RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Non invidiare le persone malvagie, non desiderare di stare con loro, |
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1 Non portare invidia ai malvagi, non desiderare di star con loro, |
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1 Non portare invidia ai malvagi e non desiderare di stare con loro, |
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2 poiché il loro cuore trama rovine e le loro labbra non esprimono che malanni. |
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2 perché il loro cuore medita rapine, le loro labbra emettono malvagità. |
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2 perché il loro cuore medita rapine e le loro labbra parlano di fare del male. |
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3 Con la sapienza si costruisce una casa e con la prudenza la si rende salda; |
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3 La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza; |
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3 La casa si edifica con la sapienza e si rende stabile con la prudenza. |
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4 con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi. |
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4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze di ogni specie di beni preziosi e gradevoli. |
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4 Con la conoscenza si riempiono le stanze di ogni sorta di beni preziosi e gradevoli. |
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5 Il saggio cresce in potenza e chi è esperto aumenta di forza. |
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5 L’uomo saggio è pieno di forza, chi ha scienza accresce la sua potenza; |
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5 L’uomo saggio è pieno di forza, e l’uomo che ha conoscenza accresce la sua potenza. |
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6 Perché con le strategie si fa la guerra e la vittoria dipende dal numero dei consiglieri. |
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6 infatti, con sagge direttive potrai condurre bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero dei consiglieri. |
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6 Perché con saggi consigli potrai fare la tua guerra, e nel gran numero di consiglieri c’è vittoria. |
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7 È troppo alta la sapienza per lo stolto, alla porta della città egli non potrà aprire bocca. |
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7 La saggezza è troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca alla porta della città. |
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7 La sapienza è troppo alta per lo stolto, egli non apre mai la bocca alla porta della città. |
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8 Chi trama per fare il male si chiama mestatore. |
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8 Chi pensa a fare il male sarà chiamato esperto in malizia. |
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8 Chi pensa di fare il male sarà chiamato maestro di intrighi. |
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9 Il proposito dello stolto è il peccato e lo spavaldo è aborrito da tutti. |
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9 I disegni dello stolto sono peccato, il beffardo è l’abominio degli uomini. |
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9 Il pensiero di stoltezza è peccato e lo schernitore è un abominio per gli uomini. |
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10 Se te ne stai indolente nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza. |
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10 Se ti scoraggi nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca. |
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10 Se vieni meno nel giorno dell’avversità, la tua forza è molto poca. |
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11 Libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio. |
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11 Libera quelli che sono condotti a morte, e salva quelli che, vacillando, vanno al supplizio. |
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11 Libera quelli che sono trascinati verso la morte e trattieni quelli che sono portati al macello. |
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12 Se tu dicessi: «Io non lo sapevo», credi che non l’intenda colui che pesa i cuori? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. |
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12 Se dici: «Ma noi non ne sapevamo nulla!…» Colui che pesa i cuori non lo vede forse? Colui che veglia su di te non lo sa forse? E non renderà egli a ciascuno secondo le sue opere? |
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12 Se dici: «Ecco, noi non lo sapevamo». Colui che pesa i cuori non lo vede? Colui che custodisce la tua anima non lo sa forse? Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. |
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13 Mangia il miele, figlio mio, perché è buono e il favo è dolce al tuo palato. |
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13 Figlio mio, mangia il miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato. |
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13 Figlio mio, mangia il miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato. |
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14 Sappi che tale è la sapienza per te; se la trovi, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata. |
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14 Così conosci la saggezza per il tuo bene! Se la trovi, c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà delusa. |
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14 Così sarà la conoscenza della sapienza per la tua anima. Se la trovi, ci sarà un futuro e la tua speranza non sarà distrutta. |
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15 Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione, |
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15 O empio, non tendere insidie alla casa del giusto! Non devastare il luogo dove riposa! |
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15 O empio, non insidiare la dimora del giusto, non devastare il suo luogo di riposo, |
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16 perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma i malvagi soccombono nella sventura. |
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16 Perché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi sono travolti dalla sventura. |
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16 perché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi sono travolti nella sventura. |
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17 Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe, |
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17 Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand’è rovesciato, il tuo cuore non ne gioisca, |
