Bibbia Comparata
![]() | Riferimento: Sal 39,5 | ![]() |
RIFERIMENTI | | NUOVA CEI | | NUOVA RIVEDUTA | | NUOVA DIODATI | |||
1 Al maestro del coro. A Iedutùn. Salmo. Di Davide. | 1 Al direttore del coro. Per Iedutun. Salmo di Davide. Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con le mie parole; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti». | 1 [Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Davide.] Io dicevo: «Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca mentre l’empio mi sta davanti». | ||||
2 Ho detto: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; metterò il morso alla mia bocca finché ho davanti il malvagio». | 2 Come un muto sono stato in silenzio, ho taciuto senz’averne bene; anzi, il mio dolore s’è inasprito. | 2 Sono rimasto muto e calmo, mi sono addirittura trattenuto dal bene, e il mio dolore si è inasprito. | ||||
Sal 37,1 | 3 Ammutolito, in silenzio, tacevo, ma a nulla serviva, e più acuta si faceva la mia sofferenza. | 3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato. | 3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua: | |||
4 Mi ardeva il cuore nel petto; al ripensarci è divampato il fuoco. Allora ho lasciato parlare la mia lingua: | 4 O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa’ ch’io sappia quanto sono fragile. | 4 «O Eterno, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni; fa’ che io sappia quanto sono fragile. | ||||
Sal 89,48 | 5 «Fammi conoscere, Signore, la mia fine, quale sia la misura dei miei giorni, e saprò quanto fragile io sono». | 5 Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza alla lunghezza di qualche palmo, la mia durata è come nulla davanti a te; certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa] | 5 Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di un palmo, e la durata della mia vita è come niente davanti a te; sì, ogni uomo nel suo stato migliore non è che vapore. (Sela) | |||
Gb 7,6.16 Gb 14,1.5 Sal 73,20 Sal 90,9-10 Sal 62,10 Sal 94,11 Is 40,7 Qo 2,21s Qo 6,2 | 6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni, è un nulla per te la durata della mia vita. Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive. | 6 Certo, l’uomo va e viene come un’ombra; certo, s’affanna per quel ch’è vanità; egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà. | 6 Sì, l’uomo va attorno come un’ombra sì, invano si affaticano tutti e accumulano beni senza sapere chi li raccoglierà! | |||
7 Sì, è come un’ombra l’uomo che passa. Sì, come un soffio si affanna, accumula e non sa chi raccolga. | 7 E ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te. | 7 Ma ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te, | ||||
8 Ora, che potrei attendere, Signore? È in te la mia speranza. | 8 Liberami da tutti i miei peccati; non abbandonarmi agli scherni dello stolto. | 8 Liberami da tutte le mie colpe; non farmi essere l’oggetto di scherno dello stolto. | ||||
9 Liberami da tutte le mie iniquità, non fare di me lo scherno dello stolto. | 9 Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che hai agito. | 9 Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che operi. | ||||
10 Ammutolito, non apro bocca, perché sei tu che agisci. | 10 Allontana da me il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano. | 10 Allontana da me il tuo flagello; io vengo meno sotto i colpi della tua mano. | ||||
11 Allontana da me i tuoi colpi: sono distrutto sotto il peso della tua mano. | 11 Castigando la sua iniquità tu correggi l’uomo, distruggi come tarlo quel che ha di più caro; certo, ogni uomo non è che vanità. [Pausa] | 11 Tu correggi l’uomo castigando il suo peccato e consumi come un tarlo ciò che gli è prezioso. Sì, ogni uomo non è che vanità. (Sela) | ||||
12 Castigando le sue colpe tu correggi l’uomo, corrodi come un tarlo i suoi tesori. Sì, ogni uomo non è che un soffio. | 12 O SIGNORE, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio al mio grido; non essere insensibile alle mie lacrime; poiché io sono uno straniero davanti a te, un pellegrino, come tutti i miei padri. | 12 O Eterno, ascolta la mia preghiera e porgi l’orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché davanti a te io sono un forestiero e un pellegrino, come tutti i miei padri. | ||||
Es 12,48 Lv 25,23 Sal 119,19 | 13 Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l’orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, perché presso di te io sono forestiero, ospite come tutti i miei padri. | 13 Distogli il tuo sguardo, perché io respiri, prima di andarmene e scomparire. | 13 Distogli il tuo sguardo da me, perché io possa riprendere forza prima che me ne vada e non sia più». | |||
1 Cr 29,15 Gb 7,19 Gb 14,6 | 14 Distogli da me il tuo sguardo: che io possa respirare, prima che me ne vada e di me non resti più nulla. | 14 | 14 |