Bibbia Comparata

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1 Al maestro del coro. A Iedutùn. Salmo. Di Davide. 1 Al direttore del coro. Per Iedutun. Salmo di Davide. Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con le mie parole; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti». 1 [Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Davide.] Io dicevo: «Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca mentre l’empio mi sta davanti».
2 Ho detto: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; metterò il morso alla mia bocca finché ho davanti il malvagio». 2 Come un muto sono stato in silenzio, ho taciuto senz’averne bene; anzi, il mio dolore s’è inasprito. 2 Sono rimasto muto e calmo, mi sono addirittura trattenuto dal bene, e il mio dolore si è inasprito.
Sal 37,1
3 Ammutolito, in silenzio, tacevo, ma a nulla serviva, e più acuta si faceva la mia sofferenza. 3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato. 3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua:
4 Mi ardeva il cuore nel petto; al ripensarci è divampato il fuoco. Allora ho lasciato parlare la mia lingua: 4 O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa’ ch’io sappia quanto sono fragile. 4 «O Eterno, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni; fa’ che io sappia quanto sono fragile.
Sal 89,48
5 «Fammi conoscere, Signore, la mia fine, quale sia la misura dei miei giorni, e saprò quanto fragile io sono». 5 Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza alla lunghezza di qualche palmo, la mia durata è come nulla davanti a te; certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa] 5 Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di un palmo, e la durata della mia vita è come niente davanti a te; sì, ogni uomo nel suo stato migliore non è che vapore. (Sela)
Gb 7,6.16
Gb 14,1.5
Sal 73,20
Sal 90,9-10
Sal 62,10
Sal 94,11
Is 40,7
Qo 2,21s
Qo 6,2
6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni, è un nulla per te la durata della mia vita. Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive. 6 Certo, l’uomo va e viene come un’ombra; certo, s’affanna per quel ch’è vanità; egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà. 6 Sì, l’uomo va attorno come un’ombra sì, invano si affaticano tutti e accumulano beni senza sapere chi li raccoglierà!
7 Sì, è come un’ombra l’uomo che passa. Sì, come un soffio si affanna, accumula e non sa chi raccolga. 7 E ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te. 7 Ma ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te,
8 Ora, che potrei attendere, Signore? È in te la mia speranza. 8 Liberami da tutti i miei peccati; non abbandonarmi agli scherni dello stolto. 8 Liberami da tutte le mie colpe; non farmi essere l’oggetto di scherno dello stolto.
9 Liberami da tutte le mie iniquità, non fare di me lo scherno dello stolto. 9 Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che hai agito. 9 Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che operi.
10 Ammutolito, non apro bocca, perché sei tu che agisci. 10 Allontana da me il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano. 10 Allontana da me il tuo flagello; io vengo meno sotto i colpi della tua mano.
11 Allontana da me i tuoi colpi: sono distrutto sotto il peso della tua mano. 11 Castigando la sua iniquità tu correggi l’uomo, distruggi come tarlo quel che ha di più caro; certo, ogni uomo non è che vanità. [Pausa] 11 Tu correggi l’uomo castigando il suo peccato e consumi come un tarlo ciò che gli è prezioso. Sì, ogni uomo non è che vanità. (Sela)
12 Castigando le sue colpe tu correggi l’uomo, corrodi come un tarlo i suoi tesori. Sì, ogni uomo non è che un soffio. 12 O SIGNORE, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio al mio grido; non essere insensibile alle mie lacrime; poiché io sono uno straniero davanti a te, un pellegrino, come tutti i miei padri. 12 O Eterno, ascolta la mia preghiera e porgi l’orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché davanti a te io sono un forestiero e un pellegrino, come tutti i miei padri.
Es 12,48
Lv 25,23
Sal 119,19
13 Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l’orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, perché presso di te io sono forestiero, ospite come tutti i miei padri. 13 Distogli il tuo sguardo, perché io respiri, prima di andarmene e scomparire. 13 Distogli il tuo sguardo da me, perché io possa riprendere forza prima che me ne vada e non sia più».
1 Cr 29,15
Gb 7,19
Gb 14,6
14 Distogli da me il tuo sguardo: che io possa respirare, prima che me ne vada e di me non resti più nulla. 14 14