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17 Quando il tuo nemico cade, non rallegrarti; quando è atterrato, il tuo cuore non gioisca, |
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18 perché il Signore non veda e se ne dispiaccia e allontani da lui la sua collera. |
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18 perché il SIGNORE non lo veda e gli dispiaccia e non distolga l’ira sua da lui. |
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18 perché l’Eterno non veda e gli dispiaccia e non allontani da lui la sua ira. |
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19 Non irritarti per i malfattori e non invidiare i malvagi, |
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19 Non t’irritare a motivo di chi fa il male, e non portare invidia agli empi; |
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19 Non irritarti a motivo di chi fa il male e non portare invidia agli empi, |
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20 perché non ci sarà avvenire per il cattivo e la lampada dei malvagi si spegnerà. |
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20 perché non c’è avvenire per il malvagio; la lucerna degli empi sarà spenta. |
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20 perché non ci sarà avvenire per il malvagio; la lampada degli empi sarà spenta. |
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21 Figlio mio, temi il Signore e il re, e con i ribelli non immischiarti, |
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21 Figlio mio, temi il SIGNORE e il re, e non mischiarti con gli uomini turbolenti; |
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21 Figlio mio, temi l’Eterno e il re, non associarti con quelli che vogliono cambiare; |
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22 perché improvviso sorgerà il loro castigo e la rovina mandata da entrambi chi la conosce? |
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22 la loro rovina sopraggiungerà improvvisa, e chi sa la triste fine dei loro anni? |
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22 la loro calamità sopraggiungerà improvvisa, e la rovina di entrambi chi la conosce? |
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23 Anche queste sono parole dei saggi. Avere preferenze personali in giudizio non è bene. |
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23 Anche queste sono massime dei saggi. Non è bene, in giudizio, avere riguardi personali. |
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23 Anche queste cose sono per i saggi. Non è bene usare preferenze personali in giudizio. |
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24 Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente», i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno; |
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24 Chi dice all’empio: «Tu sei giusto», i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni. |
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24 Chi dice all’empio: «Tu sei giusto», i popoli lo malediranno e le nazioni lo esecreranno. |
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25 a chi invece lo punisce tutto andrà bene, su di lui si riverserà la benedizione. |
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25 Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene, e su loro scenderanno benedizione e prosperità. |
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25 Ma quelli che rimproverano l’empio troveranno delizie, e su di loro scenderanno le migliori benedizioni. |
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26 Dà un bacio sulle labbra chi risponde con parole giuste. |
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26 Dà un bacio sulle labbra chi dà una risposta giusta. |
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26 Chi dà una risposta giusta dà un bacio sulle labbra. |
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27 Cura prima il tuo lavoro di fuori e prepàratelo nel tuo campo, e poi costruisciti la casa. |
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27 Metti in ordine i tuoi affari di fuori, metti in buono stato i tuoi campi, poi ti fabbricherai la casa. |
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27 Metti in ordine i tuoi affari di fuori, metti a posto i tuoi campi e poi costruirai la tua casa. |
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28 Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo, non ingannare con le labbra. |
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28 Non testimoniare, senza motivo, contro il tuo prossimo: vorresti forse ingannare con le tue parole? |
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28 Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo e non ingannare con le tue labbra. |
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29 Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita». |
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29 Non dire: «Come ha fatto a me così farò a lui»; renderò a costui secondo la sua azione. |
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29 Non dire: «Come ha fatto a me, così farò a lui; gli renderò secondo l’opera sua». |
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30 Sono passato vicino al campo di un pigro, alla vigna di un uomo insensato: |
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30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno; |
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30 Son passato presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno; |
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31 ecco, ovunque erano cresciute le erbacce, il terreno era coperto di cardi e il recinto di pietre era in rovina. |
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31 ed ecco le spine vi crescevano dappertutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. |
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31 ed ecco, dovunque crescevano le spine, i rovi ne coprivano il suolo e il muro di pietre era crollato. |
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32 Ho osservato e ho riflettuto, ho visto e ho tratto questa lezione: |
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32 Considerai la cosa e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione: |
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32 Osservando ciò, riflettei attentamente; da quel che vidi ne ricavai una lezione: |
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33 un po’ dormi, un po’ sonnecchi, un po’ incroci le braccia per riposare, |
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33 dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare… |
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33 dormire un po’, sonnecchiare un po’ incrociare un po’ le braccia per riposare; |
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34 e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo, e l’indigenza, come se tu fossi un accattone. |
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34 e la tua povertà verrà come un ladro e la tua miseria, come un uomo armato. |
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34 così la tua povertà verrà come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato. |