità. |
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24 Il superbo arrogante si chiama spavaldo, egli agisce nell’eccesso dell’insolenza. |
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24 Il nome del superbo insolente è: beffardo; egli fa ogni cosa con furore di superbia. |
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24 Il nome del superbo insolente è: “schernitore”; egli fa ogni cosa con superbia smisurata. |
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25 Il desiderio del pigro lo porta alla morte, perché le sue mani rifiutano di lavorare. |
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25 I desideri del pigro lo uccidono, perché le sue mani rifiutano di lavorare. |
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25 I desideri del pigro lo uccidono, perché le sue mani rifiutano di lavorare. |
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26 L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare. |
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26 C’è chi da mattina a sera desidera avidamente, ma il giusto dona senza mai rifiutare. |
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26 Egli desidera ardentemente tutto il giorno, ma il giusto dona senza mai rifiutare. |
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27 Il sacrificio dei malvagi è un orrore, tanto più se offerto con cattiva intenzione. |
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27 Il sacrificio dell’empio è cosa abominevole; quanto più se l’offre con intento malvagio! |
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27 Il sacrificio dell’empio è cosa abominevole, tanto più se lo offre con intento malvagio. |
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28 Il falso testimone perirà, ma chi ascolta potrà parlare sempre. |
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28 Il testimone bugiardo perirà, ma l’uomo che ascolta potrà sempre parlare. |
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28 Il testimone bugiardo perirà, ma l’uomo che lo ascolta potrà sempre parlare. |
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29 Il malvagio assume un’aria sfrontata, l’uomo retto controlla la propria condotta. |
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29 L’empio fa la faccia tosta, ma l’uomo retto rende ferma la sua condotta. |
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29 L’empio indurisce la sua faccia, ma l’uomo retto rende ferma la sua via. |
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30 Non c’è sapienza, non c’è prudenza, non c’è consiglio di fronte al Signore. |
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30 Non c’è saggezza, non intelligenza, non consiglio che valga contro il SIGNORE. |
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30 Non c’è sapienza né intelligenza né consiglio contro l’Eterno. |
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31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria. |
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31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene al SIGNORE. |
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31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene all’Eterno. |