RIFERIMENTI |
|
| NUOVA CEI |
|
| NUOVA RIVEDUTA |
|
| NUOVA DIODATI |
|
|
|
|
|
|
|
| |
1 Non vantarti del domani, perché non sai neppure che cosa genera l’oggi. |
|
1 Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre. |
|
1 Non vantarti del domani, perché non sai che cosa può produrre un giorno. |
| |
2 Ti lodi un estraneo e non la tua bocca, uno sconosciuto e non le tue labbra. |
|
2 Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra. |
|
2 Ti lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra. |
| |
3 La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più d’entrambi la collera dello stolto. |
|
3 La pietra è grave e la sabbia pesante, ma l’irritazione dello stolto pesa più dell’uno e dell’altra. |
|
3 La pietra è grave e la sabbia pesante, ma l’ira dello stolto pesa più di tutt’e due. |
| |
4 L’ira è crudele, il furore è impetuoso, ma alla gelosia chi può resistere? |
|
4 L’ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia? |
|
4 L’ira è crudele e la collera impetuosa, ma chi può resistere alla gelosia? |
| |
5 Meglio un rimprovero aperto che un amore nascosto. |
|
5 Meglio riprensione aperta, che amore nascosto. |
|
5 Meglio una riprensione aperta che un amore nascosto. |
| |
6 Leali sono le ferite di un amico, ingannevoli i baci di un nemico. |
|
6 Chi ama ferisce, ma rimane fedele; chi odia dà abbondanza di baci. |
|
6 Fedeli sono le ferite di un amico, ma ingannevoli sono i baci di un nemico. |
| |
7 Lo stomaco sazio disprezza il miele, per lo stomaco affamato anche l’amaro è dolce. |
|
7 Chi è sazio calpesta il favo di miele; ma, per chi ha fame, ogni cosa amara è dolce. |
|
7 Chi è sazio disprezza il favo di miele; ma per chi ha fame ogni cosa amara è dolce. |
| |
8 Come un uccello che vola lontano dal nido, così è l’uomo che va errando lontano da casa. |
|
8 Come l’uccello che va peregrinando lontano dal nido, così è l’uomo che va peregrinando lontano da casa. |
|
8 Come l’uccello che erra lontano dal nido, così è l’uomo che erra lontano da casa sua. |
| |
9 Profumo e incenso allietano il cuore e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo. |
|
9 L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali. |
|
9 L’olio e il profumo rallegrano il cuore, così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali. |
| |
10 Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. |
|
10 Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel giorno della tua sventura; una persona a te vicina vale più d’un fratello lontano. |
|
10 Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre e non andare in casa di tuo fratello nel giorno della tua sventura; è meglio uno che abita vicino che un fratello lontano. |
| |
11 Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore; così avrò di che rispondere a colui che mi insulta. |
|
11 Figlio mio, sii saggio e rallegrami il cuore, così potrò rispondere a chi mi offende. |
|
11 Figlio mio, sii saggio e rallegra il mio cuore, così potrò rispondere a chi inveisce contro di me. |
| |
12 L’accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. |
|
12 L’uomo accorto vede il male e si mette al riparo, ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze. |
|
12 L’uomo accorto vede il male e si nasconde, ma i semplici vanno oltre e sono puniti. |
| |
13 Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo, e tienilo in pegno per uno sconosciuto. |
|
13 Prendigli il vestito poiché ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché s’è reso garante di stranieri. |
|
13 Prendi il vestito di chi si è reso garante per un estraneo e tienilo come pegno per la donna straniera. |
| |
14 Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce, sarà considerato come se lo maledicesse. |
|
14 Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sarà considerato come se lo maledicesse. |
|
14 Chi benedice il suo vicino ad alta voce al mattino presto, gli sarà attribuito come maledizione. |
| |
15 Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia e una moglie litigiosa si rassomigliano: |
|
15 Un gocciolare continuo in giorno di gran pioggia e una donna rissosa sono cose che si somigliano. |
|
15 Un gocciolare incessante in un giorno di gran pioggia e una donna litigiosa si rassomigliano. |
| |
16 chi vuole trattenerla, trattiene il vento e raccoglie l’olio con la mano destra. |
|
16 Chi la vuol trattenere vuole trattenere il vento, e stringere l’olio nella sua destra. |
|
16 Chi riesce a trattenerla, trattiene il vento e afferra l’olio con la sua mano destra. |
| |
17 Il ferro si aguzza con il ferro e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno. |
|
17 Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro. |
|
17 Il ferro affila il ferro, così l’uomo affila il volto del suo compagno. |
| |
18 Chi custodisce un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori. |
|
18 Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto; e chi veglia sul suo padrone sarà onorato. |
|
18 Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto, e chi serve il suo padrone sarà onorato. |
| |
19 Come nell’acqua un volto riflette un volto, così il cuore dell’uomo si riflette nell’altro. |
|
19 Come il viso si riflette nell’acqua, così il cuore dell’uomo si riflette nell’uomo. |
|
19 Come nell’acqua il viso riflette il viso, così il cuore dell’uomo rivela l’uomo. |
| |
20 Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell’uomo. |
|
20 Il soggiorno dei morti e l’abisso sono insaziabili, e insaziabili sono gli occhi degli uomini. |
|
20 Lo Sceol, e Abaddon, sono insaziabili, e insaziabili sono pure gli occhi degli uomini. |
| |
21 Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro, così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda. |
|
21 Il crogiuolo è per l’argento e il fornello per l’oro, e l’uomo è provato dalla bocca di chi lo loda. |
|
21 Il crogiolo è per l’argento e la fornace per l’oro, così l’uomo è provato dalla lode che riceve. |
| |
22 Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza. |
|
22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio, in mezzo al grano con il pestello, la sua follia non lo lascerebbe. |
|
22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio tra il grano con un pestello, la sua stoltezza non si allontanerebbe da lui. |
| |
23 Preòccupati dello stato del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie, |
|
23 Guarda di conoscere bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandrie; |
|
23 Cerca di conoscere bene lo stato delle tue pecore e abbi cura delle tue mandrie, |
| |
24 perché le ricchezze non sono eterne e una corona non dura per sempre. |
|
24 perché le ricchezze non durano sempre, e neanche una corona dura di epoca in epoca. |
|
24 perché le ricchezze non durano sempre, e neppure una corona dura di generazione in generazione. |
| |
25 Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova e si raccolgono i foraggi sui monti; |
|
25 Quando è tolto il fieno, subito rispunta l’erbetta fresca e le erbe dei monti sono raccolte. |
|
25 Quando il fieno è portato via ed appare l’erba tenera e si raccoglie il foraggio dei monti, |
| |
26 gli agnelli ti danno le vesti e i capretti il prezzo per comprare un campo, |
|
26 Gli agnelli ti danno da vestire, i becchi di che comprarti un campo, |
|
26 gli agnelli provvederanno le tue vesti, i capri il prezzo di un campo |
| |
27 le capre ti danno latte abbondante per nutrire te, per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche. |
|
27 e il latte delle capre basta a nutrire te, a nutrire la tua famiglia e far vivere le tue serve. |
|
27 e le capre abbastanza latte per il tuo cibo, per il cibo della tua casa e per il mantenimento delle tue serve. |