RIFERIMENTI |
|
| NUOVA CEI |
|
| NUOVA RIVEDUTA |
|
| NUOVA DIODATI |
|
|
|
|
|
|
|
| |
1 Chi è come il saggio? Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell’uomo rischiara il suo volto, ne cambia la durezza del viso. |
|
1 Chi è come il saggio? E chi conosce la spiegazione delle cose? La saggezza di un uomo gli rischiara il viso, e la durezza del suo volto ne è mutata. |
|
1 Chi è come il saggio? Chi conosce l’interpretazione delle cose? La sapienza dell’uomo fa risplendere la sua faccia e ne cambia la durezza del volto. |
| |
2 Osserva gli ordini del re, per il giuramento fatto a Dio. |
|
2 Io ti dico: «Osserva gli ordini del re»; e questo, a causa del giuramento che hai fatto davanti a Dio. |
|
2 Io ti consiglio: osserva il comando del re, a motivo del giuramento fatto a DIO. |
| |
3 Non allontanarti in fretta da lui; non persistere in un cattivo progetto, perché egli può fare ciò che vuole. |
|
3 Non ti affrettare ad allontanarti dalla sua presenza e non persistere in una cosa cattiva; egli infatti può fare tutto quello che gli piace, |
|
3 Non avere fretta ad allontanarti dalla sua presenza e non persistere in una cosa cattiva, perché egli fa tutto ciò che gli piace. |
| |
4 Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: «Che cosa fai?». |
|
4 perché la parola del re è potente; e chi gli può dire: «Che fai?» |
|
4 Infatti la parola del re è potente; e chi gli può dire: «Che cosa fai?». |
| |
5 Chi osserva il comando non va incontro ad alcun male; la mente del saggio conosce il tempo opportuno. |
|
5 Chi osserva il comandamento non conosce disgrazia, e il cuore dell’uomo saggio sa che c’è un tempo e un giudizio; |
|
5 Chi osserva il suo comando non proverà alcun male; il cuore dell’uomo saggio sa infatti discernere il tempo e il giudizio, |
| |
6 Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, ma un male pesa gravemente sugli esseri umani. |
|
6 perché per ogni cosa c’è un tempo e un giudizio; poiché la malvagità dell’uomo pesa gravemente addosso a lui. |
|
6 perché per ogni cosa c’è un tempo e un giudizio, e la malvagità dell’uomo pesa grandemente su di lui. |
| |
7 L’uomo infatti ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? |
|
7 L’uomo, infatti, non sa quel che avverrà; poiché chi gli dirà come andranno le cose? |
|
7 Poiché egli non sa ciò che avverrà; chi infatti gli dirà come andranno le cose? |
| |
8 Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della morte. Non c’è scampo dalla lotta e neppure la malvagità può salvare colui che la compie. |
|
8 Non c’è uomo che abbia potere sul vento per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte; non c’è congedo in tempo di guerra, e l’iniquità non può salvare chi la commette. |
|
8 Non c’è uomo che abbia potere sullo spirito per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte. Non c’è congedo in battaglia, e l’iniquità non può salvare chi la commette. |
| |
9 Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando un uomo domina sull’altro per rovinarlo. |
|
9 Ho visto tutto questo e ho posto mente a tutto quello che si fa sotto il sole, quando l’uomo domina sugli uomini per loro sventura. |
|
9 Ho visto tutto questo e ho posto mente a tutto ciò che si fa sotto il sole; c’è un tempo in cui un uomo signoreggia su un altro per suo danno. |
| |
10 Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. |
|
10 Ho visto allora degli empi ricevere sepoltura ed entrare nel loro riposo, e di quelli che si erano comportati con rettitudine andarsene lontano dal luogo santo ed essere dimenticati nella città. Anche questo è vanità. |
|
10 Poi ho visto degli empi venire sepolti, i quali erano entrati e usciti dal luogo santo; essi pure erano stati dimenticati nella città dove avevano fatto tali cose. Anche questo è vanità. |
| |
11 Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male; |
|
11 Siccome la sentenza contro un’azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male. |
|
11 Poiché la sentenza contro una cattiva azione non è prontamente eseguita, il cuore dei figli degli uomini è pieno di voglia di fare il male. |
| |
12 infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, |
|
12 Sebbene il peccatore faccia cento volte il male, e anche prolunghi i suoi giorni, tuttavia io so che il bene è per quelli che temono Dio, che provano timore in sua presenza. |
|
12 Anche se il peccatore fa cento volte il male e prolunga i suoi giorni, tuttavia io so che otterranno bene quelli che temono DIO, che provano timore davanti a lui. |
| |
13 e non sarà felice l’empio e non allungherà come un’ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. |
|
13 Ma non c’è bene per l’empio ed egli non prolungherà i suoi giorni come fa l’ombra che si allunga, perché non prova timore in presenza di Dio. |
|
13 Ma non c’è bene per l’empio, e non prolungherà i suoi giorni come l’ombra perché non prova timore davanti a DIO. |
| |
14 Sulla terra c’è un’altra vanità: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. |
|
14 C’è una vanità che avviene sulla terra; ed è che vi sono dei giusti i quali sono trattati come se avessero fatto l’opera degli empi, e ci sono degli empi i quali sono trattati come se avessero fatto l’opera dei giusti. Io ho detto che anche questo è vani |
|
14 C’è una vanità che avviene sulla terra: ci sono dei giusti che sono trattati come spetterebbe all’opera degli empi, e ci sono degli empi che sono trattati come spetterebbe all’opera dei giusti. Ho detto che anche questo è vanità. |
| |
15 Perciò faccio l’elogio dell’allegria, perché l’uomo non ha altra felicità sotto il sole che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole. |
|
15 Così io ho lodato la gioia, perché non c’è per l’uomo altro bene sotto il sole, fuori del mangiare, del bere e del gioire; questo è quello che lo accompagnerà in mezzo al suo lavoro, durante i giorni di vita che Dio gli dà sotto il sole. |
|
15 Così ho lodato l’allegria, perché non c’è nulla di meglio per l’uomo sotto il sole che mangiare, bere e stare allegro, perché questo rimane con lui nella sua fatica durante i giorni di vita che DIO gli dà sotto il sole. |
| |
16 Quando mi dedicai a conoscere la sapienza e a considerare le occupazioni per cui ci si affanna sulla terra – poiché l’uomo non conosce sonno né giorno né notte – |
|
16 Quando ho applicato il mio cuore a conoscere la saggezza e a considerare le cose che si fanno sulla terra, perché gli occhi dell’uomo non godono sonno né giorno né notte, |
|
16 Quando io ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza e a considerare l’affannarsi che si fa sulla terra (anche se uno non concede riposo ai propri occhi né giorno né notte), |
| |
17 ho visto che l’uomo non può scoprire tutta l’opera di Dio, tutto quello che si fa sotto il sole: per quanto l’uomo si affatichi a cercare, non scoprirà nulla. Anche se un sapiente dicesse di sapere, non potrà scoprire nulla. , |
|
17 allora ho scrutato tutta l’opera di Dio e ho visto che l’uomo è impotente a spiegare quello che si fa sotto il sole; egli ha un bell’affaticarsi a cercarne la spiegazione; non riesce a trovarla; e anche se il saggio pretende di saperla, non però può trov |
|
17 allora ho visto tutta l’opera di DIO, che l’uomo non può arrivare a scoprire tutto ciò che si fa sotto il sole perché, anche se l’uomo si affatica a cercare, non riesce a scoprirlo; e anche se il saggio dice di sapere, non è in grado di scoprirlo. , |