Sui Passi della Fede

– Padre Nostro –


Don Bruno Maggioni
Don Bruno Maggioni

INDICE:


1. Padre Nostro
2. Che sei nei cieli
3. Sia santificato il tuo Nome
4. Venga il tuo Regno
5. Sia fatta la tua volontà
6. Come in cielo così in terra
7. Il nostro pane quotidiano
8. Rimetti a noi i nostri debiti
9. Come noi li rimettiamo ai nostri debitori
10. Non ci indurre in tentazione
11. Ma liberaci dal male
12. I mille volti del Padre Nostro
Padre Nostro

Il Padre Nostro ci è giunto in due forme: quella di Matteo (6,9-13) e quella di Luca (11,2-4). La prima è più ampia e strutturata, la seconda, più breve. La diversità fra le due versioni ci dice che i primi cristiani non erano rigidamente attaccati alle precise parole, ma alla sostanza. E difatti le parole sono diverse, ma la sostanza è uguale in tutte e due le versioni. Matteo ha collocato il Padre Nostro nel grande discorso della montagna (6,9-13), per suggerire ai cristiani come pregare, non moltiplicando le parole come fanno i pagani, bensì rivolgendosi a Dio con sobrietà e umiltà. Luca ha invece collocato il Padre Nostro in un contesto ancora più bello. I discepoli sono colpiti dal rapporto che intuiscono esserci tra Gesù e il Padre e desiderano entrare anch’essi in questo circuito di amore: “Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare»” (11,1). La preghiera che Gesù insegna ai suoi discepoli sgorga dalla sua preghiera personale. Il Padre Nostro non è semplicemente una preghiera da recitare. E’ un riassunto dell’intero Vangelo e ogni sua frase deve essere accuratamente meditata e compresa. E’ ciò che faremo. Anche perché il Padre Nostro è una preghiera altamente missionaria. Lo è ciascuna sua frase e ciascuna sua parola. Il Padre Nostro che ora leggiamo nella versione di Matteo si apre con un’invocazione e si snoda poi in sette domande: le prime tre hanno come oggetto il Regno, le ultime tre il perdono e la vittoria sul male, al centro c’è la richiesta del pane di ogni giorno. Giustamente si è osservato che queste domande hanno molti paralleli nelle preghiere bibliche e giudaiche. La preghiera insegnata da Gesù è profondamente radicata nelle tradizioni del suo popolo. Ma se le pietre sono antiche, nuova è la costruzione che ne risulta. Le singole domande si possono rintracciare nella pietà biblica e giudaica, ma non radunate tutte insieme, né formulate con tale intensità. Padre Nostro: Padre è il nome di Dio. L’uomo può rivolgersi a Lui come un figlio, chiamandolo familiarmente “Padre”, come ha fatto Gesù. La familiarità del rapporto con Dio – che nasce nei cristiani dalla consapevolezza di essere figli nel Figlio – è ricordata molte volte nel Nuovo Testamento. È infatti una nota qualificante, che segnala l’originalità cristiana. La vera novità, però, non sta nel rivolgersi a Dio con l’appellativo di Padre (questo avviene anche in altre religioni), ma nel poter rivolgersi a Lui con lo stesso tono di Gesù, figli nel Figlio, aspetto questo che Luca col suo semplice “Padre”, senza aggiunte, sembra sottolineare: il discepolo si rivolge a Dio chiamandolo semplicemente “Padre”, come ha sempre fatto Gesù. Il semplice vocativo “Padre” è infatti il modo costante con cui Gesù si è rivolto a Dio. Ma la paternità di Dio si esprime al plurale: Padre Nostro. Il suo amore per tutti invita gli uomini a fare altrettanto. Il Padre è insofferente delle discriminazioni: fa sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi (Mt 5,44-45). Si noti l’uso del plurale anche nella domanda del pane, del perdono e della prova. In ogni richiesta il discepolo deve pensare all’umanità. La preghiera cristiana è una preghiera “espropriata” e “missionaria”. Un’ultima osservazione: i passi evangelici insegnano costantemente che la risposta dell’uomo all’amore del Padre che lo raggiunge è la fraternità. L’amore di Dio discende, ma la nostra risposta non deve anzitutto preoccuparsi di risalire verso di Lui, bensì di estendersi agli altri. La nostra risposta al Padre è inclusa nel comportamento fraterno che sappiamo assumere nei confronti di tutti. L’amore del Padre – come sempre l’amore di un vero padre – non è circolare, ma espansivo. E’ guidato dalla gratuità, non dalla reciprocità.
(Don Bruno Maggioni: estratto da “Padre Nostro” Editrice Vita e Pensiero 1998)