RIFERIMENTI |
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| NUOVA CEI |
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| NUOVA RIVEDUTA |
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| NUOVA DIODATI |
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1 Tornai poi a considerare tutte le oppressioni che si fanno sotto il sole. Ecco le lacrime degli oppressi e non c’è chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la violenza, ma non c’è chi li consoli. |
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1 Mi sono messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori c’è la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli. |
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1 Mi sono quindi messo a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole, ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; dal lato dei loro oppressori c’era la forza, ma neppure essi hanno chi li consoli. |
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2 Allora ho proclamato felici i morti, ormai trapassati, più dei viventi che sono ancora in vita; |
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2 Perciò ho stimato i morti, che sono già morti, più felici dei vivi, che sono vivi tuttora; |
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2 Per cui ho ritenuto i morti, che sono già morti, più felici dei vivi che sono ancora in vita; |
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3 ma più felice degli uni e degli altri chi ancora non esiste, e non ha visto le azioni malvagie che si fanno sotto il sole. |
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3 più felice degli uni e degli altri è colui che non è ancora venuto all’esistenza, e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole. |
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3 ma ancor più felice degli uni e degli altri, colui che non è mai esistito e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole. |
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4 Ho osservato anche che ogni fatica e ogni successo ottenuto non sono che invidia dell’uno verso l’altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. |
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4 Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell’uno contro l’altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. |
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4 Ho pure visto che ogni fatica e ogni successo nel lavoro risultano in invidia dell’uno contro l’altro. Anche questo è vanità e un cercare di afferrare il vento. |
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5 Lo stolto incrocia le sue braccia e divora la sua carne. |
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5 Lo stolto incrocia le braccia e divora la sua carne. |
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5 Lo stolto incrocia le braccia e divora la propria carne. |
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6 Meglio una manciata guadagnata con calma che due manciate con tormento e una corsa dietro al vento. |
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6 Vale più una mano piena, con riposo, che entrambe le mani piene, con travaglio e corsa dietro al vento. |
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6 Val più una manciata con riposo che due manciate con fatica, cercando di afferrare il vento. |
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7 E tornai a considerare quest’altra vanità sotto il sole: |
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7 Ho anche visto un’altra vanità sotto il sole: |
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7 Ho visto anche un’altra vanità sotto il sole: |
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8 il caso di chi è solo e non ha nessuno, né figlio né fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è mai sazio di ricchezza: «Per chi mi affatico e mi privo dei beni?». Anche questo è vanità e un’occupazione gravosa. |
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8 un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di ogni bene?» Anche questa è una va |
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8 uno è completamente solo e non ha né figlio né fratello, eppure la sua fatica non ha fine e i suoi occhi non sono sazi di ricchezze. Ma non si chiede: «Per chi mi affatico e mi privo di ogni bene?». Anche questo è vanità e una fatica penosa. |
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9 Meglio essere in due che uno solo, perché otterranno migliore compenso per la loro fatica. |
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9 Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. |
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9 Due valgon meglio di uno solo, perché hanno una buona ricompensa per la loro fatica. |
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10 Infatti, se cadono, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. |
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10 Infatti, se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz’avere un altro che lo rialzi! |
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10 Se infatti cadono, l’uno rialza l’altro; ma guai a chi è solo e cade, perché non ha nessun altro che lo rialzi! |
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11 Inoltre, se si dorme in due, si sta caldi; ma uno solo come fa a riscaldarsi? |
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11 Così pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo, come farà a riscaldarsi? |
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11 Così pure se due dormono assieme si possono riscaldare; ma uno solo come farà a riscaldarsi? |
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12 Se uno è aggredito, in due possono resistere: una corda a tre capi non si rompe tanto presto. |
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12 Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto. |
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12 Se uno può sopraffare chi è solo, due gli possono resistere; una corda a tre capi non si rompe tanto presto. |
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13 Meglio un giovane povero ma accorto, che un re vecchio e stolto, che non sa più accettare consigli. |
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13 Meglio un ragazzo povero e saggio che un re vecchio e stolto che non sa più ascoltare i consigli. |
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13 È meglio un giovane povero e saggio che un re vecchio e stolto, che non sa più ricevere ammonimenti. |
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14 Il giovane infatti può uscire di prigione ed essere fatto re, anche se, mentre quello regnava, era nato povero. |
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14 È uscito di prigione per essere re: egli, che era nato povero nel suo futuro regno. |
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14 Poiché il giovane è uscito di prigione per regnare, anche se era nato povero nel suo regno. |
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15 Ho visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole stare con quel giovane, che era subentrato al re. |
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15 Ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole unirsi al ragazzo che doveva succedere al re e regnare al suo posto. |
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15 Ho visto tutti i viventi che camminano sotto il sole unirsi al giovane, che va a mettersi al posto dell’altro. |
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16 Era una folla immensa quella che gli stava davanti. Ma coloro che verranno dopo non si rallegreranno neppure di lui. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. |
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16 Era immensa la moltitudine di tutti coloro alla cui testa egli si trovava. Eppure, quelli che verranno in seguito non si rallegreranno di lui! Anche questo è vanità, e un correre dietro al vento. , |
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16 Era innumerevole tutto il popolo, tutti quelli che erano stati prima di loro. Tuttavia quelli che verranno dopo non saranno contenti di lui! Anche questo è vanità e un cercare di afferrare il vento. , |
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17 Bada ai tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicìnati per ascoltare piuttosto che offrire sacrifici, come fanno gli stolti, i quali non sanno di fare del male. , |
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