Bibbia Comparata

Capitolo precedenteRiferimento: Qo 12,7
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1 Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: «Non ci provo alcun gusto»; 1 Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti 1 Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni cattivi e giungano gli anni dei quali dirai: «Non ho in essi alcun piacere»,
2 prima che si oscurino il sole, la luce, la luna e le stelle e tornino ancora le nubi dopo la pioggia; 2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l’aurora sono vanità. 2 prima che si oscurino il sole, la luce, la luna e le stelle, e ritornino le nubi dopo la pioggia:
3 quando tremeranno i custodi della casa e si curveranno i gagliardi e cesseranno di lavorare le donne che macinano, perché rimaste poche, e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre 3 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»; 3 nell’età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici smettono di lavorare perché rimaste in poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano
4 e si chiuderanno i battenti sulla strada; quando si abbasserà il rumore della mola e si attenuerà il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno tutti i toni del canto; 4 prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia: 4 e le porte sulla strada si chiudono; quando diminuisce il rumore della macina, uno si alza al canto di un uccello, e tutte le figlie del canto si affievoliscono;
5 quando si avrà paura delle alture e terrore si proverà nel cammino; quando fiorirà il mandorlo e la locusta si trascinerà a stento e il cappero non avrà più effetto, poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna e i piagnoni si aggirano per la strada; 5 prima dell’età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano, 5 quando uno ha paura delle altezze e di spaventi per la strada, quando il mandorlo fiorisce, la locusta è un peso, e il desiderio viene meno, perché l’uomo va alla sua dimora eterna e i piagnoni vanno in giro per le strade.
6 prima che si spezzi il filo d’argento e la lucerna d’oro s’infranga e si rompa l’anfora alla fonte e la carrucola cada nel pozzo, 6 i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l’uomo si alza al canto dell’uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, 6 Ricordati del tuo Creatore prima che il cordone d’argento si rompa, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa alla fonte e la ruota vada in frantumi al pozzo,
7 e ritorni la polvere alla terra, com’era prima, e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato. 7 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l’uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; 7 e la polvere ritorni alla terra com’era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato.
8 Vanità delle vanità, dice Qoèlet, tutto è vanità. 8 prima che il cordone d’argento si stacchi, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; 8 «Vanità delle vanità», dice il Predicatore, «tutto è vanità».
9 Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò al popolo la scienza; ascoltò, meditò e compose un gran numero di massime. 9 prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato. 9 Il Predicatore, oltre ad essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la conoscenza e ha ponderato, ricercato e messo in ordine un gran numero di proverbi.
10 Qoèlet cercò di trovare parole piacevoli e scrisse con onestà parole veritiere. 10 «Vanità delle vanità», dice l’Ecclesiaste, «tutto è vanità». 10 Il Predicatore si è studiato di trovare parole piacevoli; e le cose scritte sono giuste e vere.
11 Le parole dei saggi sono come pungoli, e come chiodi piantati sono i detti delle collezioni: sono dati da un solo pastore. 11 L’Ecclesiaste, oltre a essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un gran numero di sentenze. 11 Le parole dei saggi sono come pungoli e le raccolte dei dotti sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo Pastore.
12 Ancora un avvertimento, figlio mio: non si finisce mai di scrivere libri e il molto studio affatica il corpo. 12 L’Ecclesiaste si è applicato a trovare parole gradevoli; esse sono state scritte con rettitudine, e sono parole di verità. 12 Figlio mio, sta’ in guardia di tutto ciò che va al di là di questo. Si scrivono tanti libri, ma non si finisce mai, e il molto studiare affatica il corpo.
13 Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo. 13 Le parole dei saggi sono come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore. 13 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo».
14 Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, anche tutto ciò che è occulto, bene o male. 14 Del resto, figlio mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo. 14 Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male.